Quartiere Uchiha

Allenamento per Storm e Zena.

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    ~ Erede Uchiha
    Raito's House, Garden
    Sunny.
    10:00
    Atto I°



    Narrato « Parlato » « Pensato »

    Erano stati giorni davvero duri e ostici da sopportare. L'uchiha si troverà nella sua abitazione, spaparanzato sul sottile e soffice strato d'erba presente nel giardino ubicato alle spalle della sua maestosa abitazione. Le sue intenzioni, da come sarà ben intuibile, saranno quelle di dedicare quel giorno limpido e caldo al puro ozio. Una pausa presa di tanto in tanto fa bene. In fondo, l'Uchiha s'era meritato pienamente quel riposo. Nell'ultima missione svolta, il suo corpo era stato messo a dura prova dalla malattia che gli aveva causato dolori nel momento meno opportun. Nonostante tutto, però, era riuscito ad uscirne vincitore e a riportare la signorina Hikari tra le braccia di suo padre, il Daymo. Subito dopo il ragazzo venne bendato e curato con una certa urgenza, ma nulla che un buon kit di medici non potesse affrontare.
    Inoltre, negli ultimi tempi, il ragazzo aveva passato molto del suo tempo libero ad allenarsi e proprio in uno di questi allenamenti aveva messo appunto una sua tecnica personale che si rese utile anche durante la missione, durante il combattimento contro lo Hyuga.

    « Se ci penso ... Sono davvero fortunato. Me la sono cavata con qualche benda sulla schiena e qualche pillola, nonostante la situazione fosse difficile.
    Mi è andata bene, in fondo. Ora che ci penso ... Sono riuscito ad attivare lo Sharingan in quella missione ...
    »

    Ripenserà a quella scena intensa e piena di emozioni, tanto che anche il suo cuore andrà in trepidazione rimmaginando la scena. Era un passo dall'essere ucciso, a causa della sua malattia stava cedendo, quando per un flash back sopraggiunto all'ultimo secondo gli diede il coraggio di non arrendersi e di non cadere. Con quel cuore ardito e fiammeggiante era riuscito a riattivare la sua innata da prima sopita ma ormai completamente risvegliata nei suoi occhi. Ripenserà a ciò e si sentirà orgoglioso di sé stesso. Certo, il cammino era ancora lungo, ma a lui bastava quel risultato per ora.

    « Sono soddisfatto »

    Commenterà tra sé e sé per poi allungare la mano verso il bianco pacchetto di caramelle al suo fianco e prendere un dolce a caso cosi da mangiarlo. Si troverà disteso per terra, supino, con le gambe accavallate l'una su l'altra e con una mano sotto la nuca, mentre l'altra penserà ad afferrare il cibo zuccheroso. I raggi del sole non gli davano fastidio, poiché si troverà coperto dalla vita in sù dall'ombra del grande albero secolare presente al centro del suo giardino. Il silenzio e i lievi suoni della natura rappresenteranno per lui quasi un canto dedicato alla pace interiore. Socchiuderà gli occhi mentre i piedi, privi di una qualsiasi calzatura, accarezzeranno l'erba. Un debole soffio di vento accarezzerà il suo volto leggermente sorridente.

    « Raito ... Ci sono visite per te! »

    Aprirà appena l'occhio sinistro sentendo la voce della madre che lo chiamerà per notificarlo delle novità. Una visita? Chi poteva essere? Raito non si muoverà dalla sua comoda posizione mentre la madre si sarebbe occupata di scortare l'ospite fino a Raito. Il ragazzo guerderà incuriosito l'entrata, attendendo che il misterioso ospite si facesse vivo.

    « Bene... Allora aspetto in giardino ... »

    Confermerà la sua presenza e la sua posizione all'ospite che ora non aveva altro da fare se non raggiungere l'uchiha dagli occhi bianchi che, imperterrime, continuava a far diminuire il numero di caramelle nel pacchetto facendone crescere il numero all'interno del suo stomaco.

    _ __ _______________________________________ __ _



    Note: Quest'allenamento si può interpretare come uno scambio di tecniche tra me e Zena. Il mio piggi avrà lo scopo di apprendere dal Nara lo Shumpo, al contrario, il piggi di Zena punterà ad apprendere dal mio piggi il Geppu.
    Ovviamente, non sono ammesse interferenze in quanto questo è un vero e proprio allenamento per tutte e due i piggi. E, come previsto dal regolamento, non vi saranno punti exp o rank al termine di questo, ma solo l'apprendimento delle tecniche interessate.
    L'Allenamento è ambientato PRIMA dell'esame chunin e DOPO l'esame di Zena.
    Tecniche Interessate:

    Light » Raito

    CITAZIONE
    Movimenti lampo: Shumpo
    Tipo: ninjutsu
    Descrizione: Il ninja convoglia una discreta quantità di chakra nei muscoli, effettuando un solo spostamento rapido con velocità aumentata del 20% per una distanza massima di 10 metri. La tecnica permette quindi di scagliare un attacco difficilmente prevedibile o schivabile. La tecnica non può essere usata più di una volta a turno, altrimenti il ninja subirà un affaticamento muscolare e diminuzione della velocità e della forza per il successivo turno.
    Livello: C
    Consumo: 10

    Raito » Light

    CITAZIONE
    Geppu.
    Tipo. Ninjutsu
    Descrizione. Una tecnica semplice quanto efficace che permette di creare sotto i piedi uno strato di chakra consistente, tangibile, cosicché lo si possa utilizzare per compiere più salti a mezz'aria cosi da spostarsi in aria velocemente, generalmente al fine di evitare attacchi che altrimenti sarebbero impossibili da schivare. La creazione dello stato di chakra impiega un secondo. Sarà possibile utilizzarla una volta a turno a genin e 2 volte da chunin in poi.
    Consumo chakra. 15 a salto
    Livello. Tecnica di rango C.

     
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    CITAZIONE
    Narrato
    Parlato
    Pensato
    Parlato da altri

    Light stava camminando tranquillo lungo le trafficate vie del villaggio. Il solito sguardo tenebroso in viso che ormai da tempo lo accompagnava. Quella mattina aveva saputo da suo padre che a breve vi sarebbe stato il torneo di selezione chunin e voleva andare a trovare un suo vecchio studente. Shinichi gli aveva passato il resoconto della prima missione svolta del coetaneo. Ne era stato felice. Raito aveva portato a termine l' impegno senza riportare troppi danni. Sapeva che la salute di quest' ultimo era molto cagionevole data la brutta malattia che lo affliggeva. Aveva deciso di fargli visita, congratularsi con lui e chissà magari prepararlo un po' prima del decisivo esame.
    Arrivò nel quartiere Uchiha, non sapendo la posizione esatta dell' ubicazione della famiglia del ragazzo chiese un po' in giro... Seguendo le indicazioni dategli raggiunse la giusta abitazione. Percorse il piccolo vialetto che separava l' entrata dalla strada e busso delicatamente e gentilmente. Ad aprire la porta fu probabilmente la madre del giovane Uchiha. "Mi scusi signorina, sono Light. Sono stato il sensei di suo figlio all' accademia. Sono venuto a trovarlo." La signora di casa fece strada, il Nara osservò nel cammino l' arredamento dell' abitazione notando i numerosi quadri e riferimenti al Clan di cui facevano parte. Raggiunsero il giardino, la signora aprendo il shoji fece entrare la luce del sole che in un primo istante fece socchiudere i freddi occhi di Light ormai abituati alla luce artificiale presente nella casa.
    Il Jonin fece qualche passo sulle chiare tavole di legno che lo separavano dall' erba del giardino. Notando la posizione dell' allievo intento a mangiare il contenuto di un bianco sacchettino. Light si avvicinò alla posizione del ex studente. I piedi passarono dal freddo legno alla temperata erbetta che rivestiva il terreno. Si sedette accanto al ragazzo, il volto rivolto verso il limpido cielo che quel giorno si estendeva su Konoha,
    "Sempre comodo eh?" Accennando un leggero sorriso continuò con la frase
    "E' un bel po' che non ci vediamo vero Raito, come va?
    Ho saputo della tua missione complimenti..."
     
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    ~ Erede Uchiha
    Raito's House, Garden
    Sunny.
    10:00
    Atto II°



    Narrato « Parlato » « Pensato »

    Rumore di passi, leggeri, che ne preannunciano l'arrivo. Dopo l'udito, anche la vista accoglierà l'ospite. I suoi passi si poseranno dolcemente sul tessuto legnoso che costituiva il pavimento che, dopo pochi passi, avrebbe ceduto il posto ad un terreno soffice e verde composta da erba. Nel vedere quella sagoma avvicinarsi Raito ampliò il suo sorrisetto, quasi contento di quella visita, quasi avesse capito a chi apparteneva quella sagoma, per lui inconfondibile.

    « E' un piacere rivederla ... »

    Lascerà la frase in sospeso per poi continuare quando la figura si fosse avvicinata maggiormente a lui, mostrandosi illuminata dai raggi solari che quasi ne esaltava la figura. Non v'erano dubbi: capelli color avorio, occhi azzurri e quelle forme erano riconducibili ad un nome. Nome che Raito pronuncerà con tono molto confidenziale.

    « ... Light-Sensei. »

    Uno dei più grandi esponenti attuali del nobile Clan Nara. Ovviamente, oltre che alla sua posizione sociale, Raito mostrerà rispetto a questo individuo per un ulteriore ragione: proprio quell'uomo che s'era seduto al suo fianco complimentandosi con lui per la missione effettuata, dopo una piccola battuta sarcastica, era stato l'insegnante di Raito in accademia. Da qui il "sensei" che accompagnerà il suo nome ogni qual volta che uscirà dalle labbra rosee del ragazzo.

    « ... Certo che le notizie volano in questo villaggio. La ringrazio per i complementi, Light-Sensei. Se sono riuscito ad ottenere un tale risultato lo devo anche ai suoi preziosi allenamenti durante il periodo in accademia. Mi sento quasi in debito con lei »

    Dirà per poi alzarsi, mettendosi nella stessa postura del suo ospite. Dopo pochi secondi, nuovamente, la madre di Raito entrerà in scena sorreggendo con entrambe le mani un vassoio su cui posavano due tazze di tè caldo. Bisognava essere sempre gentili e servizievoli con gli ospiti, questa regola comportamentale non veniva mai trasgredita in quell'abitazione. Proprio per questo, la donna sorriderà gentilmente ad ambedue mentre poserà le tazze di té fumante davanti all'ospite e al figlio.

    « Ecco a voi ... Tolgo il disturbo »

    Servizievole ed accomodante la donna ritornerà all'interno dell'abitazione, lasciando i due a conversare tranquillamente davanti ad una tazza di tè più, nel caso di Raito, un pacchetto mezzo pieno di caramelle.

    « Comunque, Light-sensei, non mi posso lamentare. Tutto sta andando per il verso giusto. Ma, mi dica ... »

    Il tono di voce scenderà di un ottava, facendosi più profondo mentre il ragazzo porterà vicino alla bocca la tazza ricolma del liquido famoso per far rilassare le persone e rendere ogni conversazione sempre piacevole.

    « ... Qual buon vento la porta qui? Dubito che sia venuto qui solo per congratularsi con me della missione. Lei è una persona impegnata, quindi ... Mi viene naturale pensare che sotto questa sua visita si nasconda un secondo fine. Ho torto? »

    Chiederà per poi soffiare sulla superficie del liquido e sorseggiandolo lentamente per poi, ingurgitata circa la metà allontanarlo dalla bocca per far spazio ad una caramella. Intuizione che mostrerà, ancora una volta, a Light che il suo ragazzo era un tipo sveglio, anche quando sembrava prendersela comoda il suo cervello continuava ad elaborare ogni dettaglio, dandogli cosi una concezione più profonda delle cose.
     
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    kage

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    E' un piacere rivederla Light- Sensei. Light rispondendo mantenne un accenno di sorriso "Cosa sono tutti questi convenevoli, chiamami solamente Light"
    Raito ringrazierà per i complimenti accennando ad una cosa quasi buffa al quale subito il Jonin rispose, "In debito con me? Ma va, ho fatto solo il mio lavoro"
    La madre del ragazzo interruppe momentaneamente il discorso portando ai 2 una tazza di fumante te. "La ringrazio signora non doveva disturbarsi" disse Light con i suoi soliti modi gentili e pacati. Portò la tazza alle labbra soffiando sul caldo contenuto per poi sorseggiare il dorata bevanda.
    Raito cambiando tono di voce chiese al suo sensei il motivo della sua visita ipotizzandone un secondo fine.
    "Perspicace come al solito vero?!? Sono venuto qua subito dopo aver saputo della tua iscrizione al torneo di selezione chunin." Stoppando la frase a metà sorseggiò un' altra volta una piccola dose di The.
    "Che ne dici di un piccolo allenamento come hai vecchi tempi, solo io e te, uno contro l' altro... Chissà magari potrei insegnarti quella tecnica che tanto ti aveva interessato nel nostro ultimo scontro..."
     
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    ~ Erede Uchiha
    Raito's House, Garden
    Sunny.
    10:00
    Atto III°



    Narrato « Parlato » « Pensato »

    Il torneo Chunin. Già. Raito l'aveva completamente dimenticato, la quiete di quel luogo l'avevano aiutato ad allontanare ogni preoccupazione, torneo chunin imminente. S'era iscritto con il preciso scopo di aumentare il suo rango, quella sarebbe stata la seconda tappa nella sua carriera da Shinobi, tuttavia, manterrà un comportamento freddo. Sapeva che avrebbe dovuto affrontare avversari motivati come lui, forse di più. Avversari forti come lui, forse di più. Ma lui credeva fortemente in sé stesso e nelle sue ambizioni, il suo sogno era forse la cosa più importante per lui. Per questo, non si preoccupava, doveva farcela. Punto. E non gli importerà quanto sarà difficile.

    « Già ... Ho sentito dire che i genin che parteciperanno a questa edizione saranno eterogenei e con delle ottime potenzialità. Sicuramente, sarà difficile arrivare fino in fondo ma farò del mio meglio, come sempre »

    Dirà con tono sicuro e pacato. Distaccato da ogni cenno di preoccupazione o di insicurezza, in fondo, la paura di non farcela non era mai stata la caratteristica di un Uchiha, e certamente Raito non farà da eccezione a questa caratteristica che a volte viene confusa con l'arroganza. Gli Uchiha non sono arroganti, non tutti, ma tutti hanno una profonda fiducia in sé stessi, ma non c'è nulla di negativo in questo. Se si è titubanti sulle proprie capacità come si può pensare di diventare veramente forti? .. Questa era un pò la filosofia degli uchiha che, come leoni, si mostrano sempre fieri e sicuri, come se nessun altro possa tenergli testa in battaglia. Ma ci sono secoli di storia a favore di questa filosofia, in passato gli uchiha erano un traguardo irraggiungibile per molti, ma ora, ora i tempi sono cambiati. Questa tipologia di pensieri andrà ad occupare la mente del ragazzo che penserà al suo clan e a quello degli altri, doveva fare una del suo meglio per portare onore al suo nome, cosi, indipendentemente dal suo risultato, sarebbe potuto tornare a casa a testa alta.

    La proposta del Sensei riuscirà, in qualche modo, a subentrare nell'inconscio del ragazzo, facendolo tornare con l'attenzione sul discorso. Si mostrerà, per un attimo distratto, per poi con tono sicuro dare la sua risposta.

    « Si riferisce allo Shumpo, vero? ... Quella tecnica mi ha sempre affascinato e sarei molto felice di apprenderla, in particolar modo se sarà lei ad insegnarmela, Light-Sensei. Anche perché mi potrebbe tornare utile ... Quindi, accetto la sua proposta. »

    Un momento di pausa per poi riprendere il discorso con un tono di voce più leggero e quasi divertito.

    « E' passato un pò di tempo dall'ultima volta che ci siamo allenati assieme ... Nella mia mente riiaffiorano i ricordi dell'accademia.. Hmhmhm ... »

    Sorseggerà ancora ciò che rimane del suo té, ormai diventato tiepido. Socchiuderà gli occhi ripensando all'esame Genin in cui aveva affrontato il suo stesso sensei che, in quella circostanza, gli aveva mostrato lo Shumpo. Una tecnica inventata da Light stesso che aveva il fine di aumentare la velocità del corpo nello spostamento. Grazie alla sua intelligenza e alla capacità di ragionamento, fin dal primo momento che vide quella tecnica, Raito era riuscito a vederne le potenzialità in battaglia. Una di quelle tecniche che può metterti in vantaggio, apprenderla si sarebbe sicuramente rivelato utile per il futuro, quindi, accettò la proposta del sensei con entusiasmo.

    Raito finirà di abbeverarsi con l'ultima goccia di Tè per poi posare la tazza a terra e lasciare il pacchetto di caramelle sul suolo ai piedi dell'albero. Non doveva preoccuparsi, a allenamento finito sarebbe tornato per finirle, ora aveva cose più importanti a cui pensare.

    « Bene, Light-Sensei. Se non le dispiace vorrei cambiare scenario per l'allenamento. Mia madre è contraria agli allenamenti in casa o in giardino. Quindi, le mostro un posto particolare dove mi alleno di solito ... »

    Gli farà cenno di seguirlo con la mano per poi voltarsi dandogli le spalle.

    « Se non ci sono problemi, andiamo. Le faccio strada »

    Attenderà una risposta affermativa da parte del sensei, per poi, iniziare subito il breve tratto di strada da percorrere. Il suo scatto, cosi come la velocità di spostamento, risulteranno essere infinitamente più deboli rispetto a quelli del Jonin che dovrà limitarsi parecchio per non superare il suo allievo, l'unico tra i due che era a conoscenza della meta. Però, Light potrà notare un certo miglioramento nel suo allievo, lo scatto e la corsa erano più sviluppate rispetto ai tempi dell'accademia, quando Raito era ancora uno studente. Quei miglioramenti palesi erano frutto di ore passate ad allenarsi.

    Giungeranno dopo pochi minuti in un campo verde, sempre all'interno del quartiere uchiha. Tale campo sarà in una posizione limitrofa ad un lago. Erba, alberi e silenzio. Nessuno era presente in quel campo, perfetto sia per godersi una passeggiata che per allenarsi.

    « Eccoci arrivati. Questo è il mio "personale" campo d'allenamento. E' qui che ho sviluppato le mie tecniche. Adesso ... »

    Si girerà in direzione del suo sensei, alle sue spalle, cosi da potergli parlare faccia a faccia con un tono di voce carico e avvincente. Come fosse eccitato dall'idea di ritornare ai tempi in cui Light-sensei si prendeva cura di lui all'accademia. Quasi un tuffo nel passato, anche se in verità non era passato poi molto tempo ma v'era un filo di nostalgia a caratterizzare le parole di Raito.

    « ... Io sono pronto. Quando vuole possiamo iniziare »



    Edited by ~•†Storm†•~ - 22/6/2010, 18:03
     
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    kage

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    Raito proporrà al suo sensei di seguirlo che senza dire niente. In pochi minuti giunsero nel campo che il giovane Uchiha aveva scelto per iniziare l' allenamento. Si trovava nei pressi di un lago, ed era immerso nel silenzio. Alberi ed un bel manto erboso facevano da cornice a quel posto perfetto.
    Il Genin si disse subito pronto per l' allenamento.
    Non sarebbe stato troppo difficile, infondo la tecnica era tanto semplice quanto utile.
    Light scelse le parole più facile con cui spiegare il Jutsu di suo invenzione poi le proferì all' allievo, " Lo Shumpo non è molto difficile come esecuzione anzi è quasi banale e penso che in poco tempo riuscirai ad impararla. Sta tutto nella quantità di chakra che bisogna concentrare nei muscoli delle gambe. Devi trovare il giusto equilibrio altrimenti rischi di strapparti. Facendo una proporzione veloce si la quantità di energie che devi impiegare per questo Jutsu sono circa dell' 8% della tua riserva totale".
    Il Jonin finita la facile spiegazione si sedette su di un grosso macigno poco distante. Avrebbe controllato l' allenamento stando li, pensando alle parole dell' allievo. Ha parlato di tecniche personali. Quando avrà finito potrei chiedergli di mostramele, sono curioso di sapere cosa si è inventato.
     
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    ~ Erede Uchiha
    Uchiha's District, Lake
    Sunny.
    10:05
    Atto IV°



    Narrato « Parlato » « Pensato »

    La spiegazione non sarà troppo lunga o complicata da capire, anzi, sarà quasi elementare il funzionamento della tecnica che implicava una buona concentrazione oltre che al saper dosare il chakra da utilizzare per lo svolgimento della tecnica. Il sensei andrà a sedersi su un macigno non molto distanze, cosi da poter tenere sott'occhio l'andatura dell'allenamento del suo "protetto".

    « Concentrare il chakra negli arti inferiori ... E' questo il segreto dello Shumpo. Sembra facile, però io non ho mai avuto un vero e proprio talento nel concentrare il chakra. Molto probabilmente sarà più difficile di quel che fa sembrare il sensei ... Non devo perdermi d'animo ... Ci riuscirò »

    Penserà fiducioso, pieno di speranze e di buoni propositi ripenserà a quella volta. La prima volta in cui vide lo Shumpo eseguito da Light. Sarà un ricordo breve, ma comunque utile. Il sensei, quasi istantaneamente, aveva aumentato di molto la sua velocità di spostamento, aumentando il baratro che vi era tra insegnante-allievo. Fu allora che Raito pensò: devo diventare più forte. Era incredibile come il corpo potesse aumentare le sue capacità con l'ausilio del chakra, ma in fondo, è proprio quell'utilizzo che contraddistingue i Ninja dalle persone comuni.

    « Concentrare il chakra nei muscoli delle gambe ... Sembra semplice ... »

    Divaricherà leggermente le gambe, piegandole. Formerà il sigillo della capra per richiamare il chakra e chiuderà gli occhi per meditare. Il sensei, come un eccellente calcolatore, gli diede un suggerimento sulla quantità in percentuale di chakra da utilizzare per la tecnica. L'8%. Però, Raito sa di non esser mai stato un prodigio nel controllo del chakra, e per questa sua mancata peripezia gli risulterà ancora più difficile controllarlo pienamente.
    Aveva pensato bene. Sembra. Ma ben presto si accorgerà che non era poi impresa da poco quella.

    Il velo azzurro che ricoprirà il suo corpo concentrandosi, dopo pochi secondi, dal bacino in giù, quasi come fossero delle fiamme bluastre che divampano dagli arti inferiori. I tessuti muscolari e ossei risulteranno quasi oppressi da quella fonte d'energia.

    « Shumpo! »

    La gamba destra farà un passo in avanti, precedendo la sinistra che subito seguirà il movimento. Uno scatto, la prima prova. Il ragazzo compirà un passo rapido, che però accompagnerà il suo movimento per pochi metri, un dolore molto intenso andrà a colpire le gambe di Raito. Strappo? No, semplice dolore muscolare provocato dall'eccessivo uso di chakra. Successivamente Raito si piegherà, andando ad afferrare ambedue le gambe ed ad massaggiarle.

    « Aiaiaiai! Che dolore... Le mie gambe... ! »

    Esclamerà per poi abbassare continuamente il tono della voce, fino quasi a soffocarlo del tutto verso la fine stringendo i denti per trattenere ulteriori urla. Le gambe tremeranno, ma lui troverà la forza di ritornare in piedi, sorreggendosi a fatica sulle sue tremolanti gambe. Uno sguardo deluso, pensava di esserci riuscito, e invece, aveva fallito miseramente prima ancora di iniziare la prova!

    « Maledizione ... Ho sbagliato ... Devo aver messo troppo chakra! Per poco non avrei squarciato i muscoli delle gambe, anche se me la sono vista brutta non posso negare di essermela cavata con poco ... Devo stare più attento »

    Incredibile la sua capacità di autovalutazione. Quasi si sgriderà da solo, capendo dove aveva sbagliato nella procedura della tecnica. In fondo, non era difficile capirlo, nel momento stesso in cui aveva immesso il chakra nelle gambe, quest'ultimo aveva accusato fin dall'inizio l'esagerazione del ragazzo, divenendo pesanti. Ma il ragazzo penserà di aver capito tutto sulla tecnica, infatti, riprenderà la postura iniziale sorridendo, convinto che non ci sarebbero stati nuovi errori.

    « Dopo questa prima prova ho capito il meccanismo, ora so qual'è il mio motivo ... Posso ritentare nuovamente senza timore, stavolta! »

    Ricomporrà il sigillo della capra, richiamando il chakra come nella prima prova. Nuovamente il chakra invaderà le sue gambe, ma stavolta il colore sarà più rarefatto. Prova che il ragazzo stava immettendo meno chakra rispetto alla prima prova. La seconda prova sembrerà quella giusta in quanto stavolta le gambe non daranno cenno di stanchezza o suggerimenti di errore da parte dell'Uchiha che più fortificava la sua sicurezza, sentendo quella tecnica prossima dall'essere eseguita correttamente.

    « Ancora una volta... Shumpo! »

    Il secondo tentativo sembrerà fin dai primi atti più convincente del primo. "C'è riuscito" potrà pensare il suo sensei, vedendo lo scatto del ragazzo prolungato di qualche metro rispetto a prima. Tuttavia, il giovane nel breve segmento percorso sembrerà variare la sua velocità. Non un andatura continua e crescente, ma con degli alti e bassi non controllati dalla sua volontà. Il chakra non era sotto controllo, anzi, sarà il chakra a dettare legge e quasi birichino prenderà in giro il ragazzo aumentando e diminuendo la sua velocità. Certo, era andata meglio ma ... Non era ancora abbastanza per soddisfare l'Uchiha che fece disperdere il chakra nelle gambe, andando a riprendere un andatura più simile ad una vivace corsa che ad uno scatto fulmineo.

    « No! Non va bene ... Non ci sono riuscito neanche questa volta, eppure, era sicuro di farcela! »

    Sbufferà, quasi innervosito da quel fallimento. Non era abituato a fare cilecca e ora aveva fatto per ben due volte consecutive un buco nell'acqua. Si gratterà il capo, quasi volesse scavare sul cranio e far fuoriuscire qualche idea, ma non sarà sufficiente per fargli accendere una lampadina. Aveva già tratto precedentemente le sue valutazioni, quindi era inutile tentare ancora una volta di fare tutto da solo, quindi, con passo quasi forzato.

    « Light-Sensei ... Non ci riesco! Mi può dare qualche consiglio o suggerimento? »

    Chiederà al Nara. Era normale che l'allievo cercasse aiuto nel maestro, ed era normale che quest'ultimo desse il suo aiuto all'apprendista. Ora, stava tutto nelle parole che Light avrebbe selezionato per aiutare il ragazzo a mettersi sulla buona strada. Lui, il 17enne, avrebbe prestato particolare attenzione, proprio come ai tempi dell'accademia!
     
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    L' Uchiha dopo due tentativi gli chiese aiuto, ora sarebbe iniziato il brutto dell' allenamento. La spiegazione. Non era mai stato bravo a spiegare ma questa volta cercò di esserlo.
    Si gratto il capo poi iniziò a proferire parola, "Immagina il chakra come una proiezione della tua gamba il chakra che vi immetti all' interno deve prendere la stessa forma dei muscoli della gamba e deve essere usato quasi come un propulsore finché non finisce. Attento a non usarla in modo troppo consecutivo lascia trascorrere un po' di tempo tra la prima e la seconda volta, rischieresti una debilitazione maggiore del vantaggio che ti da." Il neo Anbu sperava che il suo coetaneo, nonché allievo, avesse capito dalla spiegazione altrimenti non avrebbe saputo come descriverla.


     
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    ~ Erede Uchiha
    Uchiha's District, Lake
    Sunny.
    10:06
    Atto V°



    Narrato « Parlato » « Pensato »

    Ripenserà a quella spiegazione, in cui si nasconderà la soluzione per apprendere la tecnica. Assumerà un espressione dubbiosa, segno palese che i suoi dubbi persisteranno, anche dopo l'intervento del sensei che aveva cercato di spiegare la cosa con una metafora.

    « Devo creare una massa di chakra delineata sia nella quantità che nella forma, facendola combaciare con le mie gambe ... »

    « Va bene, Light-Sensei. Adesso ci riprovo ... »

    Si allontanerà, ritornando nella zona ove aveva provato precedentemente la tecnica con scarso successo. Ora aveva avuto una guida in più, sarebbe servita per fare la differenza? Certo, quella era l'unica domanda che Raito potrà farsi mentre, silenziosamente, riprenderà a formare il sigillo della capra e, lentamente, richiamare il chakra.

    « Delineare e controllare, mantenere la concentrazione fino all'ultimo secondo ... »

    Quasi come a formare dei pantaloni aderenti di chakra verranno indossati dal suo corpo in maniera omogenea e senza imperfezioni, una seconda pelle. Ormai, aveva capito come impastare e modellare il chakra, la parte difficile arriverà ora.
    Raito guarderà davanti a sé, anche se con la mente si isolerà, concentrandosi sulle sue gambe. Il resto sarà nulla.

    « Shumpo »

    Passo rapido seguito a sua volta da un altro passo altrettanto veloce. Un concatenamento di passi dalla grande frequenza, stavolta, nulla sembrerà andare storto, anzi, il ragazzo riuscirà a trattenere la tecnica ed ad evidenziare una velocizzazione nel movimento, ma per qualche ragione, sembrerà ancora insoddisfatto del risultato ottenuto.

    « Non c'è che dire, sono migliorato. Sono riuscito ad impastare il chakra e a trattenerlo fino all'ultimo. Tuttavia ... L'aumento effettivo della mia velocità è cresciuto solo del 9%. Non è sufficiente, non posso aver faticato fino a questo punto solo per raggiungere un simile risultato! No ... Non ho raggiunto il mio limite, posso fare di più. Mi serve concentrazione ... »

    Commenterà tra sé e sé per poi sedersi e assumere la classica posa yoga da meditazione, gambe incrociate e mani sulle ginocchia. Gli occhi, ovviamente, saranno chiusi mentre il ragazzo attenderà che il suo corpo si stabilizzi dopo quell'ultimo tentativo. Sarà quasi paragonabile ad un silenzio sacro, silenzio che neppure gli animali osano spezzare, come fossero a conoscenza della situazione e che volessero aiutare il ragazzo a concentrarsi, ma più probabilmente, era l'Uchiha stesso ad aver eliminato i suoni del mondo esterno concentrandosi su quello interno, entrando in un profondo strato di concentrazione.

    « Sono pronto »

    Si alzerà per poi aprire gli occhi seri e freddi. Sarà più che evidente la concentrazione che pervaderà interamente il suo corpo, portandolo ad un livello superiore di conoscenza delle sue abilità. In fondo, solo conoscendo sé stessi e le proprie potenzialità si può migliorare, e Raito aveva dedicato quei secondi proprio a tale scopo. In un allenamento è di vitale importanza sapersi concentrare sull'obiettivo, e Raito darà prova al suo maestro di avere quel requisito che contraddistingue tutti i personaggi di un certo calibro.

    « E adesso ... Per l'ultima volta... Lo Shumpo! »

    Niente sigillo, nessun tempo di caricamento, la tecnica verrà eseguita istantaneamente, quasi attivata dal sol pensiero e dal movimento rapido del chakra che in maniera fulminea avrà raggiunto ambedue le gambe prima che il ragazzo potesse iniziare il suo moto. Diverrà in questo modo il padrone della tecnica e, sfruttando quella nuova velocità oramai usa, non avrà l'intenzione di fermarsi, quasi eccitato.

    « Perfetto! Rispetto a prima, ora sono passato al 20% in più. Un risultato decisamente migliore! »

    Dirà tra sé e sé, quasi elogiandosi per il suo ottimo lavoro. Tuttavia, impegnato com'era a pensare alla velocità e all'esecuzione della tecnica, non si accorgerà di essere pericolosamente vicino alla sponda del lago a cui s'era avvicinato involontariamente già dal tentativo precedente. Saper correre è importante, ma lo è di più guardare dove si va.

    « Oh, cavolo! Non riuscirò a frenare in tempo... Finirò nel lago! »

    Capita la situazione cercherà disperatamente di frenare, ma la bagnata erba non sarà il terreno perfetto per questa sua intenzione, anzi, si rivelerà essere un ostacolo a tale proposito. Cosi, Raito scivolerà e istintivamente salterà per non finire nel lago. Ora, si troverà a mezz'aria, rannicchiato su sé stesso, quasi volesse tuffarsi a palla, però quella posizione particolare gli servirà per posizionarsi parallelamente alla superficie del lago. Estenderà la gambe, mentre andrà a concentrare uno strato di chakra sotto i piedi, quella non poteva essere che una sua tecnica ...

    « Geppu »

    Si darà, grazie all'ausilio della tecnica, una spinta che lo riporterà sulla terra ferma, evitando cosi di bagnarsi. Poi, con agilità felina, si avviterà su sé stesso, cadendo come un felino in piedi. Sospirerà per il pericolo scampato

    « Me la sono vista brutta, per poco non finivo con il farmi un bagno fuori programma »

    Dirà sarcastico per poi rimanere in quella posizione, sorridendo. Light avrebbe sicuramente notato la curiosa quanto inusuale tecnica adottata da Raito, una tecnica capace di far toccare concretamente l'aria. Certo, una tecnica davvero unica e originale

    _ __ __________________________________ __ _

    Chakra: 55/80
    Tecniche Utilizzate:
    CITAZIONE
    Movimenti lampo: Shumpo
    Tipo: ninjutsu
    Descrizione: Il ninja convoglia una discreta quantità di chakra nei muscoli, effettuando un solo spostamento rapido con velocità aumentata del 20% per una distanza massima di 10 metri. La tecnica permette quindi di scagliare un attacco difficilmente prevedibile o schivabile. La tecnica non può essere usata più di una volta a turno, altrimenti il ninja subirà un affaticamento muscolare e diminuzione della velocità e della forza per il successivo turno.
    Livello: C
    Consumo: 10

    CITAZIONE
    Geppu.
    Tipo. Ninjutsu
    Descrizione. Una tecnica semplice quanto efficace che permette di creare sotto i piedi uno strato di chakra consistente, tangibile, cosicché lo si possa utilizzare per compiere più salti a mezz'aria cosi da spostarsi in aria velocemente, generalmente al fine di evitare attacchi che altrimenti sarebbero impossibili da schivare. La creazione dello stato di chakra impiega un secondo. Sarà possibile utilizzarla una volta a turno a genin e 2 volte da chunin in poi.
    Consumo chakra. 15 a salto
    Livello. Tecnica di rango C.

     
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    Raito dopo altri due tentativi riuscì ad utilizzare in maniera perfetta la tecnica. Poi successe qualcosa di molto insolito. Il ragazzo senza accorgersene si era avvicinato troppo alle sponde del lago. Per evitare il bagnetto utilizzo una strana tecnica che li permise di camminare, o almeno fare un singolo passo, a mezz'aria.
    L' ha chiamata Geppu. Interessante.... si alzò dal masso su cui sedeva avvicinandosi all' allievo.
    "Complimenti si può dire che hai appreso la tecnica chissà magari all' esame potrebbe rivelarsi utile."
    Stette in silenzio per alcuni istanti, in quel breve lasso di tempo erano udibili solo i rumori della natura che li circondava.
    Riprese parola basando il nuovo discorso sul Jutsu appena visto, "Interessante quella tecnica, è una di quelle che hai citato prima vero Raito... Chissà alla fine l' allenamento potrebbe risultare vantaggioso anche per me"
    Da come la utilizzata penso che basti creare uno strato di chakra sotto la pianta del piede, simile per certi versi a quello che si usa quando si cammina sull' acqua o sulle pareti verticali.
    Di li a poco i ruoli si sarebbero anche potuti scambiare con il Sensei che avrebbe fatto l' allievo e quest' ultimo che avrebbe fatto il maestro.
    "Penso di aver intuito il suo funzionamento ma prima vorrei una tua descrizione della tecnica"... quindi aspettò una piccola spiegazione dell' Uchiha che, probabilmente non avrebbe tardato ad arrivare.
     
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    Narrato « Parlato » « Pensato »

    « Ne sono certo »

    Commenterà, secco, alla prima affermazione del sensei che s'era avvicinato a lui per poi cambiare dopo pochi secondi di silenzio discorso. Parlerà del Geppu, la tecnica che Raito aveva appena eseguito per evitare di bagnarsi il bagno. Il sensei non esiterà a mostrare il suo interessamento verso la tecnica, infatti, chiederà indirettamente al ragazzo, quasi proporrà, uno scambio. Shumpo per Geppu. Uno scambio giusto, dopotutto.

    « A questo punto posso essere fiero di me stesso... La mia tecnica ha catturato l'attenzione di Light-sensei »

    Sorriderà leggermente mentre il sensei chiederà al ragazzo una spiegazione sull'utilizzo della tecnica. Adesso, i ruoli s'erano invertiti: il discepolo divenne per una volta insegnante. Si sentiva davvero bene, insegnare una tecnica ad un Jonin? Non era roba da poco, e questo sarà sufficiente a dargli soddisfazione, sentendosi orgoglioso della sua tecnica che aveva sviluppato quasi in maniera naturale durante una sessione di allenamento di routine.

    « Certo, Light-Sensei. E' il minimo che possa fare per ricambiare il suo favore ... »

    Dirà per poi schiarirsi la voce e incrociare le braccia. Ad un tratto il tono di voce diverrà più serio, risulterà quasi zelante e meticoloso nella spiegazione.

    « Questa tecnica si chiama Geppu e, come avrà ben notato, da la possibilità a chi l'utilizza di compiere dei balzi quando si è già in aria. Principalmente, si crea un sostegno di chakra proprio sotto ai piedi, e si utilizza quest'ultimo per saltare. Il chakra dovrà prendere consistenza fisica e solida per permettere il balzo, ma la parte più difficile è il tempismo. Bisogna eseguire il salto nel momento giusto, altrimenti non servirà a nulla »

    Tempismo. Questa la chiave del Geppu che, come detto da Raito, consisteva nel crearsi un appoggio per compiere balzi a mezz'aria. Dopo questa piccola spiegazione il ragazzo tossirà un paio di volte per poi andarsi a sedere qualche metro più in là, sull'erba fresca. Durante il cammino darà le spalle al sensei, e in questa circostanza parlerà.

    « Per lei, Light-Sensei, non sarà difficile eseguire questa tecnica. Tempismo e controllo del chakra. Le confesserò una cosa: quando ho creato questa tecnica avevo l'intenzione di ... »

    Alzerà il capo, osservando il cielo, lì un uccello poco distinguibile da un puntino nero sorvelerà l'immenso blu, quasi perdendosi in esso.

    « Toccare il cielo. »

    Dirà con enfasi per poi sedersi e attendere di vedere il suo maestro all'opera.


    Edited by » GoÐ's ShaÐow - 25/6/2010, 16:00
     
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    Tempismo e controllo del chakra...
    Ecco gl' elementi chiave che secondo il suo inventore avrebbero portato alla riuscita della tecnica....
    Creare un sostegno di chakra sotto il piede...
    All' incirca avevo intuito giusto....
    Queste le parole che terrà a mente prima di iniziare la parte pratica....
    Si portò a qualche metro dal coetaneo. Compì qualche balzo verso l' alto come riscaldamento e alla fine iniziò seriamente con l' apprendimento della tecnica.
    Saltò, non appena raggiunse il punto più alto convogliò il chakra sotto le piante dei piedi facendo staccare poi la pellicola ed usandola come appoggio per il piede.
    Atterrò qualche istante più tardi, la tecnica non era riuscita alla perfezione. Lo strato di chakra al minimo contatto si era dissolto non permettendo all' arto di trovare l' appoggio desiderato.
    Tsk, la prima no ma alla seconda sicuro.... Ci mette all' incirca un secondo e non come pensavo prima istantaneo... vediamo se così funziona
    Balzò nuovamente verso l' alto, poco prima di raggiungere l' altezza massima incanalò il chakra nella gamba per poi farlo concentrare nel piede destro. Arrivato nel punto giusto rilascio il chakra formando l' appoggio di chakra, una specie di scalino.
    Vi appoggiò il piede sopra per poi farvi leva e spiccare un nuovo balzo verso l' alto.
    Raggiunse così l' altezza di 5 metri grazie al Geppu. "Direi che ho capito come funziona vero Raito, c'è ancora qualcosa da perfezionare nella durata dell' attivazione ma il grosso del lavoretto è fatto" disse rivolgendosi all' Uchiha sorridendo.
    Grazie al suo ottimo controllo di chakra e al tempismo non gli ci volle molto a capire il funzionamento della tecnica....

    Chakra: 745/755
    Tecniche utilizzate:
    Geppu.
    CITAZIONE
    Tipo. Ninjutsu
    Descrizione. Una tecnica semplice quanto efficace che permette di creare sotto i piedi uno strato di chakra consistente, tangibile, cosicché lo si possa utilizzare per compiere più salti a mezz'aria cosi da spostarsi in aria velocemente, generalmente al fine di evitare attacchi che altrimenti sarebbero impossibili da schivare. La creazione dello stato di chakra impiega un secondo. Sarà possibile utilizzarla una volta a turno a genin e 2 volte da chunin in poi.
    Consumo chakra. 15 a salto
    Livello. Tecnica di rango C.



    Edited by AndreaZena93 - 23/6/2010, 22:43
     
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    Narrato « Parlato » « Pensato »

    Il ragazzo osserverà con scrupolosità l'operato del suo sensei, non rimase sorpreso nel vedere il talento mostrato dal Nara. Ottimo controllo del chakra che gli permise, anche grazie al suo tempismo, di trovare la strada giusta per l'apprendimento fin dal primo tentativo, mostrandosi degno del titolo che portava.

    « Proprio come ci si aspetterebbe da un Jonin ... Di questo passo apprenderà la tecnica nel giro di pochi secondi senza che io faccia nulla ... A questo punto posso anche rilassarmi »

    Penserà il ragazzo. Non v'era neanche bisogno del suo intervento in quanto il sensei aveva ben capito già da sé il funzionamento della tecnica, mostrando una perspicacia acuta. Il ragazzo poggerà il dorso sull'erba, accavallando le gambe e sovrapponendo una mano sull'altra per poi utilizzarle come guanciale poggiando la nuca. Assumerà quell'espressione supina rilassando, mentre la sua candida pelle veniva accarezzata e riscaldata dall'abbraccio del sole.
    In questo modo si sarebbero riposate anche le sue gambe che, tremolanti, risentivano tutt'ora dello stress dovuto all'allenamento finito da poco.

    Nel frattempo, in casa Uchiha, la madre di Raito, visibilmente innervosita, troverà le caramelle del figlio in giardino, assieme alle tazze di tè lasciate dai due per la fretta, la madre assumerà un aspetto nervoso, rosso il volto mentre un ghigno bieco si dipinge sul suo volto. Per fortuna il ragazzo non si trovava lì, altrimenti sarebbero stati guai.

    « Q-quel ragazzo .... Il mio prezioso giardino .... RAITOOOO!! »

    Un urlo che, come un tuono, squarciò l'aria facendo sobbalzare persino il padre che stava rincasando in quel momento. Il padre non entrerà, varcata la soglia uscirà di nuovo in silenzio, evitando ogni possibile incontro con la moglie furibonda. Incredibile che una madre innervosita potesse recare tanto terrore.

    Il giovane, ignaro di tutto, si godrà quella tranquilla giornata, alzando il capo vedrà il suo sensei che s'era dato un momento di pausa, per riflettere e chiedere al ragazzo se, quello che stesse facendo, fosse giusto o meno. Il giovane, tranquillo e pacato rispose ritornando nella sua comoda posizione.

    « Già. Non mi sorprende che lei sia Jonin, ancora poco è avrà assimilato completamente la tecnica, continui così »

    « Non vedo l'ora di tornare a casa a gustarmi le mie caramelle »

    Peccato che non troverà le sue caramelle ma qualcosa di davvero poco dolce: una madre furiosa.
     
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    Raito si sdraiò sul prato rilassandosi completamente.
    Finita la piccola pausa il Nara riprese con l' apprendimento della tecnica.
    Concentrò il chakra nelle gambe. Poi dopo aver compiuto un balzo verso l' alto fece scorrere il chakra attraverso l' arto destro fino alla pianta del piede.
    Creò uno strato tangibile rilasciandolo qualche istante dopo. Usandolo come appoggio
    Ampliando la distanza dal suolo di ulteriori 3 metri. Light rifece la stessa cosa, voleva provare a procedere con lo stesso tentativo ampliando i possibili appoggi a due.
    Incanalando il chakra nella gamba sinistra fino al piede ricompose un ulteriore pedana di chakra. Qui appoggiando il piede accumulò ulteriormente altro chakra, stavolta nei muscoli. Usando lo Shumpo scattò in avanti. Con la velocità raggiunta in questo modo si ritrovò sopra l' Uchiha.
    Compose velocemente il sigillo richiesto per una tecnica derivata dalla mia innata.
    Sfruttando la proiezione che il corpo faceva grazie alla luce prodotta dal sole sul terreno formò una ramificazione d' ombra allungandola fin sotto i propri piedi.
    Qui appoggiandosì richiamò l' attenzione dell' allievo. "Raito che ne dici se torniamo ognuno nelle proprie case? Le tecniche ormai sono state apprese e non vorrei che i tuoi si preoccupassero per le tue condizioni...
    Ah un' ultima cosa... Non deludermi all' esame che c'è una possibilità che vi venga a vedere"

    Detto questo il Nara spostandosi dalla sua posizione sopraelevata ritornò a terra sciogliendo la tecnica d' ombra. Si sedette affianco al genin aspettando una risposta....

    Chakra: 700/755
    Tecniche utilizzate:
    Geppu. x2
    CITAZIONE
    Tipo. Ninjutsu
    Descrizione. Una tecnica semplice quanto efficace che permette di creare sotto i piedi uno strato di chakra consistente, tangibile, cosicché lo si possa utilizzare per compiere più salti a mezz'aria cosi da spostarsi in aria velocemente, generalmente al fine di evitare attacchi che altrimenti sarebbero impossibili da schivare. La creazione dello stato di chakra impiega un secondo. Sarà possibile utilizzarla una volta a turno a genin e 2 volte da chunin in poi.
    Consumo chakra. 15 a salto
    Livello. Tecnica di rango C.

    Movimenti lampo: Shumpo
    CITAZIONE
    Tipo: ninjutsu
    Descrizione: Il ninja convoglia una discreta quantità di chakra nei muscoli, effettuando un solo spostamento rapido con velocità aumentata del 20% per una distanza massima di 10 metri. La tecnica permette quindi di scagliare un attacco difficilmente prevedibile o schivabile. La tecnica non può essere usata più di una volta a turno, altrimenti il ninja subirà un affaticamento muscolare e diminuzione della velocità e della forza per il successivo turno.
    Livello: C
    Consumo: 10

    Attacco di Cucitura dell'Ombra (Ninpou Kagenui)
    CITAZIONE
    Tipo: Ninjutsu
    Sigilli: 1
    Con questa tecnica lo shinobi estende la propria ombra e la rende solida, resistente,appuntita e affilata grazie al proprio chakra.
    La tecnica ha una durata massima di tre turni. L'ombra si può dividere in varie punte, con un diametro di 7 cm, che possono immobilizzare l’ avversario, colpire o afferrare oggetti. Ovviamente, più lo shinobi è vicino all'avversario più la tecnica diventa efficace. La lunghezza massima raggiungibile è pari a quella del controllo dell’ ombra. Il numero massimo di ramificazioni è 6. La velocità delle punte dipende ovviamente dall'abilità del ninja.
    Consumo: 15 a ramificazione



    Edited by AndreaZena93 - 28/6/2010, 13:20
     
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  15. Ranuccio
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    CITAZIONE
    Ok, tecniche apprese.

     
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