Kimimaro Kaguya vs Light Mustang Nara

Vediamo chi ha più culo se io o te?

Ed ecco la mia occasione. Il mio avversario aveva attivato una carta bomba la quale si trovava alla sua sinistra, aveva esitato nel farla esplodere e io ovviamente ne approfittai. Mentre parlava le mie spade d'osso uscirono inesorabilmente, mi incurvai in avanti maggiormente, in questo modo le mie ossa sarebbero risultate più letali di quella cartabomba che era prossima ad esplodere.

Tu sei già morto.

Pensai mentre le mie ossa si conficcarono nella sua gola e nel suo cuore, lo avevo ferito mortalmente ma ora anch'io stavo per essere colpito da quell'esplosione. Non potevo fare nulla, rinunciai alla possibilità di scappare per accettarmi della sconfitta del nemico. Un folle? Un masochista? Un nichilista che trova la pace nelle sue pene nell'uccidere? Forse ero questo e molto più.

Merda..!

Ed ecco, come previsto, l'esplosione. L'esplosione fu forte, mi colpì maggiormente sulla parte destra del corpo, le mie spade di carne si ritirarono e io cercai di mettermi in guardia cercando di proteggere la faccia ma era troppo tardi. Data l'esplosione vi fu un'onda d'urto enorme che provocò l'innalzarsi di una nube di polvere dalla quale io uscì "volando", scaraventato dall'esplosione. La polvere si volatilizzò dopo qualche secondo, io ero disteso per terra, e seppur non lo davo a vedere ero dolorante a causa delle ferite gravissime che avevo lungo tutto il mio corpo, persino i miei abiti rimasero provati dall'esplosione, rimasero bruciati e ciò mi metteva una certa rabbia.

Quel bastardo...Stavolta ho rischiato parecchio...Maledetto idiota senza cervello! ... A quanto pare ha affidato il combattimento alla fortuna e questo ne ha designato la morte.

Commentai mentre guardavo il cielo, le nuvole si muovevano lentamente. Cercai di sollevare leggermente il capo, e vidi il corpo del mio avversario li a terra, circondato dall'erba bruciata. I danni causati dall'esplosione sommati alle ferite letali che gli procurai poco prima del boom non lasciavano speranza a quel ragazzo che molto probabilmente era già morto, anzi, sicuramente lo era.

Te l'avevo detto, no? Ti avrei ucciso appena ne avrei avuto l'occasione.

Gli dissi consapevole che non avrei ricevuto una risposta. Era finita, per oggi, ora dovevo trovare un modo per lasciare quel luogo ma i miei movimenti a causa non mi permettevano di alzarmi. Avrei dovuto aspettare, il mio organismo grazie ai suoi geni già aveva iniziato il processo d rigenerazione con il quale il mio corpo si sarebbe ristabilito molto più velocemente rispetto ad un corpo normale. Forse ci sarebbero volute molte ore o forse anche giorni. Dovevo solo aspettare per riprendermi dall'incontro e lo avrei fatto guardando il cielo, proprio come stavo facendo prima dell'incontro.