Quartiere Uchiha

Allenamento per Storm e Zena.

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  1. » GoÐ's ShaÐow
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    ~ Erede Uchiha
    Uchiha's District, Lake
    Sunny.
    10:06
    Atto VII°



    Narrato « Parlato » « Pensato »

    Il ragazzo osserverà con scrupolosità l'operato del suo sensei, non rimase sorpreso nel vedere il talento mostrato dal Nara. Ottimo controllo del chakra che gli permise, anche grazie al suo tempismo, di trovare la strada giusta per l'apprendimento fin dal primo tentativo, mostrandosi degno del titolo che portava.

    « Proprio come ci si aspetterebbe da un Jonin ... Di questo passo apprenderà la tecnica nel giro di pochi secondi senza che io faccia nulla ... A questo punto posso anche rilassarmi »

    Penserà il ragazzo. Non v'era neanche bisogno del suo intervento in quanto il sensei aveva ben capito già da sé il funzionamento della tecnica, mostrando una perspicacia acuta. Il ragazzo poggerà il dorso sull'erba, accavallando le gambe e sovrapponendo una mano sull'altra per poi utilizzarle come guanciale poggiando la nuca. Assumerà quell'espressione supina rilassando, mentre la sua candida pelle veniva accarezzata e riscaldata dall'abbraccio del sole.
    In questo modo si sarebbero riposate anche le sue gambe che, tremolanti, risentivano tutt'ora dello stress dovuto all'allenamento finito da poco.

    Nel frattempo, in casa Uchiha, la madre di Raito, visibilmente innervosita, troverà le caramelle del figlio in giardino, assieme alle tazze di tè lasciate dai due per la fretta, la madre assumerà un aspetto nervoso, rosso il volto mentre un ghigno bieco si dipinge sul suo volto. Per fortuna il ragazzo non si trovava lì, altrimenti sarebbero stati guai.

    « Q-quel ragazzo .... Il mio prezioso giardino .... RAITOOOO!! »

    Un urlo che, come un tuono, squarciò l'aria facendo sobbalzare persino il padre che stava rincasando in quel momento. Il padre non entrerà, varcata la soglia uscirà di nuovo in silenzio, evitando ogni possibile incontro con la moglie furibonda. Incredibile che una madre innervosita potesse recare tanto terrore.

    Il giovane, ignaro di tutto, si godrà quella tranquilla giornata, alzando il capo vedrà il suo sensei che s'era dato un momento di pausa, per riflettere e chiedere al ragazzo se, quello che stesse facendo, fosse giusto o meno. Il giovane, tranquillo e pacato rispose ritornando nella sua comoda posizione.

    « Già. Non mi sorprende che lei sia Jonin, ancora poco è avrà assimilato completamente la tecnica, continui così »

    « Non vedo l'ora di tornare a casa a gustarmi le mie caramelle »

    Peccato che non troverà le sue caramelle ma qualcosa di davvero poco dolce: una madre furiosa.
     
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14 replies since 20/6/2010, 18:59   314 views
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