Missione Livello C

Per Kanji Nara

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  1. Ranuccio
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    CITAZIONE
    Recupero
    Una settimana fa, Umino Satori, genin di Konoha, ha trafugato dal palazzo dell'Hokage importanti documenti, dandosi poi alla fuga. E' riuscito a far perdere le sue tracce, per lo meno fino a ieri, quando un contadino di Otafuku Gai (cittadina a sud est della Foglia), l'ha visto prendere una camera presso l'Hotel Mashura. A quanto pare, lì incontrerà il compratore dei documenti trafugati. Devi bloccarlo prima che lo scambio avvenga e riportare la refurtiva a Konoha. Fai ciò che vuoi del mukenin.
    Ricompensa: 150 ryo

     
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  2. ½Zero
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    Papaveri Seducenti


    Post 1/?


    Dunque le nuvole si muovevano ad una velocità che mi affascinava, come panna o albumi montati a neve venivano illuminate da un sole d'agosto, che se non foste stato dell'ombra che mi proteggeva mi sarei preso una bella scottatura, la mia bianca e delicata pelle, non era abituata al sole estivo. Per lo più mi piaceva la pioggia, malinconica, sciacqua il mondo dallo squallore che come un germe gli si attacca e non se ne va finché non viene estirpato con la forza.
    Lasciai passare la mano di mia madre lungo i miei lunghi capelli fluenti, lo sguardo carico d'amore, la guardò, i suoi occhi grigi erano solari e pieni d'amore anch'essi verso di me, il figlio più piccolo, identico a suo padre, un fantasma dell'infanzia, che di notte coglieva la madre che scoppiava in pianti convulsi.

    Il messaggero avrà avuto qualche anno più di me, una forte acne gli copriva il viso deformandone l'aspetto, i capelli rossi e ricci erano coperti da un cappello blu smesso, l'uniforme sgualcita copriva un corpo esile, non avrebbe mai potuto fare il ninja, mi dissi, mentre prendevo la lettera tra le sue mani. Chiusi la porta. La grafia minuziosa della segretaria era leggibile e molto piacevole, l'inchiostro era di un verde scuro, intenso, lo lessi con spossatezza. Si era presentata un'altra occasione per aiutare il villaggio, una missione di livello C, categoria: Recupero. Interessante. Mi lasciai scivolare addosso i vestiti e dopo un doccia riempii lo zaino con il materiale ninja.

    Le spighe di grano, ancora verdi, si agitavano in balia del vento, ricordavano braccia di uomini in galera che cercavano la libertà verso la strada, qualche papavero, smuoveva quella monotonia di verdi, come gli occhi di una Uchiha vogliosa, i papaveri si muovevano seducentemente.
    Il paese a Sud Est di Konoha, sarebbe stata la mia meta; una corsa leggera, passando da un albero all'altro, osservandomi attorno; adoravo stare in mezzo alla natura, mi calmava, un verde smeraldo bellissimo.

    Otofaku Gai, uno dei villaggi più caratteristici del paese del fuoco, era caratterizzato da case basse da due, tre piani massimo, i colori accesi trasmettevano allegria, e il mercato era sempre aperto, le informazioni datemi davano il genin, nukenin, nei pressi di un hotel, dall'insegna vidi due stelle illuminarsi a scatti, neon rotti preannunciavano una betola, piena di cimici e scarafaggi, con me una piccolo foglio dentro ad una busta chiusa ermerticamente, doveva preservare l'odore degli uffici di konoha, l'annusai con taciti sguardi verso le camere situate in un lungo e unico corridoio, alla Reception mi bastò far vedere il foglio siglato dall'Hokage, le avevo sorriso, bella ragazza.
    Le informazioni che lei mi aveva dato mi tornavano, a suo dire, il ninja fuggito era nella stanza numero 13, nessuno gli aveva spiegato che portava sfortuna, ed eccomi, d'avanti alla sua porta, io, me e medesimo, la sua sfortuna più grande, l'odore delle carte di Konoha erano tenue, coperto da fumo e alcool, probabilmente droghe a cui l'ex-ninja di konoha aveva abusato.

    Sfruttai le mie conoscenze base per salire lungo il muro [Controllo del Chakra Base], avevo le mani lungo i fianchi pronte ad afferrare e scagliare le armi, con le mani precise e sottili presi il primo pezzo di filo, se il ninja avesse guardato fuori non avrebbe visto altro che dita sottili lavorare freneticamente, ma questo, probabilmente non sarebbe mai successo, un tacito accordo tra me e una cameriera che sotto mio ordine andò ad attirare l'attenzione, portandogli una bottiglia di sakè, pensando che l'avesse ordinato lui.
    Assicurai il filo alla finestra, in questo modo nel caso l'avesse tirato questo tendendosi avrebbe fatto scattare la carta bomba che gli avevo applicato, poi dopo esser ritornato nel corridoio feci una cosa molto simile alla porta, nel frattempo l'hotel era stato sgombrato silenziosamente, non volevo che degli innocenti cadessero vittima degli scontri.
    Tesi un secondo filo lungo la porta e nuovamente applicai una carta bomba, per terra distribuii più Makibishi, avrebbero minato la sua corsa se e quando avesse tentato di uscire dalla porta, unica via d'uscita esclusa la finestra.
    Difficilmente sarebbe risciuto a fuggirmi, mi misi all'interno della stanza, accanto alla sua, con calma mi accesi una sigaretta e presi due boccate di fumo, poi uscii col busto dalla finestra, impugnai il fumogeno con mani esperte, lo gettai con tutte le mie forse rompendo il vetro, l'aria lì dentro sarebbe stata respirabile ancora per poco e come un topo era braccato da un gatto esperto, come me.
    Fortunatamente, sebbene il vetro fosse rotto, in parte, il nukenin sarebbe stato comunque costretto ad aprire la finestra.
    Impugnai un kunai, sull'anello, in fondo assicurai un terzo filo, che nuovamente legai al mio mignolo, tirai, nuovamente, era una bella giornata e il fumo denso usciva dalle mie labbra, che secche, inumidivo con la lingua.




     
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  3. Ranuccio
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    Umino guardava il soffitto della stanza, con la mente occupata da un unico pensiero. Sentì bussare. Umino si alzò, preoccupato. Prese un kunai e aprì, tenendolo dietro la schiena.
    - Salve, signore. Questo è un omaggio dell'Hotel.
    - Grazie... - il genin, stupito, prese la bottiglietta che la cameriera gli porgeva. Era rimasto chiuso in camera da quando, poco meno di due giorni prima, l'aveva presa in affitto. Era fondamentale mantenere la segretezza, perciò preferiva non farsi vedere in giro. Ora, tenendola fra le mani, osservava la bottiglia bianca in coccio, chiusa da un tappo in sughero. Non beveva alcolici, nè faceva uso di droghe, figuriamoci. Solamente l'odore di quella stanza - l'ultimo avventore doveva essersi dato da fare con entrambe - gli dava il voltastomaco. Pultroppo non aveva avuto altra possibilità che stare in una bettola come quella, con i pochi soldi che aveva.
    All'improvviso, qualcosa ruppe la finestra e cadde sul pavimento. Umino si voltò, e vide un fomogeno. Una nube viola e densa si espanse, arrivando fino al soffitto. A tentoni raccolse il suo bagaglio, in cui si trovava il piccolo rotolo rubato. Quindi, trattenendo il fiato, si diresse verso la porta. Girò la maniglia. Una scintilla improvvisa scattò, seguita da una esplosione. Umino fu spinto indietro, e ricadde sulla schiena. All'ultimo, era riuscito a proteggere il volto con le braccia. Ora, queste erano lievemente escoriate. Altre piccole ferite erano sparse per tutto il corpo. "Evidentemente si trattava di una cartabomba", pensò. Fortunatamente, per lo meno, la detonazione aveva diradato il fumo. Più preoccupante, il fatto che ora, nell'albergo, qualcuno stava cercando di farlo fuori. Forse quelli di Konoha erano già arrivati a lui. Come si era comportato da stupido! Avrebbe potuto prenotare sotto nome falso, oppure maschersarsi. Ne pagava le conseguenze. "Bene, vediamo di vendere cara la pelle". Compose il sigillo Tigre. Ai lati degli occhi, bianchi e freddi, le vene si gonfiarono. La sua vista venne potenziata a dismisura, tanto da vedere oltre pareti e mobili.
    - Byakugan - sussurrò.
    La sua era una storia piuttosto strana. Entrambi i genitori erano ninja. La madre, un'Hyuga, era stava cacciata dal Clan dopo il suo matrimonio con uno shinobi che non vi apparteneva. Così, Umino si era trovato con quella potente innata, disprezzato da molti per il suo sangue misto. Ma non glien'era mai importato molto. In fondo, lui era uno dei più forti Genin del Villaggio, questo era tutto ciò che contava.
    Mosse gli occhi qua e là, cercando eventuali avversari che si trovassero sul piano. Non ci volle molto. Una figura umana era oltre il muro, nell'altra stanza. Umino si gettò nel corridoio, superando i resti della porta. Intorno a lui, sul tappeto rosso che da un capo all'altro attraversava il piano, parecchie punte makibishi. Forse erano state poste di fronte alla sua stanza, ma la detonazione le aveva sparpagliate. Ora, erano di fronte a lui e alle sue spalle, fino a due o tre metri di distanza. Ma non costituivano un problema.



    CITAZIONE
    Stato Fisico: ferite lievi sulle braccia e sul busto
    Stato Mentale: concentrato
    Chakra: 95/100

    SPOILER (click to view)
    Livello 1 (Genin)
    - Attivazione mediante il sigillo Tigre.
    - Angolo di visione 200°.
    - Visione del sistema circolatorio del chakra, ma non delle porte e dei punti di fuga.
    - Vista frontale a 500m.
    - Visione attraverso oggetti spessi fino ad 1m.
    Consumo: 5 per turno


    Edited by Ranuccio - 12/5/2010, 19:10
     
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  4. ½Zero
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    Fumo Esplosivo


    Post 2/?


    Sorrisi, l'esplosione non si fece attendere, aveva scelto la via del corridoio, mi gettai direttamente verso la porta, vidi il mio avversario sfrecciare fuori dalla porta dirigendosi dalla parte opposta rispetto alla mia, lo guardai, lunghi capelli neri, sciolti, vestiti esotici tipici del clan Hyuga, così ero stato informato da Konoha. Ma ero preparato per lo scontro, bene, il topo aveva scelto la strada più difficoltosa per lui, e la più semplice per me; la luce soffusa del corridoio ci illuminava proiettando la nostra ombra contro le pareti. Era interessante e mi faceva sorridere, quanto fosse importante per me l'ombra, era una cosa inutile per tutti, ma fondamentale per tutti i Nara, che la sfruttavano per comandare bloccando l'avversario grazie alle arti magiche Ninja.
    Composi i tre sigilli necessari puntai la mano verso il mio nemico, due sfere, se il nukenin non si fosse mosso, l'avrebbero colpito alla schiena, se invece avesse cercato la fuga verso l'unica porta che non fosse stata una camera, una sfera l'avrebbe colpito all'altezza del fegato. Infatti, avevo calcolato la possibilità che cercasse la fuga verso destra, unica via d'uscita, ergo l'ultima sfera era leggermente a destra.
    Gettai subito dopo il kunai, non mi interessava molto colpirlo, avrei approfittato della leggera ombra del filo per prolungare la mia grazie ad un unico sigillo, una delle peculiarità dell'innata era sfruttare le altre ombre per allungare il raggio azione della propria. Ma non era finita lì. Mentre l'ombra avanzava,lentamente , lanciai una carta bomba, accoppiata ad un kunai, dietro di me a circa 4 metri, la feci detonare quando la mia ombra si sarebbe avvicinata al mio avversario, questa tutto ad un tratto si sarebbe allungata grazie alla luce generata dall'esplosione.



    QUOTE
    Chakra:60/80
    Stat. Fisico: Mai stato meglio :king:

     
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  5. Ranuccio
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    SPOILER (click to view)
    Potresti mettere tutti i jutsu che esegui in spoiler? Grazie!
    CITAZIONE
    Proiettili di aria compressa
    ninjutsu
    Sigilli: Bue, Cavallo, Lepre
    con questo il ninja concentrerà il chakra sulle punte delle dita, creando piccole sferette di vento. Queste possono venire lanciate verso l'aversario, ad una velocità pari a 40 km/h, ed esplodono a contatto con il primo ostacolo sulla loro strada. Provocano danni lievi, ma possono essere usati molto bene come diversivo, per alzare polveroni. Il massimo di bilgie per mano è 5.
    consumo:5 a sfera

    Umino si guardò intorno. O meglio, i suoi potenti occhi scrutarono l'ambiente circostante, mentre lui, fermo sul posto, era pronto al combattimento. A quanto pare, sul piano erano soli. Lui e l'avversario. Proilmente gli altri avventori erano stati evaquati per permettere una operazione di recupero e cattura a quelli di Konoha. Una buona tattica, ma che non sarebbe servita a molto. La situazione, se era favorevole per il nemico, così aiutava Umino nell'individuare i suoi inseguitori.
    Infine, ecco il ninja di Konoha, spuntare da una stanza alla sue spalle, a circa sette metri da lui. La Numero 13. Il Mukenin non si voltò nemmeno. Non gli serviva. Non per il momento. Quando l'avversario compose i Sigilli e lanciò contro di lui tre sfere di piccola dimensione, per schivare gli bastò abbassarsi, rannicchiandosi sulle ginocchia e appoggiando i palmi a terra. In quella posizione, non era più alto di un metro. Sentì le sfere passare sopra la sua testa. Quindi, vide che l'attacco del nemico non era terminato. A terra, la sua ombra si stava espandendo verso Umino. "Un Nara", pensò il mukenin. Aveva già incontrato, in passato, quel Clan, e più o meno ne conosceva le potenzialità. Era stato durante l'Esame di Selezione dei Chunin, dove era stato eliminato nei primi round della Terza Prova.
    Comunque, sarebbe bastato spostarsi dalla traiettoria dell'ombra, per non cadere preda del Kage Mane. Di fronte a lui, punte Makibishi. Altre punte alle sue spalle. Lo stretto corridoio non permetteva movimenti complessi. Sembravano non esserci possibilità di fuga. Questo, se si pensava bidimensionalmente. Difatti, mediante al Controllo del Chakra, avrebbe potuto arrampicarsi saldamente su pareti o sul soffitto, al fine di evitare l'attacco. Scelse la parete di destra, quella su cui non si aprivano porte. Il soffitto era in effetti troppo alto per arrivarci con un semplice balzo. Distese le ginocchia, fino a quel momento rannicchiate. Quindi, saltò verso destra, arrivando a un buon metro e ottanta circa di elevazione. Poggiò la mano contro il muro, quindi piegò di nuovo le ginocchia e vi appoggiò anche i piedi. Una patina di Chakra si formò sotto le suole, creando un saldo collante fra le scarpe e i mattoni. Da questa posizione, fu relativamente semplice per Umino compiere qualche veloce passo, quel tanto che bastava per superare i Mazibishi. Quindi, tornò sul pavimento semplicemente rilasciando il chakra.
    Ora, i metri che lo separavano dall'avversario erano saliti a dodici, all'incirca. Il mukenin si voltò.
    - Mi spiace, vorrei rimanere a divertirmi, ma temo di dover scappare. Addio.
    Quindi, lanciò un fumogeno nel corridoio, liberando una nube violacea. Di fianco a lui, si trovava la stanza numero 17. Avrebbe buttato giù la porta con un calcio, e, una volta entrato, avrebbe cercato la finestra. Un piano di fuga semplice ed efficace.

    CITAZIONE
    Stato Fisico: ferite lievi sulle braccia e sul busto
    Stato Mentale: concentrato
    Chakra: 90/100

    SPOILER (click to view)
    Livello 1 (Genin)
    - Attivazione mediante il sigillo Tigre.
    - Angolo di visione 200°.
    - Visione del sistema circolatorio del chakra, ma non delle porte e dei punti di fuga.
    - Vista frontale a 500m.
    - Visione attraverso oggetti spessi fino ad 1m.
    Consumo: 5 per turno


    Edited by Ranuccio - 17/5/2010, 21:46
     
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