Komaru Kazama vs Mangetsu Kamigawa

SPOILER (click to view)

Narrato
«Parlato»
'Pensato'
«Parlato Altrui»

¬Punto indefinito del Mondo

Stranezza.
Era la sensazione che accompagnava Mangetsu da quando aveva superato l'esame Genin. Aveva soddisfatto uno dei desideri che più gli ardeva dentro, ma non riusciva a sentire la contentezza in sé. Sua madre, alla vista di quel coprifronte, simbolo dell'ingiusta morte di suo marito, si chiuse in camera a piangere per tutta la notte. Lui continuava a non capire sua madre, doveva essere fiera di suo padre, era morto per la patria, ma questo non riusciva proprio ad accettarlo.
Quella sensazione proprio non riuscì ad abbandonarlo per i giorni seguenti, così il giovane Ninja di Oto decise di allontanarsi per qualche ora da casa, magari andandosi ad allenare nel fitto della foresta, dove nessun pensiero poteva turbarlo.
Arrivato in un luogo perfetto per il suo allenamento mentale, Mangetsu si sedette sul masso più grosso, che a mala pena superava il metro. Una radura decisamente con poca erba, anzi, quasi da definirsi arida, circondata da qualche albero.

'Non voglio assolutamente seccature, nessun disturbo possibile.

Sangue. So che lo desideri anche tu...'

Mangetsu, che nel frattempo aveva chiuso gli occhi, fu scosso da una bruttissima sensazione. Sembrava che qualcuno gli avesse parlato dentro i suoi pensieri. Qualcuno lo spiava? Si guardò attorno, rimase in ascolto ma non sentì assolutamente niente. Apparentemente non c'era l'ombra di nessun individuo, ma qualcosa l'aveva disturbato dall'interno.
Stava diventando pazzo?
Scosse la testa vigorosamente, cercando di scacciare in quel modo quella stranezza. Non sapeva cosa fosse stato, ma si augurò che non succedesse più. Ritornò al suo allenamento mentale, togliendo il mantello ed accorgendosi che faceva abbastanza caldo. In cielo non c'era una nuvola. Chiuse di nuovo gli occhi e si concentrò, ma gli tornarono in mente le parole pronunciate nella proprio testa, facendo caso solo adesso al loro significato. Chi poteva aver detto un'assurdità del genere? Mangetsu incrociò le gambe sopra al masso ed evitò di rispondere a quella inquietante domanda.

SPOILER (click to view)

Narrato
«Parlato»
'Pensato'
«Parlato Altrui»

¬Punto indefinito del Mondo

Mangetsu era finalmente riuscito a trovare la concentrazione necessaria per fondere lo spirito con la mente, il punto d'unione per ottenere un controllo delle proprie emozioni totale. Quando questo equilibrio fu al massimo possibile per le capacità del ragazzo di Oto, quest'ultimo avvertì un rumore, come di passi, ma non volle distrarsi e quindi spezzare quel momento che riusciva a raggiungere così difficilmente. Poi il rumore di intensificò, fino a diventare talmente vicino che Mangetsu non poté più far finta di nulla. Il ragazzo si girò, facendo penzolare il coprifronte che teneva ormai da quando lo possedeva, legato al collo, con il simbolo di Oto. Era un ragazzo.
La prima cosa che il Genin notò, fu il coprifronte legato al braccio sinistro, con un simbolo abbastanza famoso, quello di Suna. Due semplici domande riferite nel momento sbagliate rovinarono completamente la giornata di Mangetsu. Lui di solito era abbastanza gentile, soprattutto con i suoi coetanei, ma non sapeva cosa, gli fece salire una rabbia quasi incontrollata. Per fortuna si calmò presto, anche se le parole che gli uscirono di bocca non sembravano neanche sue.

«...E se non te lo volessi dire?»

Mangetsu non voleva dire assolutamente una cosa del genere, era come se qualcuno avesse parlato al posto suo. Neanche la voce che uscì dalla sua bocca gli sembrò la sua solita. Fredda, metallica e senza emotività. Pareva gli avesse lanciato una sfida al povero ninja di Suna, che era stato abbastanza gentile, chiedendogli solamente il nome e come era arrivato in quel luogo sperduto. Il Ninja di Oto si alzò in piedi, notando che l'altro ninja era più basso di qualche centimetro. I profondi e glaciali occhi di Mangetsu fissarono l'ospite non gradito.

«Come ci sono arrivato sono affari miei... E comunque chi chiede il nome a qualcuno deve prima presentarsi... »

Anche il carattere sembrava trasformatosi, Mangetsu non si riconosceva più, parlava e si comportava in un modo tutto nuovo, i pensieri erano differenti, il modo di parlare, di approcciarsi agli altri. Sicuro che quel ragazzo non l'avesse attaccato, Mangetsu fece un lungo inchino, portando la gamba destra dietro la sinistra, denunciando il fatto di essere spudoratamente mancino. Infine portò la mano destra vicino al petto e si abbassò con il busto.

«Io sono Mangetsu... Come ti chiami, Ninja di Suna?»

Ma il ragazzo di Oto si sentiva ancora strano. Ma aveva anche la sensazione che quel tormento non l'avrebbe lasciato presto, ma anzi, si sarebbe scatenato più tardi.
L'ondata di maleducazione sembrava definitivamente passata, quindi Mangetsu si azzardò a pronunciare una frase che aveva pensato direttamente lui.

«Sono qui per allenarmi, tu?»

SPOILER (click to view)

Chakra: 80
Stato Mentale: Tranquillo
Stato Fisico: Ottimo
Equipaggiamento: -

SPOILER (click to view)

Narrato
«Parlato»
'Pensato'
«Parlato Altrui»

¬Punto indefinito del Mondo

Il ragazzo era effettivamente di Suna, si chiamava Koruma. Non sembrava una brutta persona, anche se il suo pensiero sarebbe stato esattamente l'opposto. I Ninja di Oto non erano ben visti al di fuori del proprio paese, soprattutto dagli abitanti di Suna, i quali furono trascinati in una guerra contro Konoha. I due Ninja si scrutarono a lungo, Mangetsu voleva tornare al suo allenamento e scoprì che anche Koruma eri lì per lo stesso motivo. Poi gli pose una domanda alquanto strana, che aveva già pronunciato prima. Voleva sapere come Mangetsu era finito in quel posto, che a detto del Suniano, conoscevano in pochissimi.

«L'ho trovato per caso, oggi è la prima volta che vengo ad allenarmi fuori dai confini del mio paese e questo posto sembra l'ideale...»

Mangetsu non gradiva molto le domande in successione una all'altra, però non voleva tornare scortese come qualche attimo prima. Inoltre quel ragazzo venuto da Suna sapeva esattamente come far imbestialire il Genin di Oto, ponendogli una domanda estremamente strana. Conosceva il Segno Maledetto e voleva sapere se Mangetsu ne aveva sentito parlare.

«Purtroppo lo conosco bene il segno maledetto. In molti nel mio villaggio vogliono farselo impiantare, ma con pessimi risultati; quel maledetto di Orochimaru...»

Mangetsu odiava profondamente quella viscida serpe, perchè il suo migliore amico aveva deciso di diventare più forte e Orochimaru gli ha dato la possibilità di diventarlo. Ma appena il veleno del segno entrò in contatto con il suo sangue, iniziò ad avere le convulsioni che lo portarono alla morte. Il Ninja di Oto odiava quella persona, anche se non sapeva che una delle cause dello sviluppo del Segno Maledetto era anche dentro il suo corpo. Se non avessero catturato Juugo, prima o poi avrebbero catturato lui, completamente ignaro di tutto.

«Visto che siamo qui entrambi per allenarci, ti va di farlo insieme? Magari con un bell'incontro amichevole, eh?»

SPOILER (click to view)

Chakra: 80
Stato Mentale: Tranquillo
Stato Fisico: Ottimo
Equipaggiamento: -

SPOILER (click to view)

Narrato
«Parlato»
'Pensato'
«Parlato Altrui»

¬Punto indefinito del Mondo

Aveva accettato.
Mangetsu probabilmente si aspettava una reazione diversa, non era pronto per combattere. Aveva appena finito l'accademia ed era appena diventato Genin, questo contava come primo combattimento, anche se non ufficialmente. Non sapeva neppure il grado del suo avversario, poteva anche essere un Chunin o addirittura un Jonin; l'età non contava molto, Mangetsu se ne rendeva conto. Nascevano in continuazione geni nell'arte Ninja, poteva rimanere addirittura ucciso da quell'incontro. Inoltre il suo avversario apparteneva a Konoha, villaggio che periodicamente sfornava grandi talenti.
Il Ninja del Paese del Fuoco estrasse un kunai e fece un salto all'indietro allontanandosi di qualche metro, dicendo che lui non era un ninja qualsiasi. Infatti apparteneva al famosissimo Clan Uchiha. Un altro fattore che avrebbe scoraggiato qualsiasi persona a sfidare quell'individuo. Ma per Mangetsu questo fu un motivo di sfida, se al suo primo incontro serio avesse battuto o solo messo in difficoltà un Uchiha si sarebbe potuto dire soddisfatto. Il ragazzo di Oto mise la mano dentro la sacca porta-oggetti, constatando che era vuota.

'Dannazione, non ho portato nessun tipo di equipaggiamento... Questo è un punto a sfavore, ma devo lottare con orgoglio lo stesso, potrebbe segnare una piccola svolta.'

Quell'incontro avrebbe segnato comunque una svolta nella giovane vita di Mangetsu, che l'avesse voluto o meno.
Sapeva benissimo perchè l'avversario l'avrebbe fatto iniziare per primo, si era già preparato ad una cosa del genere. Sperava potesse cadere nella foga del momento, attaccando senza il minimo ritegno. Ma il Genin di Oto non era così ingenuo, sapeva benissimo della forza del suo avversario, non voleva lasciarsi prendere dalla fretta. Doveva attuare un diversivo ed aveva già in mente cosa fare.

«Cosa c'è meglio di un inizio "focoso"?»

Era uno scontro da tra due persone magre, quindi la velocità poteva essere simile, così come la forza. Dalla struttura muscolare che si intravedeva, l'avversario pesava qualcosa in meno di Mangetsu ed era anche più basso. Con lo sguardo sempre fisso sul bersaglio, il ninja di Oto si tolse rapidamente la maglietta tenendola in mano per qualche secondo. Poi, sempre abbastanza rapidamente, la lanciò contro il suo avversario. Contrariamente a molte persone che utilizzavano questo diversivo, Mangetsu non voleva solamente distrarre il nemico, ma voleva principalmente coprire la sua vista, in modo da comporre i sigilli per la sua tecnica senza alcuno disturbo e senza che l'avversario potesse vederli e magari riconoscere la tecnica.

'Hebi, Inu, Tora...'

Mangetsu, richiamando questi sigilli, iniziò ad impastare velocemente il chakra nei polmoni. Gli rimanevano pochissimi istanti prima che la maglietta liberasse la visuale a Komaru o prima che lui si spostasse dalla traiettoria di essa. L'Otiano iniziò a correre della direzione precedentemente occupata dal ninja della Foglia, dritto davanti a sé, sputando un enorme nuvola di fumo, larga all'incirca sei metri e profonda altrettanti.
Anche questo era un altro diversivo, infatti Mangetsu non era intenzionato a far schioccare una scintilla per incendiare il gas, perchè anche lui era dentro ad esso. Voleva solamente distrarre il nemico, in modo che quando fosse arrivato nella sua posizione, la nebbia creata da lui l'avesse confuso o spiazzato, non dandogli modo di reagire. Trattenendo così il respiro, Mangetsu cercò di colpire il bersaglio con un pugno diretto allo stomaco, con la mano sinistra.

'Spero solo funzioni...'

SPOILER (click to view)

Chakra: 80-15 (Nube Incendiaria)= 65
Stato Mentale: Leggermente Agitato
Stato Fisico: Ottimo
Equipaggiamento: -
Tecniche utilizzate:
Nube Incendiaria
Ninjutsu
Sigilli: Serpente, Cane, Tigre
impastando il chakra nei polmoni, si andrà a creare una nube densa di gas infiammabile, delle dimensioni circa di 6x6x3. questa nube prenderà fuoco ad un qualsiasi impulso, e creerà un effetto tipo palla di fuoco, molto esteso. il nemico, se colpito, riporterà ustioni medie sulle parti colpite. in luoghi aperti la nube dura due turni, in luoghi chiusi 4. se inalato, il gas provoca vertigini o spaesamento, oltre che nausea, per circa 3 turni. se si rimane esposti a lungo a questo gas (oltre i tre turni) si arriva allo svenimento.
consumo:15

SPOILER (click to view)

Narrato
«Parlato»
«Parlato Malvagio»
'Pensato'
'Pensato Malvagio'
«Parlato Altrui»

¬Punto indefinito del Mondo

L'effetto voluto da Mangetsu non si verificò. Il nemico si dimostrò molto più furbo ed abile di quello che il Ninja di Oto aveva pensato, lanciando un kunai con attaccata una carta bomba all'interno della nube di gas. Entrambi i Genin erano ai limiti di essa, ma con una differenza sostanziale: Komaru si stava allontanando da essa, mentre Mangetsu ci stava correndo all'interno. Quando la carta bomba esplose, il ninja di Konoha era ben distante dalla deflagrazione; stessa cosa non si poteva dire del ragazzo Kamigawa, che venne sbalzato via, riportando alcune ustioni minori sul braccio destro e sul petto nudo. Per fortuna che le armi lanciate dall'Uchiha avevano come bersaglio una fantomatica persona in piedi, altrimenti Mangetsu sarebbe stato spacciato. Il dolore, anche se nella norma, aveva fatto scatenare un qualcosa all'interno della mente del giovane di Oto, perchè sentiva i suoi pensieri ronzare minacciosi. Come qualche minuto prima, sembrava che fosse qualcun'altro a parlare all'interno della sua testa, non capiva cosa fosse. Improvvisamente il dolore si trasformò in rabbia, verso quel ragazzo che gli aveva procurato dolore, che aveva destato la bestia temibile che si celava all'interno di Mangetsu.

'Ma cosa diavolo mi sta succedendo? Non riesco a controllarmi...'

'Tranquillo, lascia fare a me, sistemerò questo buffone Uchiha in pochissimo tempo.'

Il ragazzo si rialzò barcollante, le braccia a penzoloni lungo il corpo. Delle macchie fiammeggianti stavano ricoprendo la parte destra del suo corpo, diventando piano piano più scure, fino a rimanere di un intenso color pece. La voce era diventata innaturale, quasi metallica, impersonale. Il tatuaggio sul petto si unì alle macchie nere, mentre quello sulla spalla sinistra ne venne circondato. Sembrava quasi sorridesse, proprio come Mangetsu.

«Pensavi di avermi fatto fuori? Beh, ti sbagliavi di grosso!»

Le Iridi del ragazzo erano diventate completamente gialle, mentre le pupille avevano assunto un colore molto simile a quello delle macchie. La follia aveva preso il sopravvento su Mangetsu, che ora non era più padrone delle sue azioni, intrappolato in un corpo che non gli apparteneva. Scattante come non mai, forse anche più del normale, il Demone aveva individuato il nemico ed era pronto a raggiungerlo. Rapidamente gli si fece sotto, modificando la natura del suo braccio destro e rendendolo affilato come una lama di una Katana, totalmente nera. Con un fendente dall'alto verso il basso, indirizzato alla spalla sinistra di Komaru, Mangetsu si apprestava a concludere l'incontro.

SPOILER (click to view)

Chakra: 65-10 (Furia)= 55
Stato Mentale: In preda ad una furia Omicida.
Stato Fisico: Ustioni minori al braccio destro e sul petto.
Equipaggiamento: -
Tecniche utilizzate:
Furia
Tipo: Hijutsu
Descrizione: Il ninja cederà all'ira e alla rabbia, e la personalità buona verrà sostituita da quella malvagia, assetata di sangue e guidata da un istinto omicida. Durante questo stato (fondamentalmente simile al Primo Livello del Segno Maledetto), il ninja sarà in grado di modificare (parzialmente o totalmente) il suo corpo, in base al livello dell'innata, con conseguenti aumenti di forza e resistenza. Inoltre, a seconda del livello d'abilità dell'utilizzatore, la Furia potrà essere interrotta a proprio piacimento (livello d'abilità alto) o dovrà essere mantenuta per un determinato numero di turni (livello d'abilità medio-basso).
Livell: C Costo: 10 a turno