Attacco concatenato del Leone

di Jasper Aburame

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    SPOILER (click to view)
    Attacco concatenato del Leone (shishi rendan)
    Taijutsu
    Si tratta di una potente tecnica di taijutsu. Può essere eseguita su un nemico in aria o a terra, in tutti e due i casi se il primo calcio viene evitato l'intera combinazione è da considerarsi schivata. Dopo aver sferrato al ninja un calcio al mento per scagliarlo in aria, si salta dietro di lui e lo si colpisce con un pugno in modo da farlo roteare in aria. A questo punto si sferra con la gamba sinistra allo stomaco dell'avversario un calcio, abbastanza facile da parare, e quindi facendo leva su quella stessa gamba si gira intorno all'avversario attaccandolo con la mano sinistra per farlo precipitare verso il suolo. Alla fine ci si gira di 360° colpendo il nemico con un poderoso calcio alla testa o al busto prima che tocchi terra. La tecnica causa danni medi.
    consumo:10


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    altri: a quest'ultima voce posso applicare le proprietà descritte quì sopra, per sapere il tipo di azione intrapresa



    Jasper lo sapeva bene, aveva bisogno di qualche taijutsu combinata con il chakra per essere più efficace nei combattimenti corpo a corpo, e questa era un ottima occasione per migliorarsi.
    Quindi era andato in cerca di nuove tecniche da imparare, alla fine aveva trovato vari rotoli contenti taijutsu, ninjutsu e genjutsu, e secondo sua madre, quei rotoli erano appartenuti tutti a suo marito (cioè al padre di jusper).

    sai tuo padre le padroneggiava tutte quando aveva la tua età
    disse sua madre.
    E secondo lei quelle tecniche erano tutte tecniche che anche lui poteva imparare, quindi a questo punto bastava solo mettersi al lavoro, prima avesse iniziato iniziava prima le avrebbe imparate.
    Ma da che parte iniziare, e soprattutto con quale ?
    Beh la risposta fu molto rapida ed immediata, le avrebbe imparate tutte.

    mmm... L'attacco concatenato del leone...

    Era il nome della prima tecnica che appariva sul rotolo, era un rotolo contente solo taijutsu.
    perfetto, un bel taijutsu è quello che ci vuole
    Dalla descrizione sembrava davvero una buona tecnica, quindi iniziò a studiarne immediatamente la teoria.
    Le manovre da fare con questa tecnica non erano molte semplici, e per far si che questa potesse avere effetto, bisognava assolutamente che andasse a segno il primo colpo, altrimenti la tecnica sarebbe fallita, quindi era necessario come primo passo aumentare la velocità e la potenza del primo calcio, era assolutamente fondamentale, e per fare ciò aumentare il tono muscolare generale del suo fisico era quello che sarebbe serivito.
    Dal primo pomeriggio, iniziò a seguire un programma d'allenamento apposta per aumentare il tono muscolare.
    Ogni mattina si alzava faceva colazione e poi usciva ed andava ad allenarsi ad uno dei campi d'addestramento del villaggio.
    Il programma iniziale era il seguente:
    Per riscaldarsi faceva il tragitto casa-campo d'allenamento di corsa, erano all'incirca 3 Km, e come inizio erano più che sufficiente, infatti erano abbastanza sia per scaldarlo che per iniziare a stancarlo;
    quindi una volta arrivato al campo d'addestramento, il suo allenamento si divideva in tre fasi:
    La prima consisteva nell'utilizzo di alcuni pesi per aumentare la muscolatura generale(bicipiti, tricipiti, dorsali pettorali, ecc..);
    la seconda consisteva invece nel tirare vari tipi di calci ad un manichino, quel calcio era fondamentale per quella tecnica, quindi era importante portarlo ad un buon livello velocità/potenza;
    la terza ed ultima fase, ma comunque non meno importante era l'aumento del controllo del chakra, infatti dopo aver svolto le prime due fasi, concentrava il chakra sui piedi, sulle gambe, sulle braccia, sulle mani e così via e svolgeva degli esercizi che senza di esso sarebbero stati impossibili, questo lo fece oltre che per aumentare il controllo del chakra anche per rendere il più naturale possibile il suo utilizzo, infatti dopo un mese di allenamento non era più necessaria un'assoluta concentrazione per richiamare ed utilizzare il chakra in una qualsiasi parte del corpo, ma era una cosa quasi naturale, infatti era diventata quasi una routine.


    Edited by cullen - 1/4/2010, 14:08
     
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  2. cullen
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    ok, ora una parte d'allenamento era conclusa e andata a buon termine, però era la parte più generica, quindi anche la più semplice, sì senza ombra di dubbio il controllo del chakra era una tecnica assai complicata da eseguire, infatti prima di raggiungere risultati discreti c'era voluto un mese.
    Ora toccava alla seconda delle quattro fasi che Jasper aveva deciso che per rendere l'apprendimento della tecnica più semplice ed efficace, essa sarebbe stata scorporata in quattro fasi d'allenamento.
    ora era il momento di lavorare sulla velocità, la velocità era una parte importantissima della tecnica, e di certo avere un calcio veloce non sarebbe stato abbastanza, quindi tutti i giorni diverse volte al giorno per alcune ore lavorava sugli scatti, quindi nel campo d'addestramento, che ormai era diventata come una prima casa per lui durante quel mese mise in piedi una specie di percorso e all'interno di esso faceva gli scatti, in maniera più assoluta senza usare il chakra, esso l'avrebbe reso più veloce, ma si sarebbe stancato troppo velocemente, infatti dopo circa una ventina di giorni aveva raggiunto un buon risultato sulla velocità, e solo allora si concentrò sulla resistenza, per la resistenza era necessaria una cosa più calma, infatti dagli scatti passò alla corsa "medio - lenta" e con altri 20-30 giorni d'allenamento scatto e resistenza erano arrivati ad un buon livello, quindi decise di metterci in mezzo anche il chakra, infatti una volta inserito il chakra nell'addestramento la sua velocità aumentò di un buon 60% e la stanchezza arrivava dopo circa 10 minuti che andava al 100% delle sue possibilità.
    Quindi ora poteva passare al vero allenamento cioè grazie all'ausilio di un manichino mobile ma zavorrato per terra iniziò a mettere assieme la prima parte dell'allenamento con la seconda parte.
    Sostanzialmente i risultati iniziali furono una vera catastrofe, perché comprendere bene il movimento della tecnica non era affatto semplice, infatti per le prime ore dopo aver colpito il manichino con un calcio potenziato con in chakra all'altezza del viso, il ragazzino scivolava a terra senza riuscire a mettersi dietro al nemico come prevedeva la tecnica, era un problema di grip, infatti usava tutto il chakra per potenziare il colpo il più possibile, quindi lasciando "scoperte" le altre zone, e quando subiva il contraccolpo, il suo baricentro si spostava in modo tale che non appena non avesse iniziato a correre, il ragazzino finiva con la faccia sull'erba senza neanche rendersene conto.
    Tutto questo gli ci volle un po’ per capirlo, infatti dopo circa 3 ore di rovinose figuracce, comprese il problema, per risolverlo non fece altro che concentrare un po’ di chakra anche nell'altra gamba quindi riuscì a mantenere la posizione anche una volta ricevuto il contraccolpo, quindi finalmente riuscì a portare a compimento quella parte di tecnica, cioè fino al punto in cui arrivava dietro all'avversario poco prima di colpirlo.
     
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  3. cullen
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    Dopo poco più di due mesi, Jasper arrivò ad iniziare la terza fase dell'allenamento.
    Quindi in sostanza ora mancava tutto il movimento aereo, ed era un vero problema riuscire a trovare un esercizio per cercare di poter riprodurre e/o migliorare quella parte della tecnica, ma un modo doveva pur esserci...
    Alla fine decise di provare con lo stesso metodo dell'esercizio precedente, un manichino avrebbe fatto d'avversario, però questa volta senza pesi a trattenerlo a terra.
    Mai nulla fu complicato come questo, riuscire a colpire il manichino era praticamente impossibile.
    Jasper provò per l'intera giornata, ma dopo aver eseguito il primo calcio aereo il manichino gli sfuggiva.

    Diamine!!! Di questo passo non finirò la tecnica nemmeno fra cent'anni!!!

    era talmente arrabbiato, che senza rendersene conto, sfondò il tronco di una quercia con un pugno potenziato al 100% con il chakra...

    Basta sono stufo !!! Tecnica del cavolo!!!

    A questo punto preso dall'esasperazione prese 10 metri di filo e lego le estremità del manichino a degli alberi, quindi spiccò un salto quindi eseguì il primo calcio, il filo resse, ma appena fece leva su di esso il filo si spezzò, e Jasper finì per l'ennesima volta a terra.
    A questo punto Jasper ebbe un'idea, prese il filo speciale di sua madre, e lo impregnò di chakra, quindi rilegò le estremità del manichino agli stessi alberi e ritentò, purtroppo, non gli riuscì subito; dovettero passare circa otto giorni d'allenamento per riuscire a completare questa parte d'addestramento.
    Quindi ora non doveva far altro che mettere assieme le tre fasi d'allenamento.
     
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2 replies since 1/4/2010, 12:24   119 views
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