Addestramento abilità medica

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. DanDi`
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    SPOILER (click to view)
    Narrato
    Parlato
    Pensato


    L'esame di selezione dei Chunin era stata per Suisei un'esperienza nuova ed emozionante, a tal punto da convincerla a sottoporsi ad un duro addestramento; voleva imparare l'abilità medica di Konoha. Le avevano spiegato come avrebbe dovuto fare, sembrava semplice. Rianimare un pesce tramite il chakra non sembrava un compito troppo arduo, considerato che aveva a sua disposizione un buon controllo dell'energia. L'unico ostacolo era imparare a trasformare quella stessa energia in una fonte di vita preziosa. Certo, quel chakra sarebbe diventato prezioso ai fini di aiutare i compagni in difficoltà qualora ce ne fosse bisogno. Sperava tanto di poter aiutare il prossimo, e questo potere nuovo e splendido era la sua occasione per poter dimostrare il suo altruismo e la sua caparbietà nel prodigarsi per gli altri. Non che le interessasse fare solo scena, lei era davvero interessata ad aiutare il prossimo inoltre c'era da dire che simili tecniche sarebbero state utili non solo per aiutare altri ninja in difficoltà, ma anche lei stessa nel caso in cui si trovasse in situazioni simili e anche il combattimento sarebbe stata un ottima occasione per sfoggiare tale abilità. Era tornata a Konoha e non appena qualche giorno dopo il viaggio si cimentò subito nell'impresa. Aveva scelto come luogo, il campo di addestramento che si trovava non molto lontano dal fiume che attraversava Konoha, così nel caso avesse avuto bisogno di altri pesci avrebbe avuto la materia prima a portata di mano. Si augurava ugualmente di non dover arrivare mai a tale soluzione. Vedere quel pesce immobile su un tronco di legno le dava davvero i brividi e non avrebbe mai voluto dover sprecare una vita innocente per un suo stupido allenamento ninja, perciò si presentò una sfida per la ragazza Yamanaka: apprendere l'abilità medica per poter ridare la vita a quell'essere e dimostrarsi ancora una volta seguace fedele dell'entità sovrumana che tutti chiamano 'natura'. Era li davanti al povero pesciolino, le sue squame avevano un colore azzurrino mentre le pinne dorsali e ventrali si bagnavano di un colorito giallo acceso: sembrava essere un esemplare di tonno neanche troppo maturo di età. Cominciava. Impresse una forte spinta di chakra sulla pelle squamosa del pesce che sembrava non reagire al primo stimolo della ragazza, nonostante la quantità di energie che stesse impiegando nel processo. Era evidente che il chakra era ancora troppo immaturo per potersi approciare in questo modo al cadavere dell'amico marino. Così continuò con una quantità più modesta di chakra, e continuò ad immetterlo in modo regolare nel corpo ormai esamine della creatura.
     
    Top
    .
  2. DanDi`
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    SPOILER (click to view)
    Narrato
    Parlato
    Pensato


    L'abilità innata della ragazza le concedeva un controllo del chakra abbastanza decente e questo le conferiva inoltre una maggiore sicurezza in se stessa. Immetteva una quantità di energia sempre costante, sperando in un miglioramento di qualsiasi genere. Ma nulla. La situazione era piatta, d'altronde cosa si aspettava? aveva appena cominciato e dal suo primo tentativo era passata solo un ora scarsa, non poteva aspettarsi troppo da se stessa in un momento così delicato e incerto. Doveva portare pazienza. Eppure era così ansiosa di rianimare quel pesce che la fretta probabilmente la stava conducendo su una strada sbagliata. Riusciva a concentrare il chakra in modo accettabile sui palmi delle mani, ma non riusciva ancora a far sì che questi diventasse curativo pr l'organismo interessato. Fino ad allora era solo una massa informe e disordinata di energia interiore che fuoriusciva dal suo corpo con flebile frequenza. Non bastava!

    « Concentrare il chakra e allo stesso tempo dargli una natura curativa, è cosa ben più difficile del semplice controllo ... devo aumentare il livello di concentrazione per far sì che tutto riesca come deve. »

    Suisei sembrava aver compreso la difficoltà dell'esercizio e questo era già un passo avanti. Posizionò di nuovo le mani per poter invogliare il chakra in modo ordinato e immetterlo nelle mani e da lì al corpo del pesce privo di vita.

    « Concentrazione.. concentrazione.. »

    Si ripeteva tra se e se mentre ogni cosa intorno a lei giocava, si muoveva, faceva rumore, non faceva caso a questi particolari, bensì cercava di estraniarli dalla sua mente e fare mente locale su quanto stava facendo. La sua mente fuggiva da quello che era il mondo reale e il suo corpo era solo un sistema vuoto e immobile che eseguiva i suoi ordini con estrema fedeltà e il suo chakra dal colore solitamente azzurrino, sembrava stesse mutando di tonalità ma questo lei non poteva vederlo, aveva gli occhi serrati e il viso rilassato, rivolto verso il basso, gesto tipico di chi è grandemente concentrato. Rimase in quella posizione,per qualche ora , ma il tempo al suo interno sembrava scorrere con estrema velocità, quasi fosse approdata su un pianeta a lei estraneo, dove le leggi fisiche e temporali erano totalmente sconvolte. Quanto stesse accadendo al suo interno influiva grandemente sulle sue azioni o almeno avrebbe dovuto, seppure il chakra stesse incominciando a cambiare carattere, non sembrava sortire alcun effetto sul cadavere che, ahimé, stava anche incominciando a emanare un odore alquanto forte; era lì da più di tre ore ormai, ma nessun cambiamento e anche il paesaggio intorno a lei non sembrava esser sottoposto ad alcuna variazione climatica. Brezza leggere estiva, luce sempre pressante sulla sua pelle, aria secca ma piacevole da respirare, anche il sole sembrava non essersi mosso da quando lo aveva visto prima e di conseguenza anche la temperatura era rimasta invariata; sembrava che il congegno che regolasse il normale scorrere del tempo in quel luogo si fosse guastato così che la durata fosse diventata una variante dipendente, da chi però, questo non lo sapeva. Forse dalla buona provvidenza che aveva deciso di intralciare i pieni della ragazza. A questo lei non credeva molto, le bastava sapere che non si sarebbe arresa e che anche senza l'approvazione 'divina' quell'allenamento sarebbe riuscito a portarlo a termine in un modo o nell'altro.
     
    Top
    .
  3. DanDi`
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    SPOILER (click to view)
    Narrato
    Parlato
    Pensato


    Aveva considerato inutile continuare ad allenarsi per quel giorno e anche i giorni a venire non si erano rivelati determinanti per l'esercizio medico. Erano passati circa quattro giorni dal primo e nulla sembrava andare come voleva, la pratica medica si rivelava più difficile di quanto pensasse. Lungi da lei pensare di arrendersi ovvio, però la stanchezza sembrava farsi sentire, oltretutto le mani cominciavano a farle male a causa del continuo flusso del chakra e anche la notte ne risentiva tanto di questo dolore. La sua voglia di continuare e di arrivare fino in cime le avrebbe però permesso di avanzare ancor in questo senso ed arrivare a scoprire un segreto importante dell'arte medica, nulla che lei non sapesse già ma spesso si tende a dimenticare particolari all'apparenza insignificanti e che invece sono determinati per allenamenti come questi. Suisei aveva completamente dimenticato cosa permettesse una vera e propria rianimazione; un massaggio cardiaco. Lo aveva appreso da un libro letto pochi anni fa, aveva sempre avuto da piccola l'interesse nell'anatomia proprio in virtù del fatto che in un futuro non troppo lontano avrebbe voluto intraprendere la strada del ninja medico, non tanto per accrescere la propria fama bensì per aiutare gli altri anche durante i combattimenti. Sarebbe stato lo scopo massimo della sua vita e non avrebbe rinunciato certo a tutto questo per un po' di dolore e una situazione che non sembrava sorriderle. No! Voleva farcela, doveva farcela! Immetteva il chakra con quanta forza aveva in corpo, la sua natura curativa sembrava essere arrivata a livelli superiori, ben migliori dei giorni precedenti. Anche se non riusciva a rianimare il pesce sembrava procedere bene.

    « Se procedo di questo passo dovrei incominciare a sviluppare un chakra abbastanza curativo abbastanza consistente da poter scatenare nel cadavere una qualche reazione per poi arrivare a rianimarlo completamente. »

    Era questione di tempo pensava, ma non aveva ancora ricordato quanto lesse su quel libro. Continuò ancora fino alle sette della sera, aveva le mani quasi ustionate dal chakra e per di più ne era quasi rimasta senza, non aveva più forze nemmeno per rimanere in piedi, così si accasciò al suolo e nonostante il suo corpo fosse leggero fece un gran tonfò al contatto con il terreno erboso della foglia. Sentiva la testa girare, i sensi annebbiarsi come se avesse un macigno al posto del capo, sentiva una certa secchezza nel sistema circolatorio del chakra che rimase a corto del suo idrocarburo migliore e quello che venne dopo fu solo un ricordo annebbiato di lei che esausta si accasciava al suolo. Si svegliò solo la mattina seguente circa alle sei del mattino. Il quinto giorno di allenamento sembrava essere sorto e lei nonostante la lunga dormita sentiva ancora i contraccolpi dell'allenamento. Aveva la testa pesante, come se la sera prima avesse bevuto un'intera damigiana di Saké. Sentiva un leggero velo setoso sulla pelle che la accarezzava con leggerezza ma allo stesso tempo la proteggeva dal freddo e dagli incubi o da qualsiasi altro pensiero. negativo.

    Che diavolo..??

    Una coperta di pura seta era stata messa sul suo corpo dormiente, ma da chi? Non appena questo interrogativo assaltò la sua mente sentì un rumore di cespugli mossi, di foglie tremanti, di arbusti spezzati; qualcuno stava uscendo allo scoperto. Il suo cuore balzò.
     
    Top
    .
  4. DanDi`
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    SPOILER (click to view)
    Narrato
    Parlato
    Pensato
    Parlato da terzi


    Una sagoma molto familiare spuntò dal verde della natura.

    « Papà? Cosa ci fai qui? »

    Lo sguardo del padre sembrava un misto tra rimprovero e tenerezza, non capiva come doveva comportarsi ed interpretare il suo sguardo.

    « Io e tua madre abbiamo visto che non tornavi più a casa, e non avendoci avvertito ho pensato che fosse successo qualcosa.. e infatti eccoti qui! Hai esagerato come al solito con gli allenamenti. »

    Tirava un sospiro per poter proseguire.

    « Ti ho messo quella copertina per non farti soffrire il freddo e ho vigilato su di te per tutta la notte, avevo timore che qualche animale ti facesse del male. »

    Rimase estasiata dalle azioni del padre, premurose ma non pressanti, era quello che adorava del padre. Lo sguardo di Suisei ammaliato passò ad uno di rimprovero e rammarico, fino ad uno di vergogna; non le era mai capitata di fallire un allenamento in modo così evidente. Il padre colse in lei le emozioni che la affliggevano e cercò dunque di tirarla su, non solo per spirito di protezione ma anche per permetterle di poter andare avanti con il proprio addestramento.

    « Non devi provare rammarico se l'addestramento non va come vorresti anzi dovresti farti forza per realizzare ciò che vorresti fare »

    Suisei non le riteneva parole sagge ma erano di suo padre, quindi degne di ascolto. Rimaneva in silenzio in attesa di risposte più concrete e significative e abbassava ancora di più lo sguardo.

    « Ricordi il libro che ti ho regalato a 10 anni?.. si interruppe come al solito. Suisei stava pensando che lo facesse a posta per creare attorno a se un aria tesa e ricca di suspance ma per sua sfortuna con il tempo questa tecnica era andata affievolendosi.

    «.. Parlo di quello sull'anatomia umana, se ti ricordi bene dovrebbe esserci ciò che ti serve in questo momento. »

    Gli occhi fissi al suolo della ragazza si riempirono di luce, una luce di speranza ed portatrice di idee nuove. Anche il padre notò in lei quella stessa luce di cui vi parlo, aveva avuto ancora una volta conferma della perspicacia della figlia. Ormai non aveva più bisogno di alcun consiglio, le parole erano state abbastanza e anche gli sguardi avevano fatto la loro parte in quella conversazione.

    « Bhé vedo che hai proprio capito cosa intendo, non ti serve altro son sicuro che te la caverai benissimo da sola d'ora in avanti. »

    Non si aspettava una risposta dalla figlia che sembrava immersa nei suoi pensieri cercando di riordinare le idee nate da quella affermazione, ormai la conosceva bene quindi le diede le spalle e scomparve in una nube di fumo fittissima la stessa nebbia in cui lei stessa si trovava qualche minuto fa; la luce brillante di suo padre aveva squarciato ogni dubbio, dissipato qualunque fumo.

    « Sono stata una stupida a non pensarci prima! Alle basi della rianimazione c'è il massaggio cardiaco e il sistema nervoso che coinvolge il cuore. Basta stimolare quest'ultimo per poter consentire all'organo di muoversi e riprendere la sua normale attività dopo vari tentativi!

    Riprese la sua naturale energia, e anche se il chakra non era ancora totalmente ripristinato fece un concreto sforzo per rimettersi in piedi e avvicinarsi al pesce che giaceva ancora lì, esanime senza vita, la vita che tra non molto Suisei gli avrebbe restituito.





     
    Top
    .
  5. DanDi`
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    SPOILER (click to view)
    Narrato
    Parlato
    Pensato


    Quanto Suisei aveva ricordato era stato provvidenziale per l'addestramento. Il padre le aveva dato un aiuto concreto che però allo stesso tempo neanche lei riteneva un vero e proprio aiuto, la sua era stata una dimenticanza, non che quelle cose non le sapesse, le erano solo passate di mente. Dopo la fase di imbarazzo arrivava la negazione dell'errore che proprio tale non poteva ritenersi. Il padre le aveva dato un piccolo incentivo verbale per poter continuare l'addestramento; la parola 'aiuto le sembrava eccessiva in questo momento, come anche la parola 'modestia' parlando di se stessa. Insomma era questione di tempo quella di ricordare quanto le servisse, se non fosse stato il padre avrebbe risolto l'enigma anche da sola, di questo ne stava diventando sempre più certa,simbolo di quanta sicurezza (o arroganza, a seconda dei punti di vista) in se stesse acquisendo e di quanta umiltà stesse perdendo. Ovviamente non avrebbe mai ammesso tutto ciò davanti al padre, le sembrava troppo scortese e forse in cuor suo sapeva quanto fosse falso quello che stava pensando. Arrivata la parte in cui non sapeva a chi concedere davvero il merito di tutto, se a lei o se al padre, decise bene di spolverare via qualsiasi pensiero superfluo che non concernesse con l'allenamento, d'altronde non era molto importante chi avesse dato l'imput per cosa la cosa che le premeva di più era che ora poteva continuare l'esercizio in tutta calma e con una sicurezza che prima le era stata negata. Incominciava anzi a pensare che l'apparizione del padre fosse solo una visione, d'altronde la scena poteva benissimo essere interpretata in questo senso. Lei non aveva spiccicato una parola mentre il padre al contrario era arrivato come un angelo custode nel bel mezzo del suo sonno e le aveva dato un consiglio a dir poco provvidenziale, dopo di che era sparito nel nulla come un fantasma. Che avesse sognato? D'altronde si era appena svegliata, aveva la testa pesante e il pensiero ancora lento e confuso e la mancanza di chakra avrebbe potuto giocare simili scherzi a suo avviso. Anche la copertina le sembrava fatta di un materiale alquanto grezzo, come se fosse stata fabbricata in quello stesso istante a mani nude... forse un gruppetto di ragni l'aveva fabbricata e posata sul suo corpo appositamente durante la notte, vedendo i suoi tremolii di freddo...

    « Adesso sto davvero delirando... » aveva pensato nell'attimo immediatamente successivo. D'accordo che confidava tanta fiducia nella natura e nella sua benevolenza, ma questo era forse troppo al di la del reale, se la scarsezza di chakra le provocava una simile reazione, si augurava vivamente di non trovarsene mai più senza, lo sperava per il suo bene.

    Le mani e glia arti superiori in generale le duolevano molto, ma tanta era la foga di apprendere quella tecnica che non faceva neppure più caso al dolore che avvolgeva parte del suo corpo. Così incominciava di nuovo a impastare il chakra e a mandarlo alle mani e a imprimerlo con vigore nel corpo privo di vita del pesce. Questa volta però non lo avrebbe fatto fluire a caso bensì mirando al sistema nervoso del muscolo cardiaco. Intanto la natura del chakra sembrava essere ulteriormente cambiata, il suo colore adesso brillava di una luce verdastra, sentiva chiaramente quanto volesse significare quel cambiamento. All'improvviso... Zang- zang!.. il pesce aveva mosso un colpo di coda e aveva fatto rumore urtando il tronco secolare sul quale era poggiato. Incredibile. Provò ancora. Zang- zang- zang... Di nuovo! Il pesce dava segnali di movimento molto chiari e ogni volta che ci riprovava erano sempre più lunghi. Anche se non lo aveva completamente rianimato, ogni qual volta sentiva quel rumore sordo dato dai suoi movimenti scomposti, le si riempiva il cuore di gioia e speranza e le veniva una gran voglia di riprovare e riprovare ancora; oramai si sentiva così vicina alla soluzione che non avrebbe voluto abbandonare il campo nemmeno se lo spiazzo erboso in cui si trovava fosse andato a fuoco.

    « Ottimo! Ora devo solo aumentare la quantità di chakra e portarlo ricondurlo alla sua caratteristica curativa data da questa tecnica... »

    Era ormai agli sgoccioli, lo sentiva!
     
    Top
    .
  6. DanDi`
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Una brezza leggera le accarezzava il viso e i capelli, il vento benevolo della speranza sembrava averle concesso una tregua, come a dire 'Va bene, ti concedo di proseguire per il tuo cammino'. Era così che si sentiva, bene e stranamente carica nonostante il chakra completamente esaurito. Sentiva la provvidenza dalla sua parte e ora come non mai aveva voglia di perseguire la sua strada. Quanto sentiva nel sistema circolatorio non era Chakra (anche in virtù del fatto che gliene era rimasto poco), bensì vera e propria adrenalina che scorreva con vigore nelle vene e ogni volta che questa sostanza viaggiava all'interno delle vene e arrivava a toccare il cuore si sentiva davvero come una batteria naturale pronta a scoppiare di energia. Non le importava se stava per terminare il chakra, quello che le rimaneva era sufficiente a terminare l'esercizio e non avrebbe certo permesso che nulla fermasse la sua avanzata. La grinta che Suisei impiegava nel ragionare e nell'agire stava sorprendendo persino se stessa, e i movimenti che dapprima sembravano insicuri deboli ed esanimi ora appariva forti e decisi sullo sterno del pesce. Il suo palmo si muoveva con tanto vigore sulla sua cassa toracica tanto da provocare reazioni sempre più violente e movimenti sempre più repentini nel cadavere del pesce allo stesso tempo cercava di esser delicata e non sfondare lo sterno stesso; forza e leggiadria insieme per ottenere un risultato ottimale. La forza del chakra sembrava aumentare sempre di più e la sua efficacia non era più quella di sei giorni fa, aveva decisamente fatto progressi in questo senso, ma non bastava ancora! La difficoltà ora stava nel completare l'esercizio nel tempo giusto. Se avesse impiegato troppo tempo il chakra a sua disposizione sarebbe terminato prima del tempo, non erano ammessi sprechi insomma! Sentiva allo stesso tempo di dover completare l'esercizio in quel giorno stesso, non sapeva perché, lo sentiva e basta! Sentiva che la buona Provvidenza le aveva dato un ultima chance per portare a termine il suo compito e non si sarebbe mai perdonata se non avesse portato a termine questa importante mansione nel tempo concessole. Credeva ancora che l'arrivo di suo padre non fosse stato un caso ma opera del Destino. Sì, il Destino con la "D" maiuscola. Quello che non si sa come e non si sa perché modifica eventi e situazioni che si pensano impossibili da risolvere e che invece all'improvviso fanno un enorme balzo e capovolgono completamente il loro corso, il loro andazzo, inspiegabilmente e apparentemente senza alcuna ragione. Era questo che pensava Suisei, 'spesso le cose non accadono per caso'. Credeva in una forza mistica identificabile o comparabile alla natura che aiuta in modo imprevedibile chi ne ha un disperato bisogno. Ovviamente non è un qualcosa che tocca tutti. La vita mette alla prova ognuno di noi con prove interminabili ed esaustive e solo chi è in grado di tener duro fino alla fine merita l'aiuto provvidenziale di qualsivoglia entità sovrumana che questa si chiami "Destino", "Natura", "Provvidenza" o quant'altro. Le piaceva pensare così perché lei era di natura poco remissiva e piena di energie, forse solo così poteva spiegarsi le innumerevoli volte in cui le sembrava di aver ricevuto un concreto aiuto dall'alto e forse era proprio questo il motivo per cui il padre le si era presentato davanti come una meteora che impatta il suolo terrestre. Il vento continuava a soffiarle tra i capelli, aveva gli occhi chiusi così si affidò soltanto all'udito per sentire quel che accadeva attorno a lei, il rumore dell'acqua del fiume a distanza di 50 metri; sembrava scrosciare più forte, sembrava che anche la natura accondiscendesse alla sua riuscita. Teneva le palpebre ben sigillate, stava cercando la concentrazione adatta. Sentiva fluire il chakra con gran fluidità nel suo corpo nonostante i reumatismi alle mani, causa dell'allenamento matto. Ecco che usciva fuori. Il colore era suo colore era mutato in una tonalità molto vicina allo smeraldo, lo sentiva più forte e denso che mai. Il raggio d'azione di quella energia mistica ricopriva il corpo tutto del pesce ma solo uno era il punto in cui si concentrava veramente: il cuore. Accumulò quanto più chakra poteva in quel punto, il pesce incominciò così a muovere i primi riflessi condizionati, come in precedenza, ora doveva andare oltre. I dolori alle mani si accentuarono in modo sensibile quando concentrò lì tutte le ultime energie a sua disposizione, ma la situazione di sconforto era ormai divenuta uno standard. Pressava sulla cassa toracica della creatura come prima, ma questa volta mantenne il chakra più a lungo che poteva. Sentiva che il sistema circolatorio all'altezza delle mani stava andando in tilt, ma arrivata a questo punto il chakra che aveva a disposizione non poteva consentirle di fermarsi. Continuava e soffriva. Un minuto in quelle condizioni bastò a farla lacrimare, era arrivata al limite.

    « Non... non posso fermarmi.. »

    Il dolore era troppo, tanto da attanagliarle la testa che sembrava pesante più di quanto già non fosse. I movimenti del pesce però sembravano cambiare lentamente, più fluidi e naturali. Il dolore la convinceva a mollare ma quel che vedeva la persuadeva a continuare per un secondo in più, sempre più. L'offerta del dolore era molto allettante ma lei non voleva saperne di cedere, anche se in realtà il suo corpo stava per collassare. Fu un attimo. Il pesce fece un guizzo inaudito con il quale cadde dal tronco sul quale era poggiato e lei esanime si accasciò al suolo con tutta la pesantezza del suo corpo. Il pesce nell'erba saltellava con frenesia in cerca di acqua da cui respirare ossigeno liquido. La ragazza non aveva forze a sufficienza per alzarsi e aiutare la creatura a trovare la sua strada e sperava tanto che questa potesse trovarla da solo. Ma la mente non connetteva più, il corpo di Suisei si accasciò completamente al suolo totalmente rilassato, le palpebre si fecero pesanti e il pensiero si annebbiò del tutto.

    « Uhm... che..?? »

    Queste le prime parole al suo risveglio. La lingua era pastosa e il fiato secco, tanto da renderle difficile persino pronunciare qualche sillaba.

    « Non parlare figliola, sei a casa al sicuro ». Il padre la rassicurò. Le idee erano ancora offuscate e la stanchezza di quei giorni si face davvero sentire tutto d'un colpo.

    « Papà.. » piccola pausa per riprendere il fiato « Che fine ha fatto il pesce?»

    Il padre sgranò gli occhi. « Incredibile, ti preoccupi di aver rianimato un pesce, per di più nelle tue condizioni.. » il padre abbozzò un sorriso « Sei tutta tua madre..» aggiunse

    « Non me ne sono mai andato dal campo di addestramento, ti ho osservata bene e non appena ti ho vista accasciata al suolo ti ho portato in salvo, ma prima.. ho pensato di riportare il pesce nell'acqua del fiume. » fece una pausa anche lui.
    « Sapevo che avresti voluto rianimarlo per poterlo rimettere in libertà, e non per lo scopo dell'allenamento in se. Come vedi ti conosco bene ormai. »

    Ascoltare era già tanto e parlare avrebbe richiesto uno sforzo non indifferente in quel momento per Suisei che rispose al padre con un sorriso flebile. Dopo di che gli occhi si chiusero e il sonno prese il sopravvento.


     
    Top
    .
  7. Ranuccio
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Ok, abilità appresa!

     
    Top
    .
6 replies since 10/7/2010, 20:42   109 views
  Share  
.