Eiji Okuda VS Light Mustang Nara

II Round

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  1. Ranuccio91
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    - Scusi, signore, mi può aiutare?
    Un mendicante, vestito di stracci, afferrò la manica del giubbotto nero di Eiji. Con uno strattone, il ragazzo si liberò dalla presa, quindi lanciò una occhiata verso il pover uomo.
    - Togliti di mezzo, pezzente.
    - La prego, signore, la prego!
    Quel piagnucolio era davvero insopportabile. Se non fossero stati nel bel mezzo di una strada affollata, il Jonin non si sarebbe trattenuto dall'impartire a quell'uomo una bella lezione, facendo in modo che mai più avrebbe importunato un passante. Ma, pultroppo, doveva limitarsi a un semplice calcio. Il mendicante fu colpito alla spalla e cadde a terra, dolorante. Eiji si frugò nelle tasche, tirò fuori qualche banconota e gliela gettò addosso. Poi, con un ghigno disgustato, passò oltre.
    Erano due giorni che si trovava a Sagakuro, cittadina del Paese della Terra, poco lontana dal confine con il Paese del Vento. E per due giorni di fila aveva piovuto interrottamente. Eiji odiava letteralmente la pioggia. Non poteva sopportare quell'odore che riempiva l'aria, quell'umidità che entrava nelle ossa. Come se non bastasse, le carrozze erano ferme, poichè le strade in terra battuta si erano trasformate in pozze fongose, in cui gli zoccoli dei cavalli affondavano. Continuare la strada a piedi era fuori discussione. Il ragazzo non aveva intenzione di arrivare a Iwa bagnato fradicio, con i vestiti sporchi. Presentarsi in questo modo allo Tsuchikage non era certo un bel biglietto da visita.
    La situazione nel Villaggio della Roccia era critica, a quanto pareva, causa di una qualche setta religiosa, formata da pazzi che vaneggiava sulla fondazione di un Paese del Fango. Suna aveva offerto di dare il proprio aiuto, inviando ninja volontari e selezionando personalmente alcuni Jonin. Eiji era fra questi. Il Kazekage in persona gli aveva ordinato di partire, sostenendo che una esperienza simile avrebbe certamente giovato alla sua carriera di shinobi e avrebbe accresciuto la sua esperienza. Il ragazzo aveva accettato senza particolare entusiasmo, scontento di essere allontanato dal Paese del Vento e dal Villaggio , dove stava coltivando gli interessi della Giglio Nero. A quanto pareva, tuttavia, il Kazekage riponeva particolare fiducia in lui, e lo considerava uno shinobi molto abile. Per cui, Eiji non aveva fatto storie ed era partito, rallegrato dalla possibilità di entrare nelle grazie di Soichiro Takeda.
    Se fosse continuato a piovere, non sarebbe mai arrivato in tempo a Iwa. Col cappuccio nero calato sulla fronte, sentiva le gocce d'acqua battere sul tessuto spesso della giacca.
    - Al diavolo.
    Avrebbe comprato un ricambio di vestiti una volta arrivato. L'attesa lo stava letteralmente uccidendo, e la noia aveva avuto la meglio su di lui. Non potendo resistere inerme in quella piccola cittadina di periferia, aveva scelto di proseguire da solo. Oltre Sagakuro si trovava una catena montuosa, formata da rilievi non troppo alti, ma che in ogni caso escludevano la vista dell'orizzonte. Quella era la strada più breve da percorrere, o per lo meno così aveva detto la vecchia del negozio d'alimentari che gli aveva venduto la cartina. A pensarci bene, quel territorio non era troppo diverso da alcune zone del Paese del Vento, dove la sabbia lasciava il posto a un terreno roccioso. L'unica differenza era data dagli arbusti sparsi qua e là, che si facevano largo tra le pietre per protendere verso il cielo.
    Attraversando le basse montagne e percorrendo sentieri tortuosi, Eiji giunse infine ad un altipiano. Una distesa di terra pianeggiante si estendeva per un'area di circa un chilometro quadrato, costellata da piccole rocce. Quello sarebbe stato un buon posto per accamparsi, se fosse stata vicina la notte. Tuttavia non dovevano essere più che le tre di pomeriggio, facendo qualche calcolo. Più o meno, erano passate quattro ore da quando era partito da Sagakuro. E il sole inoltre era a piccho sulla sua testa, per cui... Il sole. Senza che quasi Eiji se ne accorgesse, era smesso di piovere, e le nubi si erano aperte lasciando trasparire il sole.
    - Finalmente.
    Per qualche secondo, toltosi il cappuccio, lasciò che il suo volto fosse colpito dai raggi, godendo del calore che emanavano. Poi, posò nuovamente il suo sguardo sull'altopiano, cercando il punto più breve per attraversarlo. A una ventina di metri da lui, colse una figura umana che prima non aveva notato. Dall'andatura Eiji escluse subito che si trattasse di un vecchio. I passi ben cadenzati e lunghi lasciavano intendere che si trattava di un uomo ancora in forze. Era totalmente vestito di nero, e teneva sulla testa un cappuccio. Come Eiji, evidentemente, non si era lasciato spaventare da qualche goccia d'acqua e aveva preferito attraversare a piedi quelle montagne anzichè attendere che smettesse di piovere e utilizzare una carrozza o un cavallo. Un porta armi dietro la schiena era segnale che, molto probabilmente, si trattava di un ninja.
    - Ehi, cosa ci fa uno shinobi da queste parti?
    Attratto dalla curiosità, il Jonin di Suna aveva apostrofato l'estraneo, e ora attendeva una risposta. Non era da escludere che si trattasse di un mukenin, e allora Eiji si sarebbe potuto divertire un poco.
    Quando l'estraneo si voltò, tuttavia, il ragazzo di Suna rimase sorpreso. Il corprifronte della Foglia brillò alla luce del sole, mandando un riflesso sui capelli d'avorio, che spuntavano in ciuffi fuori dal cappuccio. Eiji fece qualche passo avanti, finchè non si trovò a circa cinque metri da lui.
    - Io ti conosco. Tu sei il Nara di quella volta.
    Si trattava di Light Mustang Nara, un ninja di Konoha che aveva affrontato, e sconfitto, poco meno che un anno prima. A pensarci, non era poi così straordinario l'aver trovato Light da quelle parti. Come chunin - o forse era stato promosso anche lui jonin, chissà - doveva essere stato selezionato e inviato a Iwa, molto semplicemente.
    Non che Eiji avesse voglia di farsi rallentare da un inutile compagno di viaggio. Tuttavia non potè fare a meno di scambiare qualche parola. Forse perchè erano giorni che non teneva una conversazione con qualcuno. Sorrise amichevolmente.
    - Anche tu ti stai dirigendo al Villaggio della Roccia, dico bene? Mi chiedo cosa stia succedendo, da quelle parti. In ogni caso... Spero tu sia un po' più forte dall'ultima volta che ci siamo incontrati.


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    Stato Fisico: ottimo
    Stato Mentale: curioso
    Chakra: 460/460%0
     
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18 replies since 19/2/2010, 19:55   292 views
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