Allenamento Eiji Okuda e Jin Uchiha

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  1. Ranuccio91
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    - Non sapevo bene a cosa destinare questa posto, ma credo che potrà andare più che bene per un allenamento. Che ne dici, iniziamo?
    Eiji si guardò intorno: quella stanza era notevolmente grande e spaziosa, libera da ogni impedimento che potesse ostacolare lui e Jin durante l'allenamento. Se non si sbagliava, un tempo veniva usata come vero e proprio deposito merci, mentre l'altro ambiente - quello in cui avevano ufficializzato l'entrata dell'Uchiha nella Giglio Nero - era più che altro una sorta di ufficio. Il Jonin di Suna si mise in posizione di combattimento. Divaricò leggermente le gambe e piegò le ginocchio. Portò il braccio destro a coprire il volto, come difesa. Il sinistro invece si distese di fronte a lui.
    - Bene, direi che come riscaldamento possiamo esercitarci un poco nel corpo a corpo. Ah, stabiliamo una piccola regola, per evitare di ferirci: per il momento usiamo solo Taijutsu.
    Jin annuì, quindi, senza attendere una parola di più, scattò all'attacco. Decisamente, era un ragazzo dal carattere forte. Aprì il combattimento con un semplice pugno, poi seguì un paio di calci e infine un altro pugno. Eiji schivò il primo colpo, quindi parò i restanti con gli avambracci. Quindi, passò al contrattacco: si piegò ulteriormente sulle ginocchia e andò a colpire, con la gamba sinistra, le caviglie del mukenin. Questi cadde a terra, ma nemmeno un secondo dopo era già in piedi, pronto all'azione. Indietreggiò di circa due metri e sorrise. Il Jonin di Suna ricambiò con una risata.
    - Allora, ti decidi a farmi vedere cosa sai fare?
    Jin si buttò di nuovo all'attacco, questa volta con più vigore e decisione. I colpi, questa volta, erano più elaborati, precisi e veloci. Nemmeno Eiji si trattenne più di tanto. Fu costretto: altrimenti, sarebbe stato atterrato in poco tempo. Così, i due schivavano e paravano, lanciando contemporaneamente i calci e i pugni, anche in sequenze piuttosto complesse. Andarono avanti così per una buona mezz'ora. A vederli, si sarebbe detto che danzavano. Indietreggiavano e avanzavano a turno, con movimenti graziosi e agili. Nessuno dei due potè esimersi da ricevere quelche colpo, ma nulla di grave, nel complesso.
    Sia Jin che Eiji ansimavano piuttosto pesantemente, e non ci fu bisogno nemmeno di una parola per decidere che il riscaldamento poteva finire lì. Il Jonin si lasciò cadere seduto sul pavimento, a gambe incorciate. Si asciugò il sudore dalla fronte con la manica, poi il suo sguardo divenne pensoso.
    - Volevi che ti insegnassi una tecnica, non è così? A quanto ho potuto vedere, padroneggi Katon e Raiton, i miei stessi elementi. Come me, hai appreso il Chidori, di cui conosco alcune manipolazioni. Ma sono troppo complicate da apprendere, al momento.
    Tacque qualche secondo, ripassando mentalmente i jutsu di cui era a conoscenza. Poi, il suo volto si illuminò.
    - Ma certo! Il Katon Ryuuka! Lo sai già utilizzare?
    Jin rispose di no, incuriosito.
    - Beh, è piuttosto semplice da apprendere, e inoltre la sua potenza è notevole. Iniziamo da questo.
    Le pareti del magazzino erano in pietra. Per cui, a meno di sollecitazioni ripetute, avrebbero resistito a qualche fiammata. Inoltre, non c'era materiale infammabile nella stanza. Nessun problema, insomma, si ostacolava all'insegnamento del jutsu Katon. Eiji compose i sigilli, piuttosto lentamente così che il mukenin li vedesse chiaramente: Serpente, Drago, Lepre e Tigre. Poi, portò indietro leggermente il busto. Infine, sporgendosi in avanti, gettò fuori dalla bocca una colonna di fiamme, la cui estremità aveva la forma, appunto, di un drago.
    - Non è complicato: similmente alla Palla di Fuoco, concentra il chakra nei tuoi polmoni, quindi espellilo sotto forma di fiamme, cercando di dare ad esse una direzione frontale e di mantenerle compatte. Come avrai notato, non si tratta di una sfera di fuoco, ma di una unica emissione continua. Questo particolare è importante, ricordatelo. Avanti, prova.
    Come previsto, Jin non riuscì nell'esercizio al primo tentativo, e nemmeno nel secondo. Il fuoco aveva una forma troppo imprecisa, e si disperdeva in poco tempo. D'altra parte, anche Eiji aveva impiegato sei giorni a imparare tale tecnica, per cui non si poteva pretendere troppo dal mukenin. Dopo un altro paio di tentativi, il Jonin notò tuttavia dei miglioramenti, se pur lievi. Le fiamme, via via, si andavano concentrandosi in un unico punto, ma ancora senza un risultato soddisfacente.
    - Bene, per oggi possiamo fermarci qui. Abbiamo consumato entrambi una buona quantità di chakra, e non vorrei affaticarti troppo. Nei prossimi giorni ci aspetterà un duro allenamento.

    SPOILER (click to view)
    Dunque, per l'apprendimento ci vorranno 6 post, ossia 3 miei e 3 tuoi. Più o meno segui le mie direttivi, quando scrivi, ma puoi aggiungere, ovviamente, altri particolari! Essendo il primo giorno ci sono andato molto blando.
     
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  2. Highlander.
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    Jin e Eiji avevano appena finito la prima sessione di allenamento. Era stata una prova di combattimento corpo a corpo e Jin credeva che si era comportato in un modo abbastanza decente per il suo livello di combattimento. Però di sicuro Jin sapeva una cosa. La tecnica che voleva apprendere doveva essere una tecnica di grande potere distruttivo. Eiji infatti dopo una breve pausa fece vedere a Jin la tecnica che voleva insegnarli. All'inizio il giovane Uchiha era pieno di se sicuro di apprendere quella tecnica il prima possibile. Purtroppo si sbagliava, quella tecnica di tipo Katon era più difficile di quanto sperava. All'inizio aveva la stessa procedura di esecuzione della normale palla di fuoco ma questa volta doveva far uscire un flusso continuo di fuoco e questo complicava notevolmente le cose. Jin fece un paio di tentativi ma nulla, il fuoco era troppo poco controllato e si disperdeva troppo velocemente. Fece una piccola pausa per analizzare velocemente la situazione. Dopo poco ci riprovo per un altro paio di volte. Ora pian piano il fuoco si stava cominciando a compattare sempre di più. Forse non era poi così difficile come temeva. Guardò Eiji negli occhi mentre lui gli disse qualcosa.
    CITAZIONE
    Bene, per oggi possiamo fermarci qui. Abbiamo consumato entrambi una buona quantità di chakra, e non vorrei affaticarti troppo. Nei prossimi giorni ci aspetterà un duro allenamento.

    Jin fece un piccolo sorriso per poi dirgli.
    Se a te non dispiace vorrei provare ancora un paio di volte poi possiamo terminare. Sempre se per te non è un disturbo.
    Jin non aspettò una risposta dal suo "maestro" e cominciò a concentrarsi. Si mise in posizione convogliando più chakra possibile nei polmoni appena ce ne su a sufficenza lo espelse tutto in una volta. Purtroppo ora il problema non era più nella compattezza della fiamme ma nella durata della fiammata. Per Jin era un vero rompi capo. Forse stava sbagliando qualcosa. Anzi era sicuro che stava sbagliando qualcosa. Ma cosa?... Jin guardò Eiji con un volto pressoche soddisfatto dicendoli.
    Va beh forse hai ragione per oggi finiamola qui. Continueremo domani.
    Si coricò sul pavimento freddo per rilassarsi un pò.



    SPOILER (click to view)
    Spero vada bene ^^
     
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  3. Ranuccio91
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    SPOILER (click to view)
    Sisi, va benissimo.

    Quello era il secondo giorno di allenamento. I due avevano dormito direttamente nel capannone, sistemando due letti alla bell'e meglio nella stanza che fungeva da ufficio. Certo, si trattava di una sistemazione un po' spartana, ma per quei sei giorni si sarebbero dovuti accontentare. Eiji si occupò della colazione, del pranzo e della cena, uscendo di mattina presto e recandosi in un piccolo negozio di alimentari. Con una piccola mancia, si era assicurato che il commesso non facesse domande sul perchè un ninja si trosse a Todoroki, anzichè Suna.
    Di comune accordo, decisero di iniziare l'allenamento al pomeriggio. Era ancora presto per dirlo, ma Eiji poteva essere sicuro di aver scelto un buon alleato. Le sue doti l'avevano stupito nello combattimento, la prima volta che si erano incontrati. Poi, durante il giorno precedente, aveva saggiato le abilità di Jin nel combattimento ravvicinato. Con questo periodo di convivenza forzata, poi, Eiji avrebbe potuto studiarne meglio il carattere e il comportamente, in modo da riuscire a farsi una idea più precisa di chi avesse davanti. In fin dei conti, erano due estranei.
    - Bene, direi di ripetere gli esercizi di ieri. Per prima cosa un po' di riscaldamento, solo con il taijutsu. Ho visto che te la cavi bene, per cui useremo questi.
    Il jonin di Suna gettò a terra due fasce di color sabbia, foderati, al loro interno, di placche di metallo, dal peso totale di circa sei chilogrammi l'una. Le fasce provocarono un tonfo sordo sul pavimento, e Jin si chinò a raccoglierle. Le tenne fra le mani un momento, infine lelegò intorno ai polpacci. Eiji lo imitò.
    - Forse all'inizio ti sentirai un poco goffo, ma ben presto ci farei l'abitudine. Allora, fatti avanti.
    Come al solito, le gambe si piegarono leggeramente, mentre il braccio sinistro si piegò in posizione difensiva. Contemporaneamente, il destro si stese in avanti, in posizione offensiva. L'Uchiha si lanciò immediatamente all'attaco. Dal suo sguardo sorpreso, Eiji capì che si era accorto dell'ingombro che davano i pesi. Lui stesso, ogni volta che li usava, rimaneva a bocca aperta per quella strana sensazione, la sensazione di essere schiacciati a terra, come se la gravità fosse improvvisamente aumentata. Così, com'era naturale, i primi colpi che i due si scambiarono furono notevolmente rallentati e poco potenti. Le schivate, pure, erano eseguite quasi al rallentatore. Ma non si diedero per vinti. Eiji e Jin aumentarono il ritmo, cercando di vincere, con la propria forza, quel peso che gli legava i piedi contro il pavimento. Alla fine, furono i due ninja ad avere la meglio. Col passare del tempo cominciarono ad abituarsi alle fasce, e dopo circa tre quarti d'ora di allenamento, si erano quasi dimenticati di averli indosso.
    - Bene, direi che possiamo fermarci qui. Riposiamoci un secondo, poi passeremo ai ninjutsu.
    Per un po' Eiji e Jin rimasero seduti a terra, ansimanti e con il battito accellerato, cercando di recuperare le energie. Il Jonin di Suna si asciugò il sudore con la manica della maglietta bianca. Ormai si era pressochè riposato totalmente. Solo sentiva le gambe un po' pesanti, ma non ci fece caso. Anche l'Uchiha sembrava essere in buone condizioni, per cui decise di interrompere la pausa.
    - D'accordo, riprendiamo pure. Ieri hai iniziato l'apprendimento del Drago di Fuoco, e i tuoi risultati non sono stati pessimi. Ma devi migliorare la concentrazione e la manipolazione del chakra. Concentra il chakra nei polmoni, poi visualizza che forma fargli assumere. In ogni caso, se ti può servire, sappi che non devi fare riferimento alla Palla di Fuoco o a qualsiasi altro jutsu Katon che conosci. Ogni jutsu è un universo a sè stante, e ha la propria esecuzione. Ora prova.
    La spiegazione era stata abbastanza approfondita, ma in realtà sarebbe servita a poco. Ogni ninja aveva un metodo d'apprendimento differente, e non c'erano regole precise da seguire. Jin doveva trovare il suo "stile", se così si poteva chiamare.
    I progressi del ragazzo furono notevoli: la forma era abbozzata, e si iniziava a distinguere abbastanza chiaramente la sagoma di un drago. Tuttavia, si notevano ancora numerosi errori e imprecisioni: il jutsu aveva durata troppo limitata, e si estingueva prima di espandersi totalmente. Inoltre, il fuoco, su cui proilmente Jin non aveva un pieno controllo, ancora, si disperdeva facilmente, costringendo il ragazzo a un notevole dispendio di chakra per fargli assumere e mantenere la forma desiderata.
    Nel frattempo, Eiji aveva deciso di svolgere un piccolo allenamento in solitaria, concentrandosi sull'irrobustimento del suo fisico. Così, mentre Jin sputava fiamme, il Jonin di Suna faceva semplici serie di flessioni e addominali. Per quanto si trattasse di esercizi banali, erano sempre efficaci. Quando poi, dopo circa un'ora e mezzo circa, vide che l'Uchiha era piuttosto affaticato, gli ordinò di fermarsi. Se avesse usato troppo chakra, il giorno seguente avrebbe avuto forti dolori ai muscoli, e non sarebbe riuscito ad esercitarsi.
    - Per oggi basta così. Proseguiremo domani.

    Edited by Ranuccio91 - 29/1/2010, 21:54
     
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  4. Highlander.
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    Anche la seconda giornata di allenamento era andata abbastanza bene, il solito riscaldamento questa volta era stato più faticoso del previsto dato che Eiji aveva fatto indossare a Jin dei pesi di sei chilogrammi l'uno sugli stinchi. Non erano facili da manovrare ma più il tempo passava e meno il loro peso si faceva sentire. Dopo un piccolo stacco dal riscaldamento Jin ricominciò ad esercitarsi sulla tecnica di fuoco. Eiji li aveva dato un'utile consiglio, una volta che aveva immagazzinato nei polmoni una buona dose di chakra doveva immaginarsi una forma scordandosi però tutto quello che aveva imparato sull'utilizzo della palla di fuoco. Non era facile, Jin continuava a eseguire sempre un simulacro della antecedente mossa e non riusciva a completare l'addestramento della nuova e più letale tecnica.
    Forse devo concentrarmi di più
    Jin non dava segni di cedimento anche se il suo corpo era sempre più stremato dall'eccessivo quantitativo di chakra che stava usando. Ormai era alle strette ma per fortuna Eiji lo fermò dicendoli che l'addestramento sarebbe continuato domani. Jin fece un piccolo gesto con il capo per far capire a Eiji che aveva capito. Quindi lo segui per andare a farsi una dormita.
     
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  5. Ranuccio91
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    SPOILER (click to view)
    Ok, magari cerca di sviluppare un po' di più la descrizione, e se hai tempo segui i consigli che Azashi ti ha dato nella missione, così da migliorare anche come ruole. Consideralo come un allenamento di scrittura xD

    Il terzo giorno di allenamento. Eiji si tirò su dal letto, con i muscoli intorpiditi e doloranti. Decisamente, si sentiva l'effetto dei pesi usati il giorno precedente. Ma sarebbe bastato un po' di stretching per eliminare l'acido lattico e tornare in forma. Così, indossata la maglia bianca e le scarpe da tennis grigie, il Jonin cominciò a stiracchiarndosi, stendendosi e allungandosi il più possibile. Dopo pochi minuti era tornato quello di sempre, scattante e agile come il vento. Jin stava ancora dormendo. Evidentemente l'allenamento del giorno precedente l'aveva sfiancato, ci voleva poco a capirlo. I suoi progressi erano notevoli, ma in compenso utilizzava ogni giorno una grossa quantità di chakra. Eiji stava iniziando a costruire il suo carattere, aggiungendo via via sempre più particolari. Jin era determinato, l'aveva visto nello scontro - dove non si era arreso fino a svenire - e lo stava vedendo ora, constatando il suo impegno. Eiji non sapeva ancora se poteva fidarsi totalmente di lui, ma l'avrebbe scoperto presto. Prima di incontrare l'Uchiha si era servito delle conoscenze di suo padre per mettersi in contatto con qualche ricco mercante. Parlando del più e del meno, era arrivato a proporre loro un "aiuto". E questi avevano accettato con entusiasmo.
    - Tenga il resto.
    Come tutte le mattine si era recato al negozio di alimentari. Poi, prima che qualcuno lo potesse vedere, era rientrato nel capannone. Jin si era alzato, e, a quanto pareva, aveva avuto la sua stessa idea. Stava infatti stirando i muscoli, e aveva iniziato anche alcuni esercizi di riscaldamento.
    - Bene, vedo che sei impaziente di allenarti. Non perdiamo tempo, allora.
    Come il giorno precedente, i due indossarono le fasce di pesi, e si diedero al taijutsu. Ormai avevano capito che dovevano utilizzare maggiore forza e velocità per opporsi a quella zavorra che li schiacciava a terra, e a cui non si erano ancora del tutto abituati. I colpi si susseguirono in lunghe serie, per circa un'ora. Nessuno dei due ragazzi potè evitare di ricevere un calcio, una gomitata, una ginocchiata o un pugno, ma senza riportare danni considerevoli. Il loro livello d'abilità era simile, anche se un osservatore esterno si sarebbe accorto facilmente che era Eiji a condurre le danze. La sua velocità era maggiore, anche se Jin si adoperava in ogni modo per colmare il distacco.
    Quando l'Uchiha fu colpito allo stomaco e indietreggiò qualche metro, il Jonin gli fece segno con la mano che potevano fermarsi, per qualche momento.
    Allenarsi gli svuotava la mente, portandolo in uno stato di calma e di quiete notevole, opposta, per certi versi, alla sottile eccitazione che durante gli scontri gli scorreva sotto la pelle. Non sapeva quando sarebbe migliorato in quei sei giorni, ma non gli importava poi più di tanto. Più che altro, infatti, era bene preparare Jin al loro primo "incarico" come membri della Giglio Nero.
    Dopo circa una mezz'ora, entrambi decisero di riprendere gli esercizi, essendosi riposati a sufficienza. Eiji intavolò una breve spiegazione, come il giorno precedente, che potesse aiutare l'Uchiha nell'appredimento del rago di Fuoco. Il succo era più o meno lo stesso, perchè in sostanza non c'era molto da dire.
    Lasciando il mukenin alle prese con i sigilli e l'emissione ripetuta di fiamme, il Jonin decise di allenarsi un poco privatamente. Il giorno precedente aveva fatto qualche flessione e addominale, così decise di esercitarsi con la prioria innata. Non disponendo di un terreno da cui trarre Sabbia Nera, tolse la benda intorno al suo polso sinistro. Si morse il pollice, e, tracciato il tatuaggio, la evocò sul posto. Intorno a lui si materializzò una nebbia dal colore dell'ebano, che risplendeva alla luce del neon appeso al soffitto. Eiji attivò il campo magnetico. Ormai si trattava di un gesto meccanico e spontaneo, come battere le ciglia o respirare. Semplicemente con il pensiero, la Satetsu cominciò a muoversi in aria, vorticando o eseguendo complesse rotazioni, salendo verso il soffitto per poi ricadere e salire di nuovo. Oppure, si concentrava in sfere o lama, per poi disperdersi di nuovo. L'obbiettivo era semplicemente migliorare il controllo sulla sabbia, rendendo i suoi movimenti più precisi, aggraziati e veloci possibili.
    Dopo circa un'ora e mezzo, con la fronte matida di sudore per lo sforzo, Eiji decise di fermarsi. Mantenere il campo magnetico attivo così a lungo gli succhiava parecchie energie, e l'aveva stancato. Anche Jin sembrava stremato, e, seduto a terra, ansimava pesantamente.
    - Direi che per oggi può bastare.
     
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  6. Highlander.
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    Era il terzo giorno di allenamento, Jin stava cominciando ad apprendere il più possibile dal suo nuovo mentore, Eiji Okuda. La differenza tra i duei ninja era notevole però di sicuro poteva recuperarlo e forse chissà un giorno superarlo. Ora il loro allenamento stava per iniziare e Jin era gia pronto con i pesi indossati. Era pesi medi ma impedivano notevolmente la velocità e la forza di entrambi, ora era il momento di cominciare con il solito aumento di taijitsu Jin sapeva perfettamente che era solo un riscaldamento ma non poteva far a meno di dare il meglio delle sue abilità. Passata un'oretta Jin ricevette un pugno nello stomaco che lo fece indietreggiare di qualche metro. Era sfinito i pesi li facevano bruciare i muscoli che ormai era sfiniti quasi quanto lui.
    Dopo una breve pausa di circa una mezzoretta Eiji e Jin cominciarono a perfezionare i ninjutsu. Jin era alle prese di apprendere il drago di fuoco, un ninjuts di fuoco dalla forza enorme in confronto a quei jutsu che cosceva il giovane mukenin di Konoha. Si mise in posizione e cominciò a concentrare chakra nei polmoni per poi espellerlo secondo forma di drago, quello che jin non riusciva a manterene era la forma che li faceva usare notevoli energie.

    Oggi ci devo riuscire!
    Jin cominciò ad espellere fiamme ma ancora non riusciva a far durare il jutsu abbastanza allungo e a mantenere la sua forma. Dopo circa un ora; un ora emmezzo si mise in ginocchio, era sfinito, il dispendio di chakra per quel jutsu era notevole se non si sapeva utiilizzare al meglio e ormai le forse lo stavano abbandonando, si stava per rialzare ricominciando l'esercizio ma Eiji lo fermò dicendo che per oggi poteva bastare. L'Uchiha fece un cenno con la testa come di assenso per poi sedersi per terra e riprendere fiato.
    Che diavolo mi manca per fare sto jutsu!
     
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5 replies since 18/1/2010, 22:32   513 views
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