Yaraji Mazaka Vs Kimimaro Kaguya

Genin Vs Genin

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  1. Bansho Tenin
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    CITAZIONE
    Ora: 17:00
    Luogo: Il Luogo è un piccolo "porticciolo" abbandonato ai margini del Paese del Fuoco, a Est di Konoha, dalla grandezza di circa 50m in lunghezza . C'è un attracco in legno e sul bagnasciuga sono presentei vari relitti di imbarcazioni dellle dimensioni di una normale imbarcazione di pescatori. Tutto intorno è presente una fitta foresta, la distanza tra foresta e mare è di circa 10 metri.
    Intromissioni: no
    Fuga: no
    Morte: no
    Ferite Permanenti: no

    SPOILER (click to view)
    NarratoParlatoPensatoAltre voci[interruzioni]



    Davanti a Yaraji si stendeva una spettacolo magnifico, un sole che splendeva alto nel cielo ed illuminava un mare dalla lucentezza e chiarezza del diamante più puro. Aveva percorso un pezzo di strada all'interno della foresta per poter raggiungere questa fantastico lido dai colori dell'oro.

    Alla sua destra, c'era un vecchio ponticciolo di legno, alcune assi erano marce, però si teneva ancora in piedi.

    Sulla spiaggia c'era qualche relitto di barca, sicuramente abbandonate dai pescatori una volta danneggiate. Il suono dei gabbiani accompagnava il rumore delle onde che si infrangevano sul bagnasciuga diventano spuma.

    Devo dire che mi è finita bene, alla fine. Credevo che questa commissione si sarebbe rivelata più noiosa.

    Flashback

    Una delle solite mattine di Ame, con la pioggia che batteva forte contro le finestre di casa Mazaka.

    Come al solito la casa era già deserta al risveglio di Yaraji. Dopo esservi lavato velocemente con l'asciugamano nei capelli scese le scale per andare in cucina. Superata la soglia della porta sul tavolo c'era un pacchetto. L'asciugamano ricadde sulle spalle e con le mani un po umide, prese in mano il pacchetto: c'era un fogliettino sopra.

    CITAZIONE
    Ciao Yaraji, sono la mamma.

    Se stai leggendo questo fogliettino vuol dire che ti sei appena svegliato, quindi buon giorno, ti ho anche preparato la colazione...

    [...]

    Lo sguardò di yaraji si spostò dal fogliettino ai fornelli, dove effettivamente c'erano una tazza di cereali e del latte. Continuò a leggere il messaggio.

    CITAZIONE
    [...]


    spero sia di tuo gradimento, sai che non sono brava nel preparare le cose.
    In ogni caso, il pacchetto che dovresti tenere tra le mani è per una consegna che dovresti fare a un commerciante del Paese del Fuoco di nome Aokiji. Io sono troppo impegnata, e gli altri corrieri sono tutti occupati, potresti pensarci tu ?? Si trova in un villaggio a est di Konoha, proprio vicino la costa.

    Bacioni Mamma


    Lo sguardo di Yaraji era un misto tra incredulità vergogna.

    ...Sarà meglio...bruciare questo bigliettino...prima che qualcuno lo legga e diventi lo zimbello di Amegakure...

    Prese il foglietto e e lo straccio per poi cominciare a fare colazione, non era di certo il massimo che avesse mai mangiato, ma era pur sempre cibo.

    [...]



    Passò non più di mezz'ora da quando si era alzato, finita la colazione si alzò e mise apposto la stanza; poi prese il pacchetto, lo scrutò e gli parlò .

    Quindi ti dovrei consegnare a un ceommerciante del Paese del fuoco...sarà divertente in fin dei conti.

    Un sorrisetto si disegnò sul voltò di Yarai, prese l'occorrente per un viaggio e poi aprì la porta.

    Si era scordato della pioggia che imperversava fuori, così, una folata di vento lo bagnò da testa a piedi.

    ...


    Cominciamo bene.


    Ritentrò in casa prese un mantello nero, si mise il cappuccio in testa e uscì di nuovo per avventurarsi tra le vie del villaggio.

    [...]


    Passarono circa tre giorni da quando Yaraji era partito da casa sua, aveva attraversato boschi, superato fiumi e fatto uno strappo ogni tanto da qualche venditore di Ramen.

    Si fermò di fronte le porte di un villaggio tra la foresta.


    Che sia questo il villaggio ?


    Superò il potone e prontamente le guardie lo fermarono

    Tu! giovane, identificati o dovremo eliminarti

    Yaraji alzò le mani in cielo in segno di pace e rispose alle due guardie.

    Scusate, sono solo uno shinobi di Amegakure incaricato di consegnare questo pacchetto al signor Aokiji

    Uscì fuori quindi dalla manica del mantello un pacchetto e lo fece vedere ai due.

    Bene, la casa del daimyō è in fondo alla strada, la noterai subito, è la più grande e sfarzosa.

    Immaginavo visto che è cliente di mia madre e i suoi prezzi non sono certo...accessibili a tutti.

    Bene, vi ringrazio. Ora dovrei andare, ho anche una certa fretta.

    Lasciò alle spalle i due e percorse quella che sembrava la strada principale, piena di gente. La cosa interessante è che il villaggio sembrava essere construito dentro una foresta, Si poteva notare la luce color verde che le piante riflettevano come uno specchio dentro il villaggio.

    Carino il posto...forse però un po troppo verde per i miei gusti.

    Oh deve essere quella.


    Il genin si fermò di fronte a una sfarzosa casa in stile giapponese, non era di certo paragonabile agli alle altre del villaggio.

    Bene entriamo.

    30 minuti dopo...


    No signor Aokiji, sarei onorato di prendere un thé con lei, ma ho altre consegne da sbrigare, mi dispiace, si riguardi, arrivederci.

    Capisco. Allora salutami tua madre e ringraziala.

    E chi si aspettava che il pacchetto non era altro che la consegna dei biscotti preferiti dal daimyō del paese, noto tanto per la sua ricchezza, quanto per il suo appetito.

    Se rimanevo lì ancora un poco diventavo una palla come lui.




    Fine Flashback





    Yaraji era steso sulla spiaggia, vicino il bagnasciuga. Stava ridendo ripensando all'episodio vissuto poco fa.

    H dovuto mentire, ma era una questione di vita o di morte eheh.
    Se rimanevo ancora lì diventavo una palla.

    E vabbé...godiamoci qualche minuto di relax, il tempo di digerire e poi mi incammino per tornare a casa.


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    ~ Kaguya Kimimaro
    I° Atto. Kimimaro e Shiro.


    Narrato | Parlato | Pensato | Altri






    Una vocina tipica di un bambino che non ha superato i 10 anni di età rimbombava davanti ad una casa, e non una qualunque, una situata in periferia di Kiri immersa nella nebbia, una casa alquanto cupa a cui normalmente i ragazzini lanciavano un'occhiataccia per poi allontanarsi. Ma uno di quei ragazzini non temeva affatto l'aura "negativa" che emanava tutt'altro. Non sentiva il bisogno di allontanarsi, tutt'altro, si avvicinava con un sorriso sulla bocca per poi chiamare a squarciagola l'unico abitante di quella casa.

    Kimimaroooooooo! Ci sei ?! Avanti vieni fuori!!!

    Quella vocina riuscì a svegliarmi. Riconobbi subito il timbro di quella voce fastidiosa che da un po di giorni a questa parte non mi dava tregua, era sicuramente Shiro, un ragazzino che chissà per quale ragione nutriva una qualche forma di ammirazione nei miei confronti, a differenza degli altri, non mi evitava tutt'altro, mi ossessionava rendendomi le giornate all'interno di Kiri infernali. Quando non ero in missione ero a Kiri, e quando non mi allenavo rimanevo a casa a riposare ma quando stavo a casa c'era anche lui. Certo, rispetto ai primi giorni mi ero abituato al rumore assordante della sua voce ma era anche vero che non ci si abitua mai del tutto a un qualcosa di fastidioso come era quel ragazzo. Inoltre, quel ragazzo aveva l'abilità di capire quando mi trovavo in casa, stavo cominciando a pensare che quel ragazzino in realtà mi stesse spiando. Riaprì gli occhi mentre ero ancora sul letto, il volto era segnato dalla mancanza di sonno.

    Kimimaro è tardi! Dobbiamo andare ricordi?
    Mi hai promesso che mi avresti portato a Konoha!


    Di che sta parlando...?

    Mi chiesi non ricordandomi nulla di quello che aveva affermato il piccolo Kiriano. Poi, dopo qualche minuto ricordai. Qualche giorno addietro, mentre non ero in missione vidi il piccolo Shiro su un ponte traballante che si affacciava verso il mare, in una parte profonda. A quel punto il ragazzo si buttò in acqua e non riuscendo a rimanere a galla evocava l'aiuto di qualcuno ed essendo io l'unico presente lo salvai, come era mio compito essendo shinobi della nebbia. Quando salvai quel ragazzo li chiesi i motivi di quel gesto avventato, non era caduto, si era buttato in acqua di sua volontà e quel gesto suicida doveva avere qualche ragione che io chiesi, ovviamente.
    Il ragazzo mi rispose che voleva raggiungere Konoha a nuoto dato che nessuno lo voleva accompagnare, quindi, ignorando quanto potesse essere fastidioso quel ragazzo li promisi che lo avrei accompagnato io a Konoha non appena avessi avuto un momento libero da poter dedicare a quel ragazzo, in quel modo mi feci promettere dal giovane che mai più avrebbe agito in quel modo sconsiderato.

    Da quel giorno in poi, puntualmente, ricevevo la visita di quel ragazzo ogni mattina. Erano le 9 di mattina e mi alzai, ormai svegliatomi, mi affacciai alla finestra e vidi davanti all'entrata di casa mia quel ragazzo equipaggiato da zaini borse strapiene, a quanto pare voleva partire. Decisi sul momento che sarebbe stato più saggio accontentare quel ragazzo affinché non mi rompesse più le scatole con le sue urla.

    D'accordo Shiro, aspetta fuori. Tra poco partiremo.

    A quelle parole il ragazzo esternò il suo entusiasmo con un urlo per poi saltellare sull'erbetta bagnata con la rugiada da una parte all'altra. Nel frattempo io mi cambiavo e lavavo per prepararmi per il viaggio che mi avrebbe condotto verso Konoha. Cosi, mentre io mi vestivo il ragazzo rimase seduto su una rocca ad attendermi.

    Dopo 20 minuti circa uscii di casa, vestito e equipaggiato con armi, il viaggio che stavamo per affrontare era lungo ed era meglio preparasi ad ogni evenienza. Uscito di casa, vestito con i miei soliti abiti violacei, mi diressi incontro al ragazzo e lui fece lo stesso, nonostante i pesi che si portava dietro riusciva ugualmente a schizzare da una parte all'altra come una scheggia.

    Sei pronto? Andiamo...

    Sissignore!

    Mi rispose prontamente. Tutto era pronto, viaggiamo l'uno affianco all'altra e ci mettemmo in marcia per andare verso Konoha con la speranza che dopo quella gita il ragazzo avrebbe diminuito il suo interesse nei miei confronti. Io rimasi nel silenzio, sfoggiando una faccia non per nulla entusiasta, anzi, annoiata si potrebbe dire. Al contrario di quella del bambino che sorridente camminava a passo sicuro quasi volesse imitare il passo di un uomo virile.

    Presto raggiungemmo un battello e lo affittammo cosi da oltrepassare l'ostacolo chiamato Konoha e giungere ai confini estremi del villaggio del fuoco. Durante tutto il tragitto il ragazzo, dopo pochi minuti di silenzio, cominciò a pormi delle domande, una dietro l'altra, non mi dava il tempo di rispondere che già mi poneva un'altra domanda.

    Kimimaro è vero che hai un'innata? Kimimaro è vero che non ti tingi i capelli e sono strani per natura? Kimima-..

    Gli tappai la bocca con la mano, per poi rispondere alle sue domande con un unica e solenne risposta che speravo facesse capire al ragazzo che doveva stare un tantino zitto.

    Shiro...Sta zitto!

    Chiaro e coinciso, una risposta secca degna di me. Dopo quella frase tolsi la mano dalla bocca del ragazzo il quale stava nuovamente per parlare, ma prima che potesse emettere verbo lo fulminai con un'occhiataccia. Quel sistema funzionò, fortunatamente, il ragazzo non ebbe il coraggio di parlare e si tenne dentro di sé un commento che sarebbe dovuto essere negativo nei miei confronti dato il suo broncio. Dopodiché il ragazzo incrociò le braccia e distolse lo sguardo da me, vedendo quella scena sospirai per poi guardare il cielo.

    Finalmente un po di pace.

    Il viaggio durò complessivamente 3 giorni nei quali io e shiro continuammo spesso a dialogare sul fatto che doveva stare zitto, alcune volte ero arrivato persino nel minacciarlo, ma tutte le volte, la situazione si concludeva con una risata grassa del ragazzo che trovava un non so che di divertente nel mio atteggiamento e nel mio modo di vestire. Il ragazzo sembrava davvero interessato alla mia innata, non sapevo come, ma sapeva che io avevo nel sangue un'innata che mi renda pericoloso agli occhi degli altri compaesani, e il ragazzo intuendo ciò non si preoccupò minimamente di affiancare la sua presenza alla mia. Era solo curioso di scoprire ciò che gli altri temevano, ogni volta che prendeva il discorso li rispondevo con il silenzio o aggiravo il discorso dicendoli che un giorno, se avesse assistito ad un mio combattimento, avrebbe constatato lui stesso se io possedevo o meno un'innata.

    ...

    Kimimaro guarda che bella foresta !

    Disse entusiasta. Il ragazzo aveva la fortuna di osservare il clima di uno dei villaggi migliori sotto il punto di vista geografico. Li non vi era nebbia o umidità, il clima era soleggiato, ci trovavamo a Konoha. Senza perdere tempo io e il ragazzo lasciammo nell'hotel in cui alloggiavamo le cianfrusaglie per poi fare un'ultima gita nella foresta ad est di konoha prima di intraprendere il viaggio di ritorno.

    Erano le 5 e ci ritrovammo in una foresta, attirati dall'odore salmastro tipico del mare ci dirigemmo verso la spiaggia. Oltrepassata la foresta potemmo vedere un porto di konoha, simile a quelli di kiri ma meno frequentato e sopratutto con più imbarcazioni rovinate sul bagnasciuga, uno spreco di legno senza dubbio. Mai nelle terre della nebbie delle barche sarebbero state lasciate a marcire sul bagnasciuga, ma infondo, a differenza di Kiri, Konoha non era un villaggio che si basava sul fattore marittimo quindi che delle barche fossero lasciate a marcire poco importava a konohaniani.

    Shiro andiamo...dobbiamo tornarcene a casa. ...Shiro..?

    Nel giro di qualche secondo il ragazzo sparì dalla mia vista. Mi guardai intorno e lo ritrovai davanti ad un ragazzo sdraiato sulla sabbia, nei dintorni del bagnasciuga. Shiro si era avvicinato come un fulmine a quel ragazzo e con un sorriso a 32 denti lo osservava con degli occhi che brillavano. Caratterizzato dal suo cappellino che lasciava intravedere solo qualche ciocca di capelli bluastri scendere giù per il viso osservava lo sconosciuto con i suoi occhi cristallini come il mare.

    Maledizione...Quel ragazzo è troppo invadente.

    Cominciai a dirigermi verso il ragazzo e Shiro. Il quale parlò al ragazzo.

    Hai degli occhi davvero bizzarri sai? Devi essere speciale come Kimimaro! Posso chiederti un favore? Potresti combattere con Kimimaro? Dai ti pregooo

    Si mise a supplicare quel ragazzo con gli occhi di chi di solito cerca di convincere la propria madre intenerendola con gli occhi. Nel frattempo mi avvicinai al ragazzo, fino a giungergli alle spalle, da li osservai Shiro in malomodo.

    Shiro...Chiedi scusa e andiamocene. Non devi importunare in questo modo gli estranei.

    Si lo so però tu hai detto che avrei potuto accettarmi delle tue abilità solo quando ti avrei visto combattere! Questo ragazzo ha un coprifronte quindi è uno shinobi come te! Per questo gli ho chiesto se poteva combattere...! E lo farà vero signore...?

    Lanciò un ulteriore sorriso a quel ragazzo di cui il volto per me era ancora un mistero, rimasi spiazzato dalla maleducazione di Shiro tant'è che crociai gli occhi e rimasi a digrignare i denti. Mi trovavo ad un metro e mezzo rispetto alle spalle del ragazzo. Rimasi in silenzio, in attesa che Shiro si rendesse conto di essersi comportato in maniera infantile nonostante fosse un bambino non sopportavo quel tipo di comportamento.






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  3. Bansho Tenin
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    Quello che però sembrava essere un pomeriggio rilassante stava per diventare tutt'altro che tranquillo.


    Poco dopo che Yaraji si era disteso sulla spiaggia, un ragazzino si era avvicinato al genin. Lo stava scrutando da capo a piedi, ma una domanda gli venne naturale una volta incrociato lo sguardo dello shinobi.

    Hai degli occhi davvero bizzarri sai? Devi essere speciale come Kimimaro! Posso chiederti un favore? Potresti combattere con Kimimaro? Dai ti pregooo


    Non ho nulla di così speciale come sembra eheh...e poi chi è questo kimi-

    Yaraji stava rispondendo al piccolleto, quando fu interrotto dalla voce di un terzo individuo che parlava alle sue spalle. Sembrava rivolgersi al ragazzino.

    Shiro...Chiedi scusa e andiamocene. Non devi importunare in questo modo gli estranei.


    Shiro, questo doveva essere il nome del ragazzino che aveva chiesto a Yaraji di sconstrarsi con questo Kimimaro. Infatti poco dopo, con tono capriccioso, rispose a quella terza persona.

    Si lo so però tu hai detto che avrei potuto accettarmi delle tue abilità solo quando ti avrei visto combattere! Questo ragazzo ha un coprifronte quindi è uno shinobi come te! Per questo gli ho chiesto se poteva combattere...! E lo farà vero signore...?


    Yaraji era rimasto spiazzato alla richiesta di Shiro. Combattere contro una persona di cui non sapeva nulla così su due piedi.
    Decise che era il caso di intervenire.
    Si alzò in piedi e si girò verso l'interlocutore di Shiro.
    Era un ragazzo che poteva avere su per giù la stessa età di Yaraji.

    Tranquillo, non è successo nulla di grave. IN fin dei conti i ragazzini sono curiosi per loro natura. Tu piuttosto devi essere il Kimimaro di cui parla Shiro. Io mi chiamo Yaraji.

    Cercò di abbozzare un sorriso nei confronti di Kimimaro, ma quello shinobi lo innervosiva. Sembrava inoltre infastidito, forse dal modo in cui si era comportato il suo piccolo amico.

    Comunque, il ragazzino parlava di un incontro, io sono ora sono libero, se tu vuoi accettare una sfida, io sono pronto a combattere

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    ~ Kaguya Kimimaro
    II° Atto. Un Duello.


    Narrato | Parlato | Pensato | Altri




    Il ragazzo che Shiro aveva infastidito aveva deciso di intervenire, si alzò in piedi e si girò verso di me, lo vidi in volto, era un ragazzo la cui corporatura eguagliava la mia, su per giù, dunque, poteva avere perfettamente la mia età.

    Tranquillo, non è successo nulla di grave. IN fin dei conti i ragazzini sono curiosi per loro natura. Tu piuttosto devi essere il Kimimaro di cui parla Shiro. Io mi chiamo Yaraji.

    Yaraji, quindi, questo era il nome di quel ragazzo. Lo squadrai, con il mio sguardo gelido e indecifrabile, cercando di capire per quale motivo Shiro lo avesse scambiato per un tipo "speciale". Quindi, mentre il ragazzo cercava di sorridermi io rimanevo impassibile.

    Comunque, il ragazzino parlava di un incontro, io sono ora sono libero, se tu vuoi accettare una sfida, io sono pronto a combattere

    A quanto pare, in un modo o nell'altro, Shiro avrebbe visto quel tanto voluto combattimento tra Kimimaro e Yaraji. Tuttavia, non volevo che il mio avversario si facesse un'idea sbagliata nei miei confronti, dunque decisi di mettere le cose in chiaro ancor prima che ciò che mi preoccupava potesse accadere.

    Yaraji, non ho motivo per combattere contro di te. Non voglio combattere solo perchè un ragazzino lo ha imposto. Io non combatto per divertimento, combatto solo ed unicamente per uno scopo: uccidere. Se deciderai di combattere con me sappi che la tua vita sarà in pericolo e nonostante tu non mi abbia fatto nulla di male non mi limiterò. Se accetti questa condizione e metti a rischio la tua vita ... Rispetterò la tua scelta e combatterò.

    Chissà come avrebbe reagito il ragazzo a quelle parole. Il mio discorso era stato chiaro e cristallino tant'è che persino Shiro nella sua innocenza capì le mie intenzioni, quindi, sentendosi in colpa il bambino decise di intervenire con un tono di voce preoccupato e tremolante.

    Non voglio che vi facciate male ... Yaraji lascia perdere ... Non voglio che tu metta in pericolo la tua vita solo perché te l'ho chiesto io

    E mentre Shiro cercava di persuadere il ragazzo io osservai quest'ultimo con i miei occhi che non lasciavano trapelare alcuna emozione. Ero fermo sulla mia proposta, se avrei combattuto lo avrei fatto senza limitazioni impostatemi dalla coscienza, al dir il vero, io non avevo una coscienza da tempo oramai.

    osservai il ragazzo da capo a piedi, fisico atletico e scattante, coprifronte di Ame e occhi caratterizzati da segni concentrici, quegli occhi erano particolari, strani. Non potevo nascondere il fatto che affrontare ciò che aveva tutta l'aria di essere un arte oculare mi metteva la pelle d'oca, per l'eccitazione.

    Yaraji...Cos'hai deciso?

    Ora attendevo risposta. Alle spalle del ragazzo vi era il bagnasciuga che precedeva il mare, dietro di me vi era la foresta, e ai nostri lati vi erano delle imbarcazioni rotte che posavano sulla spiaggia, la più vicina tra queste si trovava a 8m alla mia sinistra. La sabbia avrebbe fatto da rallentatore per i miei e i suoi movimenti.
    Un ambiente tranquillo che, date le circostanze, si sarebbe potuto trasformare in un caotico campo di battaglia.






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    Edited by ~•†Storm†•~ - 18/8/2009, 18:06
     
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    Yaraji, non ho motivo per combattere contro di te. Non voglio combattere solo perchè un ragazzino lo ha imposto. Io non combatto per divertimento, combatto solo ed unicamente per uno scopo: uccidere. Se deciderai di combattere con me sappi che la tua vita sarà in pericolo e nonostante tu non mi abbia fatto nulla di male non mi limiterò. Se accetti questa condizione e metti a rischio la tua vita ... Rispetterò la tua scelta e combatterò.

    Per un attimo Yaraji non si riuscì a capacitarsi della risposta di Kimimaro. Sembrava un essere freddo e spietato...e ora lo aveva dimostrato apertamente. Il genin di Ame rimase indecisa sul da farsi. Shiro stesso cercò di impedirgli di combattere ma fu tutto inutile, Yaraji non lo sentiva.

    Questo uccide per il piacere di farlo...

    Yaraji...Cos'hai deciso?

    Poi si scostò con la mano un ciuffo di capelli e rispose al suo interlocutore.

    Non riesco a capire questa tua smania di uccidere, il mio era una proposta per riempire il pomeriggio.
    Fatto sta che oramai ho lanciato una sfida e non mi ritirerò di certo solo perché cerchi di intimorirmi. Ora non è più una sfida amichevole, non mi limiterò nemmeno io e se per vincerti dovrò ucciderti, non esiterò a farlo.


    Scostò il ragazzino che si trovava accanto a lui e gli fece cenno di andarsene. Adesso era una questione tra Kimimaro e Yaraji.
    Lo stava scrutando, stava cercando di carpire più informazioni possibili sul conto del suo avversario.

    Attaccare ora sarebbe inutile, inoltre non so nulla sul conto di questo Kimimaro...è di Kiri e a quanto poco fa ha detto Shiro ha qualcosa di speciale, sicuramente una abilità innata. Non posso concedere mosse azzardate, non so cosa riesce a fare la sua innata.

    Bene Kimimaro, da quanto vedo vieni da Kiri. Io vengo da Ame. Ora mi chiedo..chi se la cava meglio nell'acqua ?

    Dicendo questo stava compiendo diversi passi all'indietro. il mare non distava molto dalle sue spalle e a poco a poco sentiva la superficie dell'acqua sotto i suoi piedi.

    Nel mentre, Yaraji, stava prendendo dalla tasca porta oggetti, situata dietro la sua schiena, due shuriken e un kunai su cui aveva legato una cartabomba.
    Con la mano sinistra lanciò gli shuriken a circa 30cm dalla superficie dell'acqua. Nello stesso istante, simulando un riflesso istintivo del braccio destro, lanciò con un rapido movimento del polso, il kunai con la cartabomba a pelo d'acqua. Sperava che i due shuriken, che miravano alle gambe di Kimimaro, lo avrebbero fatto distrarre e nella sua ombra avessero nascosto lo shuriken, che appena entrato a contatto con il bagnasciuga sarebbe esploso.
    Il vantaggio dell'esplosione sarebbe stata che non avrebbe dovuto alzare troppo polvere, ma solo sabbia bagnata, così da garantire la visuale a Yaraji.

    La distanza tra i due shinobi era circa di 8 metri. Il bagnasciuga distava circa 4 metri da Yaraji.

    Poi appoggiò la mano destra sulla superficie dell'acqua, per i suoi jutsu di elemento suiton non aveva bisogno di sigilli e questo lo avvantaggiava in fatto di velocità di reazione.


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    ~ Kaguya Kimimaro
    III° Atto. Si aprano le Danze.


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    Cominciai ad attendere la risposta del ragazzo, con calma, cercavo di intuire dal suo sguardo cosa li passava per la mente. L'unica reazione fu uno sguardo pensieroso, spostò una ciocca di capelli e rispondermi.

    Non riesco a capire questa tua smania di uccidere, il mio era una proposta per riempire il pomeriggio.
    Fatto sta che oramai ho lanciato una sfida e non mi ritirerò di certo solo perché cerchi di intimorirmi. Ora non è più una sfida amichevole, non mi limiterò nemmeno io e se per vincerti dovrò ucciderti, non esiterò a farlo.


    Crociai gli occhi, quasi infastidito. A quanto pare quel tipo aveva frainteso le mie parole. Credeva che io combattessi con lo scopo di uccidere, in realtà, le mie parole erano state chiare, almeno per me: se io combattevo era per uccidere, evidentemente prendevo l'arte del combattimento più seriamente del mio avversario. Poco importava, in risposta alle mie parole anche lui affermò che non sarebbe stato di meno, avrebbe vinto anche al costo di uccidermi. Era divertente in un certo, lui, che mi aveva criticato per essere un maniaco assassino assetato di sangue, era disposto ad uccidermi a sua volta per potersi vantare di una vittoria in un duello. Ipocrisia. Quel tipo, se davvero credeva che il mio modo di combattere e di vedere le cose sotto un punto di vista più serio e spietato fosse sbagliato avrebbe dovuto rinunciare anziché accettare il duello.

    Mh, ora devo pensare a come cucinarmi questo pollo. Sarà divertente smontare la sua sicurezza.

    Pensai, per poi tornare a guardare freddamente il mio avversario. Nel frattempo, quest'ultimo si tolse Shiro dai piedi, il bambino ora poteva godersi il duello e se lo sarebbe goduto da una bella prospettiva, il bambino si sedette su un veliero, quello a 8m d distanza, sedendosi sul legno dell'imbarcazione abbandonata Shiro cominciò a vedere ciò che preannunciava l'inizio dello scontro tra me e "principi solidi".

    Bene Kimimaro, da quanto vedo vieni da Kiri. Io vengo da Ame. Ora mi chiedo..chi se la cava meglio nell'acqua ?

    Dopo quelle parole Yaraji cominciò a camminare all'indietro, senza mai perdermi di vista, camminò fino a ritrovarsi sulla superficie dell'acqua, utilizzando il chakra rimase su quest'ultima in equilibrio mentre si allontanava sempre più da me.

    Suiton..? A quanto pare utilizza tecniche di elemento d'acqua, ecco perché si sta postando sul velo dell'acqua. Cosi da trovarsi avvantaggiato. Non vuole rischiare in un confronto diretto, mi vorrà studiare...

    Mentre facevo supposizioni riguardanti la mossa del mio avversario rimasi immobile, fermo e composto nella mia posizione, con le gambe leggermente aperte e piegate cosi da prepararmi ad una reazione veloce. Il mio avversario nel mentre prese degli oggetti, che si rivelarono shuriken. Li lanciò all'altezza degli stinchi, a 30cm dalla superficie dell'acqua. Parare quegli shuriken sarebbe stato molto facile, mi sarebbe bastato un salto o un movimento laterale per rendere futile quel mediocre tentativo. Cosi, cominciai a fare retromarcia, cominciai a camminare all'indietro, tenendo fisso lo sguardo sul mio avversario che rimase piegato su sé stesso. Piccoli salti all'indietro nell'insieme mi avrebbero fatto allontanare e contemporaneamente, saltando avrei potuto schivare i due shuriken, ma qualcosa di inaspettato accadde, quando i due shuriken oltrepassarono il bagno asciuga. Vi fu un esplosione che coinvolse anche gli shuriken. Una carta bomba che, date le circostanze doveva essere stata lanciata in un secondo momento da Yaraji.

    A quanto pare vuole giocare con le armi. Starò al suo gioco.

    Dissi continuando a saltare all'indietro fino a ritrovarmi all'inizio della foresta, da dove ero venuto. A quel punto cominciai ad elaborare un piano, tramite movimenti veloci mi postai dietro ad un albero il cui spessore era più che sufficiente per coprirmi in abbondanza. Utilizzando quell'albero per coprire i miei movimenti avrei potuto giocare d'astuzia.

    Allora, si trova oltre 14m da me. E' equipaggiato, utilizza attacchi Suiton e si trova sul velo dell'acqua, questo vuol dire che attaccare frontalmente e direttamente e rischioso dato che può contare su attacchi rapidi. Non mi rimane altra scelta che utilizzare metodi più complicati rispetto al normale. E' il momento di prepararsi

    Presi dal porta oggetti, ubicato all'interno del kimono 3 shuriken e 1 kunai con carta bomba. Cominciai i preparativi. Misi il Kunai equipaggiato con carta bomba sulla suola dello scarpone sinistro, e utilizzando il chakra creai un effetto adesivo grazie al quale il kunai rimase saldamente attaccato sulla suola della scarpa, in questo modo, successivamente sarebbe risultato invisibile agli occhi di Yaraji data la posizione. Chissà se quei occhi li permettevano di vedere oltre gli oggetti fisici, se cosi fosse ero nei guai. Ma dovevo rischiare.

    Poi, presi 3 shuriken. Ero pronto, la strategia da me ideata stava per prendere forma. Impiegai 20 secondi in quelle manovre, e a quanto pare qualcuno dava segni di impazienza.

    Kimimaro...Ti muovi? Sei scappato?

    Quel ragazzo è troppo chiacchierone.

    Commentai tra me e me mentre il kiriano mi richiamava per cominciare il duello. Ma il suo desiderio stava per essere esaudito. Ora, non mi rimaneva che partire all'attacco. Partii all'attacco, i tre shuriken si trovavano nel braccio destro. L'albero dietro il quale mi ero nascosto aveva adempito il suo compito perfettamente; date le sue proporzioni nulla di quello che avevo appena combinato sarebbe stato potuto scorgere dagli occhi del mio avversario, e ciò mi dava una certa sicurezza. Quindi, cominciai a percorrere i 10m che dividevano il mare alla foresta, nel mentre non persi occasione per sgridare Shiro, senza perdere la concentrazione o distogliere lo sguardo dal mio avversario. Quest'ultimo era rannicchiato su sé stesso, in quella posizione manteneva la mano destra sulla superficie acquatica. A quanto pare era pronto a ricevermi, ma lo sarebbe stato davvero?

    Shiro, osserva. In un duello non contano solo le abilità ma anche la strategia.

    Quindi, a 4m da bagnasciuga lanciai gli shuriken, tutte e tre puntavano a Yaraji la cui posizione lo metteva in uno stato scomodo, doveva assolutamente spostarsi per evitare gli shuriken che miravano la testa e il busto. Cosi, mentre si sarebbe spostato io avrei approfittato del frangente per attaccare. Congiungei le mani e cominciai a formare dei sigilli, l'effetto scenico era perfetto, sembrava davvero che stessi preparando qualche jutsu, in questo modo l'avversario si sarebbe concentrato sulla parte superiore del corpo.

    A quel punto percorsi la distanza che mi separava dal bagnasciuga, continuando a comporre sigilli, e quando mi trovai sulla sabbia, un attimo prima di toccare l'acqua, imitai l'effetto della palla di fuoco, presi fiato e allrgai il petto, come se il jutsu stesse per fuoriuscire dalla bocca. Un bleff degno di un giocatore di poker. A quel punto prima di emulare il lancio della tecnica, saltai all'indietro, facendo una capriola, come se misi la tecnica in stand by per utilizzarla in un secondo momento.

    E ora...

    I tre shuriken ormai raggiunsero il punto in cui risiedeva Yaraji se quest'ultimo non si fosse spostato sarebbe stato colpito. Con quel salto mi diedi una bella spinta all'indietro tramite il lavoro dei polpacci, mi posizionai esattamente a 6m di distanza da lui, ero a mezz'aria mentre eseguivo una capriola all'indietro. Osservai la reazione avversaria agli shuriken, fintai la conclusione del jutsu, ma invece di un qualcosa che fuoriuscì dalla bocca, il vero attacco fu eseguito dalla parte inferiore del mio corpo. A seconda di come si sarebbe mosso l'avversario lanciai il kunai esplosivo nella sua direzione tramite un movimento secco della gamba sinistra, annullando l'effetto ventosa sul kunai questo sarebbe stato lanciato molto più velocemente rispetto alla norma, infondo, il colpo era partito da un movimento di gamba la quale è 3 volte superiore, in quanto forza, alle braccia. Quindi il kunai avrebbe vantato una velocità decisamente superiore a quella che avrebbe avuto se lanciato da una mano. Speravo che quella strategia fosse sufficiente per spiazzarlo con quel gesto contraddittorio verso ogni aspettativa. Il kunai, venne lanciato affinché potesse prendere Yaraji in contropiede, si avvicinò molto velocemente all'avversario. Raggiunta una distanza di 2m sarebbe esploso coinvolgendo il ragazzo nell'esplosione, ferendolo.

    Vediamo come ne esci fuori.

    Io sarei atterrato sul bagnasciuga. A 6.5m di distanza dalla posizione in cui si trovava il mio avversario, egli si trovava ancora sull'acqua. Sarebbe riuscito a reagire in tempo al kunai, sarebbe riuscito a rendersi conto in tempo che tutto era stato predisposto per farlo muovere a mio piacimento? Comunque, quello era solo l'inizio.






    Stato Fisico. Illeso.
    Stato Psichico. Tranquillo.
    Stati Opzionali.
    Chakra. 80
    Tecniche Utilizzate.

    Equipaggiamento.
    Accendino x1
    Fumogeni x3
    Kunai x9
    Shuriken x12
    Filo metallico x4
    Cartabomba x2


    Note. Buon post.

     
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  7. Bansho Tenin
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    Il giovane genin di Kiri schivò l'attacco cominciando a indietreggiare prima che il kunai con la cartabomba esplodesse, evitando così l'esposione facilmente. Poi, cominciando a saltare all'indietro, Kimimaro si nascose dietro a un albero.

    E ora cosa sta macchinando...
    Non penserà, comunque, che io aspetti a lui per farmi attaccare.


    Poi guardandosi intorno si accorse del porticciolo.
    Quindi rapidamente compose i sigilli necessari per la moltiplicazione del corpo. Ingannare gli occhi dell'avversario è sempre un bel vantaggio.


    CITAZIONE
    Tecnica della moltiplicazione del corpo (Bushin no jutsu)
    Genjutsu
    Sigili:Tigre,Cinghiale,Bue,Scimmia
    con questa tecnica si creano delle copie identiche di se stessi, fatte però con il chakra, quindi incorporee. sono quindi impossibilitate ad attaccare o a tenere in mano qualsivolgia arma o anche solo a parlare. nel caso al momento della creazione il ninja abbia in mano qualcosa, allora lo avrà pure la copia, ma non la potrà utilizzare in alcun modo. le copie durano 6 turni se inattive, 4 se costrette a correre o muoversi in generale. consumo : 5 a copia. Numero massimo di copie per livello: Genin:3 Chunnin : 5 Jounin : 7 SP.Jounin/Sannin : 10 kage: 13

    Yaraji creò quindi una copia di se stesso, poi prese fiato e si lasciò cadere lentamente dentro l'acqua per non fare troppo rumore. Il sole era coperto da nuvole, quindi non sarebbe stato possibile identificare la copia, inoltre le nuvole oscuravano l'acqua dle mare impedendo di rivelare la posizione di Yaraji che intanto stava nuotando sott'acqua verso il porticciolo.

    Improvvisamente si sentì una esplosione in direzione della copia, Kimimaro aveva agito a quanto sembrava. L'esplosione creò un onda d'urto abbastanza forte da creare qualche onda che fu solo un giovamento per il genin di Ame facendogli raggiungere velocemente il porticciolo. riemerse dietro un palo che sorreggeva la struttura così da non essere visto. Da li distava circa 5 metri con Kimimaro decise così che era tempo di sfruttare una sua tecnica suiton.


    CITAZIONE
    Elemento Acqua: Proiettili d'acqua (Suiton: suigadan)
    ninjutsu
    Controllando l'acqua, il ninja è in grado di scagliare piccoli getti molto violenti contro l'avversari, come proiettili, che lo colpiranno da ogni direzione. I proiettili partiranno da 5 metri dal ninja utilizzatore al massimo, e raggiungono la massima distanza di 5 metri. Provocano danni medi se colpiscono.
    consumo:15 per ogni 5 proiettili, +5 se non s'è acqua e li si deve creare

    lo shinobi di Ame distava circa un metro e mezzo dal bagnasciuga e i proiettili vennero creati a mezzo metro dal bagnasciuga.

    Per distrarlo Yaraji poi fece un salto e sali sopra le assi di quel porto ammuffito.

    Sicuramente l'apparizione del genin di Ame avrebbe stupito Kimimaro distraendolo. In quello stesso istante cinque proiettili partirono a pelo d'acqua cercando di colpirlo da tutte le direzioni, cercando di chiuderlo in una morsa.


    CITAZIONE
    Condizioni Fisiche:Ottime
    Condizioni Mentali: Rilassato
    Oggetti Posseduti:
    _Kunai x29
    _Shuriken x28
    _Cartabomba x9
    _Fumogeno x5
    Oggetti Impugnati://
    Innata: Costantemente attiva
    Chakra Disponibile: 70/90
    Distanza Avversario: 8m

     
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6 replies since 6/8/2009, 23:07   130 views
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