Allenamento Controllo del Chakra

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    Controllo del Chakra (Livello II)
    Il ninja migliora il controllo del chakra, riuscendo a gestire con più precisione le proprie energie. Questo si concretizzerà in una maggiore velocità nell'esecuzione delle tecniche, giacchè risulterà più facile e immediato impastare il chakra. La riserva di chakra aumenterà del 10%. Si avrà accesso alla tecnica Oukashou.

    SPOILER (click to view)
    Oukashou (Livello II)
    Tipo: Ninjutsu
    Descrizione: Il ninja concentra parte del suo chakra in un punto preciso del corpo (mani o piedi, per esempio), per poi rilasciarlo all'istante. Ne deriva un colpo dalla potenza aumentata del 50%, che non ha ripercussioni di alcun genere sul corpo del ninja utilizzatore. La tecnica richiede un paio di secondi di caricamento, e può essere utilizzata solo una volta ogni due turni.
    Consumo: 15

    Narrato Parlato Pensato Padre Madre



    Un nuovo giorno calmo e tranquillo come tutti gli altri, ormai era da qualche tempo che oziare occupava tutte le giornate come questa, però qualcosa stava per cambiare tutto.
    Ormai era già mezzo giorno quando la sveglia suono per ennesima volta e che sveglio Tatsumaru, intanto anche la madre che aveva preparato il pranzo si avvicino alla stanza di Tatsumaru e busso.
    Tatsu-kun è ora di pranzo per favore vieni a mangiare con noi...
    Disse con una voce calma e dolce, poi tornò in cucina e insieme al padre si misero a mangiare.
    Tatsumaru ormai aveva dormito piu di dodici ore anche se avrebbe voluto continuare il suo corpo non glielo lasciava fare, perciò si sveglio e senza neanche cambiarsi andò a tavola.
    Entrato in cucina per caso lo sguardo di Tatsumaro si incrociò con quello del padre che lo guardava in modo strano, il padre severo e con un educazione molto severa vedendo il figlio ridotto in quello stato cominciò ad irritarsi un po. Senza dire una parola Tatsumaru si mise al tavolo al suo solito posto e iniziò a mangiare, essendo a casa sua non si preoccupò delle buone maniere e iniziò a mangiare in fretta e prendendo il cibo con le mani e mischiando il tutto senza un senso logico... mangiava cosi in fretta che ogni tanto qualcosa non scendeva giù e doveva fermarsi e tirarsi qualche colpo sul petto per poter ingoiare bene.
    Per tutta la durata del pranzo non volò una mosca, silenzio tombale tranne per i rumori che Tatsumaru faceva ingozzandosi velocemente.
    Finito di pranzare la madre cominciò a sparecchiare e poi pulire i piatti, invece Tatsumaru torno in camera sua a distendersi sul letto a pensare a qualche modo per allenarsi senza faticare troppo.
    Il padre, che per tutta la durata del pranzo rimase in silenzio a scrutare il figlio che si comportava in modo improponibile usci fuori casa per preparare qualcosa.
    Passò circa mezz'ora da quando tutti finirono di pranzare quando Shin (il padre) serio si avvicino con passo svelto alla stanza del figlio, intanto Tatsumaru che stava spaparanzato sul letto senti dei passi pesanti avvicinarsi alla sua camera.
    Ma chi??...
    Penso prima che il padre aprisse la porta di camera sua con brutalità ed entrasse.
    Ciao pap...aaaaaaa
    Appena il padre entrò in camera Tatsumaru iniziò a salutarlo, invece il padre si avvicinò a lui lo afferrò dalla maglia dietro la testa e se lo tirò dietro, oltre a trascinare Tatsumaru nel altra mano teneva dei vestiti legati con una corda.
    Ehi lasciami, lasciami andare...
    Continuava a gridare Tatsumaru sbattendo le gambe e cercando di liberarsi dalla presa del padre, il padre senza dire niente guardò Tatsumaru con degli occhi che facevano paura lo lascio andare per poi tirargli un colpo dietro la testa con il margine della mano, il colpo fece svenire Tatsumaru che cadde a terra.
    [Circa 15 minuti dopo]
    Tatsumaru era ancora nel mondo dei sogni svenuto, il padre che lo aveva portato nella foresta che circondava il villaggio stava davanti a lui con un secchio pieno d'acqua, guardò Tatsumaru in silenzio per qualche secondo poi prendendo bene il secchio con tutte e due le mani butto l'acqua sopra Tatsumaru per svegliarlo.
    Sveglia buono a nulla...
    Urlò con voce severa, Tatsumaru bagnato dall'acqua e sentendo la voce del padre si sveglio un po spaesato e con un acuto mal di testa, sfregando il collo dietro la testa con la mano destra notò di non essere piu a casa, anzi neanche nel villaggio.
    Ma dove siamo?...
    Chiese dopo aver alzato lo sguardo verso il padre che aveva lasciato il secchio e aveva preso i vestiti che portò con se.
    Tatsumaru aspettando la risposta del padre si guardò intorno, vedendo un ruscello ampio sui tre metri e profondo qualche centimetro. Ai lati del ruscello vi è della vegetazione di densità medio/bassa. Pochi cespugli e gli alberi sono fini, man mano che ci si allontana dal ruscello vi sono alberi più spessi e in maggior numero, stessa cosa per la vegetazione. Inoltre si sentivano anche vari suoni di animali che bevevano nella foresta.
    Ancora prima che il padre risponda alla domanda di prima Tatsumaru fece già una seconda domanda mentre cercava di alzarsi in piedi.
    Cosa ci facciamo qui?...
    Shin non disse niente ma mentre Tatsumaru si stava alzando gli lanciò il pacco di vestiti contro facendolo cadere di nuovo.
    Cambiati, sei ancora con il pigiama ed è anche bagnato e sporco... Oggi sarà una lunga giornata per te.


    Edited by Andry30 - 16/7/2010, 02:43
     
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    Seduto per terra appoggiato su un braccio con il pacco di vestiti sulle gambe Tatsumaru rimase fermo per qualche secondo, mentre il padre si stava allontanando inoltrandosi nella foresta.
    Cosa vuole da me??...
    Si chiedeva Tatsumaru alzandosi per cambiarsi con i vestiti che il padre gli aveva dato, rotta la corda che teneva legati i vestiti notò che erano i suoi vestiti, quelli che aveva preparato il giorno prima, un paio di pantaloncini neri e la maglietta a collo alto sempre nera e con il simbolo degli Uchiha sulla schiena.
    Dopo circa cinque minuti Tatsumaru riusci a raggiungere il padre che stava aspettando fumando una sigaretta davanti a un grande albero, Shin guardava verso la cima dell'albero che era alto circa 10 metri se non di piu, sembrava stesse progettando qualcosa...
    Finalmente...
    Disse il padre senza girarsi, Tatsumaru si fermò a qualche metro dal padre, guardò verso il padre poi verso l'albero che si trovava dopo il padre.
    Perche mi hai portato qui? Perché dovrebbe essere una lunga giornata?
    Domando curioso Tatsumaru, il padre avvicinando la sigaretta alla bocca si girò verso il figlio e rimanendo serio lo fisso tirando dalla sigaretta.
    Allora..
    Inizio a dire per poi soffiare il fumo verso l'alto e continuare...
    ...Stai diventando uno smidollato perciò ho deciso di insegnarti a controllare il chakra meglio cosi poi riuscirai a eseguire le tecniche piu forti piu velocemente e sprecando meno chakra...
    Tatsumaru rimase ad ascoltare senza fiatare guardando il padre che mentre parlava fumava anche.
    E cosa devo fare?
    Domando Tatsumaru al padre che sentendo la domanda si girò di nuovo verso l'albero e poi si avvicino a lui poggiandoci una mano si rigirò verso Tatsumaru.
    Devi imparare a camminare su superfici verticali, e per rendere la cosa difficile salirai su questo albero che ha diversi dislivelli ed è un po scivoloso.
    Tatsumaru rimasi in silenzio, guardò l'albero e poi il padre.
    Ma...ma... questo lo so già fare... l'ho imparato molto tempo fa..
    Disse Tatsumaru poi parti velocemente verso il padre, arrivato a circa un metro da lui saltò concentrando il chakra sulle piante dei piedi e poggiando i piedi sull'albero appena sopra la testa del padre cominciò a salire sull'albero camminando.
    Visto... sono già capace di farlo...
    Shin non disse niente, mosse solo la mano, la infilò dentro il porta shuriken che aveva dietro la schiena e prese qualcosa.
    Lo so che sei capace, ma non è questa la difficoltà...
    Disse estraendo cinque shuriken, tirò un altra volta dalla sigaretta e la butto per terra, intanto che Tatsumaru saliva tranquillamente sull'albero Shin poggio un piede sopra la radice dell'albero e velocemente con uno scatto fulmineo saltò quasi all'altezza raggiunta dal figlio camminando sull'albero.
    Ma che?...
    Penso Tatsumaru notando il padre in volo sopra la sua testa, Shin sorrise e poi dicendo qualcosa cominciò a lanciare shuriken verso Tatsumaru, naturalmente non voleva colpirlo in punti vitali ma se Tatsumaru non si sarebbe spostato in tempo sarebbe stato colpito dagli shuriken.
    All'inizio sembrava facile ma pian piano quando le energie iniziavano a mancare Tatsumaru iniziava a trovare difficoltà a schivare gli attacchi del padre e camminare anche sul grosso albero era difficile visto che si riempiva sempre di piu di shuriken che potevano ferire i piedi se calpestati.
    L'allenamento andò avanti per qualche ora senza fermarsi fino a quando Tatsumaru ormai stanco smise di confluire il chakra alle piante dei piedi e cosi cadde da un altezza di circa cinque metri svenendo per la stanchezza.
     
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    Intanto che il figlio stava dormendo Shin raccolse tutti gli shuriken che aveva lanciato e che si erano conficcati nell'albero.
    Tatsumaru era piu stanco di quanto sembrava, tutti gli shuriken che non riusci a schivare e che gli procurò piccole ferite al corpo lo sfinirono del tutti infatti rimase a dormire per piu di due ore.
    Shin dopo aver raccolto gli shuriken e rimessi nel rotolo che teneva con lui prese il figlio e lo sposto in un posto migliore per riposare, inoltre avendo tante ferite lo curò anche grazie alle sue abilità mediche apprese dalla madre di Tatsumaru.
    Quando ormai le ferite erano tutte guarite Shin con un calcio alle gambe cominciò a svegliare il figlio per continuare l'allenamento.
    Tatsumaru sveglia...
    Continuava a dire mentre calciava le gambe di Tatsumaru.
    Tatsumaru appena senti la voce del padre che lo chiamava e dopo un paio di calci alle gambe si svegliò dal suo sonno, una svegliata brusca come se avesse appena fatto un brutto incubo dal quale non riusciva a uscire.
    Cos'è successo?
    Si chiedeva Tatsumaru mentre si toccava la testa dove aveva un bernoccolo procuratosi quando era caduto, guardandosi intorno ricordò tutte perciò senza dire niente si alzo in piedi e guardando il padre domandò:
    Ricominciamo?
    No...
    Rispose il padre secco e senza aggiungere altro, poi girandosi verso il fiume che passava vicino al posto dove stavano spiegò la seconda fase dell'allenamento.
    Vedi quel fiume?... Ora dovrai camminare sopra l'acqua, la tecnica è molto simile a quella per camminare sugli alberi ma è un po piu complessa, imparando a camminare sopra l'acqua riuscirai a perfezionare al massimo il tuo controllo del chakra...
    Shin continuò a parlare spiegando i vari benefici e miglioramenti che avrebbe avuto l'allenamento fino a quando non si senti uno strano suono risuonare nella foresta.
    Scusa...
    Disse Tatsumaru arrossendo e massaggiando la pancia che continuava a brontolare, ormai erano passate ore da quando avevano pranzato e l'allenamento aveva fato sprecare molte energie a Tatsumaru perciò la fame non perse occasione per farsi sentire.
    Shin senza dire niente prese un rotolo dal suo porta shuriken e dopo averlo aperto lo tocco con una mano e fece uscire qualcosa, era un pacco che solitamente la madre di Tatsumaru preparava con diversi manicaretti...
    I due mangiarono tranquillamente, Tatsumaru come sempre abbuffandosi come un ingordo senza fare caso al padre che lo fissava in modo strano.
    Finito di mangiare i due si avvicinarono al fiume e iniziarono l'allenamento.
    Tatsumaru sapeva già camminare anche sull'acqua perciò non gli era difficile concentrare il chakra sulle piante dei piedi, si concentrò al massimo perche sapeva che il padre aveva qualcosa in mente come per l'allenamento sull'albero, appena pronto spicco un salto fino ad arrivare a circa 2 metri dal margine del fiume.
    Era sul acqua stava camminando tranquillo facendo qualche passo qua e la per dimostrare al padre che riusciva a fare anche quello.
    Bene... bene... vedo che sai fare anche questo... ma per migliorare il controllo dovrai riuscire a non andare sotto anche se ci saranno turbolenze perciò preparati...
    Tatsumaru non riusci a capire subito cosa voleva dire il padre, infatti si guardò a destra, la padre da dove scendeva il fiume, e a sinistra, la parte verso dove scendeva il fiume.
    Ma che turbolen...
    Stava per dire al padre che non c'era nessuna turbolenza, anzi il fiume era tranquillo e senza un minimo di onde, quando notò che il padre stava componendo dei sigilli.
    Oh! Cacchio...
    Penso iniziando a sentire anche strani movimenti dell'acqua che si alzava sotto i suoi piedi, per riuscire a rimanere in piedi Tatsumaru doveva stare molto concentrato ma come poteva fare quando il padre, o almeno un suo kage bushin, gli lanciava contro shuriken che doveva schivare.
    Ormai in quella parte di foresta sembrava esserci una tempesta, pioggia che cadeva a catinelle, il livello del acqua che aumentava sempre di piu, onde, vortici, mini tornadi, tsunami di tutto e di piu continuava ad apparire mentre Tatsumaru schivava gli shuriken lanciati dal kage bushin.
    Essendo in difficoltà per colpa del tempo e per riuscire a schivare e rimanere concentrato alla fine Tatsumaru decise di usare lo sharingan cosi almeno poteva prevedere leggermente la direzione degli shuriken...
    Brutto errore, infatti appena il padre noto che Tatsumaru aveva lo sharingan attivo creò un altro kage bushin che si mise ad aiutare l'altro a lanciare shuriken.
    Sembrava finita per Tatsumaru, ormai anche con lo sharingan attivo non riusciva a tenere testa alle tecniche del padre, però ad un certo punto tutto il putiferio fini in pochi secondi come se non fosse successo niente, il livello dell'acqua abbassato, le kage bushin scomparse pioggia e tutto il resto svanirono pian piano.
    Ormai Shin era arrivato al limite aveva usato troppo chakra per guarire le ferite del figlio e allenarlo, non riusciva piu a mantenere ancora le tecniche perciò decise di smettere.
    Tatumaru esausto anche lui pian piano cammino fuori da dalla superficie dell'acqua e si avvicino al padre inginocchiato per la fatica.
    Continuiamo domani?
    Si...
    Disse il padre appoggiando la mano sopra la spalla del figlio per poi scomparire e riapparire nel cortile di casa loro.
    Risposa come si deve...
    Disse il padre andando a dormire, ormai era notte e tutti riposavano perciò Tatsumaru dopo una lunga doccia si stese sul letto e si addormentò pensando a cosa il padre avrebbe inventato come allenamento per il giorno seguente.
     
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    Secondo giorno, presto, neanche le otto Shin entrando, sbattendo la porta, in camera di Tatsumaru afferra di nuovo per il vestito il figlio e lo trascina di nuovo nella foresta nello stesso punto dove si sono allenati il giorno prima.
    Oggi dovrai fare le stesse cose di ieri... preparati...
    Tatsumaru senza dire niente si concentrò e cominciò a salire su un albero, un altro albero grosso come quello del giorno prima, e aspettava gli attacchi del padre che lo guardava dal basso.
    Cosa stiamo aspettando?
    Chiese tatsumaru al padre che stava guardando, sorridendo, il figlio.
    He He He... ecco oggi ho pensato di mettere un po di difficoltà... per iniziare non potrai usare lo sharingan... inoltre dovrai indossare questi...
    Disse prendendo un rotolo dal porta shuriken dietro la schiena e facendo uscire degli strani vestiti uguali a quelli che Tatsumaru indossava già.
    Tatsumaru non capi neanche questa volta perciò saltò giù dall'albero atterrando proprio davanti al padre.
    Ma sono vestito oggi... non ho il pigiama...
    Disse porgendo le mani per prendere i vestiti, il padre non dicendo niente porse i vestiti sopra le mani del figlio e li lascio andare, appena toccarono le mani di Tatsumaru cominciarono a tirare giu come dei sassi pesantissimi.
    Solo allora Tatsumaru capi cosa significava lo scambio di vestiti... quelli che il padre gli aveva dato erano dei vestiti rinforzati in odo da pesare di piu e far faticare di piu durante gli allenamenti...
    Scambiati i vestiti Tatsumaru faceva già fatica cosi a stare in piedi figurarsi a camminare sul albero, cercò di farlo capire al padre che propose un tempo limite durante il quale Tatsumaru doveva abituarsi ai nuovi vestiti, dopodiché si doveva passare all'allenamento vero e proprio.
    Solo tre ore aveva per riuscire ad abituarsi al peso dei vestiti, naturalmente era una cosa impossibile ma Tatsumaru doveva provarci, inoltre il padre non lo lasciava mollare.
    Per la durata di tre ore Tatsumaru non fece altro che camminare di qua e di la attraverso la foresta saltellando o scavalcando vari alberi che trovava sulla sua strada.
    Naturalmente il tutto con molta fatica, il sudore scendeva a catinelle ma non poteva fare niente... il tempo non passava piu sembrava un eternità ma quando alla fine finirono le tre ore Tatsumaru non fece altro che stancarsi inutilmente.
    Pausa... per favore non ce la faccio piu...
    Disse Tatsumaru a quattro zampe in un lago di sudore respirando a fatica.
    Cinque minuti...
    Anche se poco tempo era sempre qualcosa perciò steso per terra Tatsumaru cercò di riprendere fiato, con poche speranze ma non ci poteva far niente, finito il tempo per riposare il padre afferrando Tatsumaru dal vestito dietro la testa lo alzò come se avesse pochi chili e lo posiziono in piedi con la faccia verso l'albero.
    Vai sali sull'albero...
    Ormai Stanco e senza forse nelle gambe Tatsumaru concentrò il chakra sulle piante dei piedi, una quantità giusta per riuscire a camminare sugli alberi senza pesi, essendo abituato concentrarsi cosi non ci penso, ma appena tentò di camminare sull'albero già al primo passo senti qualcosa di strano, come se l'aderenza non fosse la solita perciò concentrò velocemente molto piu chakra del solito.
    Shin osservava da dietro come se la cavava il figlio senza dire una parola, intanto Tatsumaru concentrando piu chakra del dovuto e posando il piede sopra l'albero fece uno squarcio cadendo a terra immobile.
    Non ce la faccio piu...
    Shin si avvicinò a lui e tirandolo su si teletrasportò accasa.
    Quando riuscirai a fare quello che abbiamo fatto ieri usando questi vestiti vieni da me e ti insegnerò una nuova tecnica...
    Ormai la giornata passo con Tatsumaru che cercava di riprendersi ma le parole del padre lo colpirono, voleva imparare una nuova tecnica a tutti i costi perciò per giorni e giorni continuò ad andare nella foresta ad allenarsi con i vestiti pesanti fino a quando riusci a muoversi quasi normalmente...
    [qualche settimana dopo]
    E' ora di imparare la nuova tecnica...
     
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    Era qualche settimana che Tatsumaru andava avanti e indietro da casa sua alla foresta per migliorare le sue prestazioni fisiche cosi da riuscire a muoversi come voleva anche con dei vestiti pesanti.
    Il duro allenamento che aveva seguito rafforzò il suo corpo e inoltre migliorò anche il suo carattere.
    Ormai un giorno qualsiasi appena svegliato Tatsumaru decise che ormai era pronto non doveva fare altro che chiedere a sua padre di venire a insegnargli la nuova tecnica, perciò dopo la colazione e la doccia prese i vestiti pesanti che ormai erano ridotti male dopo tutte le cadute che si era procurato durante gli allenamenti, e andò dal padre.
    Sono pronto...
    Disse arrivato vicino al padre che stava leggendo il giornale del villaggio mentre fumava la sigaretta del mattino e beveva il suo quotidiano caffè.
    Pronto per cosa?
    Gli chiese il padre senza distogliere lo sguardo dal giornale e sorseggiando dopo un po di caffe bollente.
    Ormai riesco a muovermi come voglio anche con questi vestiti, perciò voglio imparare la nuova tecnica... me lo hai promesso..
    Shin giro lo sguardo verso Tatsumaru, notò come era ridotto il vestito, pieno di strappi e ricuciture a mano fatte da qualuno inesperto, quello significava solo che si era impegnato ma ...
    Ci hai messo troppo... non ti insegno niente...
    Disse il padre senza batter ciglio per poi tornare a sorseggiare dalla tazza il caffè e a fumare mentre leggeva, Tatsumaru ci rimase male ma non poteva dire niente.
    Usci in silenzio fuori dalla stanza andando di uovo verso la foresta, cominciò a correre alla massima velocità cercando di reprimere la rabbia che stava uscendo dal suo corpo ma piu cercava di reprimerla piu cresceva fino a quando non si sacaricò con un urlo che risuonò per le vie del villaggio...
    Stava iniziando a calare il sole intanto che Tatsumaru piangendo continuava ad allenarsi saltando sugli alberi e camminando nell'acqua vestito con i pesanti abiti presi dal padre, perciò decise di tornare a casa a riposare per andare il giorno seguente a chiedere una missione cosi magari poteva sfogare la sua rabbia su qualche mukenin o quant'altro.
    Shin, che aveva detto di non voler insegnare la tecnica a Tatsumaru, appena il figlio parti da casa lo segui per vedere cosa avrebbe fatto... rimase tutto il giorno nascosto a osservare i miglioramenti del figlio, a vederlo dal vivo era incredibile sembrava che non avesse piu i vestiti che si era messo ma non si fece vedere lo stesso fino all'ultimo, appena prima che Tatsumaru ritornasse a casa ecco che Shin usci allo scoperto chiamando il figlio.
    Ho cambiato idea... ti interessa ancora quella tecnica?
    Tatsumaru sentendo la voce del padre in primis si arrabbio di piu ma poi sentendo quello che disse si girò di scatto verso di lui e piangendo dalla felicità iniziò a muovere la testa facendo capire al padre che voleva impararla ancora.
    Il padre come il primo giorno quando iniziarono l'allenamento aveva con se un pacco di vestiti che diede a Tatsumaru per cambiarsi dagli stracci che aveva cosi da potersi muovere meglio.
    La tecnica che ti sto per insegnare è legata molto all'allenamento che hai fatto durante queste settimante... La tecnica consiste nel concentrare il chakra in un punto del corpo con il quale si vuole colpire l'avversario cosi da procurare piu danni... Mentre eri con quei vestiti pesanti per colpire muoverti o quant'altro dovevi concentrare una determinata quantità di chakra per riuscire a compiere l'azione, invece ora che sei normale ne concentri molto meno...
    Come sempre il padre continuò a spiegare al figlio la teoria che c'era dietro la tecnica in modo che poi la potesse usare come si doveva, Tatsumaru rimase immobile ad ascoltare le parole del padre memorizzando tutto quello che diceva, gli sembrava una cosa magnifica imparare a concentrare il chakra per potenziare un colpo...
    Perciò ora dovrai solo concentrare il chakra, per esempio, nel pugno come se avessi i vestiti pensati ancora addosso e sferrare un colpo ...
     
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    Ormai la teoria l'aveva capita, il padre gliel'aveva spiegata, doveva solo cominciare a provare la tecnica, perciò si alzo dalla posizione in cui si era messa per ascoltare il padre e allontanandosi di qualche passo dal padre cominciò a concentrarsi sul pugno destro.
    Devo solo concentrare il chakra come se avessi ancora i pesi addosso e poi tirare un pugno all'albero...
    Pensava Tatsumaru mentre concentrava il chakra nel pugno...
    Intanto Shin attivando lo sharingan osservava le azioni del figlio facendo una smorfia.
    HAAAAA!!!
    Urlo Tatsumaru aprendo gli occhi e sferrando un pugno all'albero, colpi con tutta la sua forza la corteccia di quel povero alberò ma non successe niente, era un normale pugno come tutti gli altri che tirava...
    Come mai non ci sono riuscito?...
    Si domando a voce alta guardando il pugno indolenzito per il colpo contro l'albero, non riusciva a capire... aveva fatto tutto quello che il padre gli aveva detto ma non funzionava... per quale ragione?
    Hai sbagliato tutto... attiva lo sharingan cosi vedi come lo faccio io e poi simuli anche tu.
    Shin strinse il pugno e concentrandosi qualche secondo fece fluire il chakra direttamente nei canali del chakra del pugno rinforzandolo, guardò Tatsumaru e poi un albero con un diametro di circa mezzo metro che si trovava davanti a lui.
    Ecco osserva come il chakra viene concentrato nel mio pugno vedi?... Ora guarda come esplode la forza distruttiva di questo colpo...
    Appena fini di parlare caricando il pugno sferro il colpo contro il povero albero facendolo a pezzi, la parte colpita dal pugno di Shin si spezzo facendo cadere l'albero che alla fine rimase impigliato nei rami degli altri alberi.
    Cosi si deve eseguire la tecnica ora provaci tu...
    Tatsumaru osservò la scena con il suo sharingan attivo e capi meglio il meccanismo perciò strinse il pugno e lo porto davanti alla faccia, chiuse gli occhi e iniziò a concentrare il chakra nel pugno, sentiva l'essenza del chakra che fluiva pian piano nel pugno fino a quando capi che era pronto.
    Velocemente apri gli occhi e puntando un albero davanti a lui sferro il suo pugno carico di chakra, questa volta la tecnica era riuscita meglio della prima volta che la esegui anche se la forza che ne usci non era uguale a quella che aveva usato il padre.
    Ci sono riuscito...
    Disse con un sorriso mentre guardava il pugno e poi il padre.
    Si ma devi ancora allenarti per migliorare il tuo controllo sul chakra cosi da rendere questo colpo sempre piu forte... Ora andiamo accasa continuerai ad allenarti domani.
    Era stato facile imparare la nuova tecnica, è bastato usare i poteri dello sharingan per copiarla dal padre anche se non con gli stessi effetti distruttivi...

    SPOILER (click to view)
    Ho finito... spero sia giusto quello che mi sono inventato... non sapevo che scrivere xD... comunque sono sicuro che è giusto gramaticalmente perche l'ho coretto con un corettore ortografico on linea ^^ xP
     
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  7. Ranuccio
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    CITAZIONE
    Il primo post è introduzione e non allenamento, indi per cui ti mancherebbe ancora un giorno, il sesto precisamente.
    Comunque, nonostante i post siano abbastanza imprecisi e sommari, direi che la specializzazione è appresa.

     
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6 replies since 10/7/2010, 20:50   229 views
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