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Ranuccio
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CITAZIONETravestimento
Kazuya Mishima - Mukenin di Livello C, non molto forte ma decisamente scaltro - è stato finalmente catturato ieri poco distante dal Villaggio, mentre tentava di mettere a segno un furto all'interno della villa di un ricco mercante. Interrogato per ore e ore, Mishima ha finalmente ceduto, rivelandoci preziose informazioni. Una di queste è che avrebbe dovuto incontrarsi con Gokudera Hayato, stasera alle nove in punto presso il Ponte Degarashi, uno dei punti di contatto che uniscono il Paese delle Risaie a quello del Fuoco. Gokudera Hayato è un furfante se possibile ancora più scaltro di Mishima, e dunque non possiamo lasciarci scappare questa occasione per catturarlo. Ti sarà fornita una foto di Kazuya così che tu possa prendere le sue sembianze, recarti all'appuntamente e tentare di catturare Hayato mentre questi ha la guardia abbassata.
Ricompensa: 150 ryo
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.CITAZIONENarrato
"Parlato"
Pensato
"Parlato da altri"
Era una delle classiche notti nel villaggio del suono. Poche le luminarie accese per le strade. Quasi nulla la presenza delle persone per le povere vie di Oto.
Una sola persona si svegliò preso da un' insanabile desiderio. Si alzò matido di sudore dal suo caldo giaciglio. Il demone al suo interno reclamava nuova linfa vitale.
Ormai era come una droga per lui, non poteva vivere senza quel caldo e rosso liquido. Il principe della notte stava per entrare in scena. Le persone fuori da quelle ricche mura in cui risiedeva non sarebbero più state al sicuro. Nessuna di loro. Uomini, donne, bambini chiunque poteva essere una sua nuova vittima. Non riusciva a controllare quel suo istinto assassino la notte, questo si faceva più pressante e la fame cresceva. Quasi istintivamente avviava la trasformazione attivando quei geni ormai ben armonizzati all' interno del suo corpo.
I canini risplendevano alla tenera luce lunare come due pietre preziose ma a breve avrebbero perso il loro candido colore per macchiarsi del rubino colore del sangue.
Aprì piano la porta di casa ed uscì. L' abbigliamento era totalmente nero in netto contrasto con il colore della pelle assai chiaro.
Silenzioso si mosse nell' oscurità con un' agilità degna di un felino. Raggiunse in breve tempo il settore più malfamato del villaggio. Li si sarebbe compiuta la sua battuta di caccia, un altro massacro avrebbe tinto di rosso le notti di Oto.
Un gruppo di quattro persone uscì da un locale. Brutti ceffi alla vista, barba incolta cicatrici cosparse sulla maggior parte del corpo. Lame sguainate ancora sporche di qualche loro ultimo omicidio. Il forte odore impregnò le sottili narici del Vampiro. Un ghigno malefico si disegnò sul suo volto. Si trovava a circa 5 metri da loro ma nessuno se ne era accorto. Avrebbe giocato con loro. Gli avrebbe terrorizzati. Gli dava una sensazione indescrivibile la folle paura che si mostrava ai suoi occhi.
Si portò ancora più vicino, 3 metri o poco più. Un sussurro uscì dalle rosee labbra leggermente aperte. Quasi all' istante i quattro malcapitati avrebbero subito un senso di spaesamento causato dalla perdita di equilibrio e dall' annebbiamento che la loro vista avrebbe subito. Barcollarono, si scontrarono imprecando per quello che gli stava succedendo.
Un urlo agghiacciante spezzò la quiete della notte. Il rumore secco di un osso che si rompeva l' aveva preceduto, ed un' altra imprecazione si era potuta udire nelle immediate vicinanze.
Basta giocherellare... La voce si intromise prepotentemente all' interno della mente di Daemon e quest' ultimo la seguì senza controbattere.
Si scagliò violento come il mare in tempesta sui banditi ancora in vita recidendo loro la giugulare. I successivi 10 minuti li passò a berne il sangue privandone i corpi ormai esanimi da ogni minima goccia.
Quel senso di vuoto si era placato ogni segno della fame era sparito e con esso anche quell' istinto demoniaco. Ora poteva dirigersi verso casa e come se nulla fosse successo riprendere a dormire fino alle prime luci del sole le quali avrebbero reso nota la raccapricciante scena consumata nella notte.
Probabilmente la squadra medica avrebbe svolto l' autopsia sui corpi sgozzati delle vittime senza riuscire a trovare una spiegazione logica all' avvenimento. In fondo nessuno era al corrente del suo oscuro potere salito dalle viscere delle terra ed insidiatosi nel suo corpo. Il Kokage ancora li assegnava missioni all' oscuro di quale maleficio stava colpendo il villaggio.
Il numero delle vittime sarebbe cresciuto ogni notte fino a quando le persone non fossero più bastate ed avrebbe dovuto cambiare zona di caccia.
Ora però doveva immedesimarsi nuovamente nel suo ruolo di bravo Shinobi e svolgere la missione per il villaggio.
Una missione che richiedeva di falsare la propria immagine per poter cogliere in contropiede un bandito ed eliminarlo. Un' altra vittima si sarebbe aggiunta alla lista del nuovo demone.
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.CITAZIONEDescrivi pure l'arrivo al luogo designato per l'incontro, successivamente interverrò io.
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I dettagli della missione erano stati memorizzati, così come la foto consegnatali. A grande velocità Daemon si allontanava dal villaggio. I raggi del sole filtrati dalle folte chiome degli alberi disegnavano strani disegni sul terreno attraverso le ombre. Non era di certo il miglior momento della giornata, il sole era alto in cielo e Eiichiro sentiva quasi un senso di spossatezza e stanchezza che partiva dal cervello e si diffondeva in tutto il corpo. Il potere che aveva ricevuto era da sfruttare solamente durante le ore di oscurità altrimenti avrebbe contratto solamente gravi deficit e, ancora non poteva permetterselo. Si, era riuscito a sviluppare tecniche molto efficaci e versatili che gli potevano regalare la vittoria contro avversari del suo stesso livello ma, ancora non si era messo alla prova con Shinobi superiori.
Il fatto di non poter avere un asso nella manica fino al calare del sole era un problemino che avrebbe dovuto risolvere in un modo o nell' altro. E, ne era sicuro, gli studi nella medicina avrebbero dato un grande aiuto.
Il viaggio durò molto, passò una giornata prima di arrivare nei pressi di Degarashi. Erano le 20.00 circa quando Daemon poso il suo piede sul ponte che collegava i due territori. Aveva ancora un' ora prima di dover incontrare Mishima. Attivò la tecnica della trasformazione cercando di risultare identico al vero Hayato. Dopo di che si guardò intorno, avrebbe memorizzato ogni punto del territorio così da avere una buona conoscenza dell' area su cui avrebbe dovuto combattere e sfruttarne ogni minimo filo d' erba a proprio vantaggio.
Si portò sul delimitare della foresta nascondendosi. Avrebbe aspettato la sua prede in perfetto silenzio in simbiosi con la natura che lo circondava.
La fame però cresceva con i minuti e avrebbe dovuto cibarsi prima di passare all' offensiva, aveva ancora il tempo necessario per poter cacciare qualche animale e nutrirsi del suo sangue. Certo, non era prelibato come quello umano ma era ciò che passava al convento in quel momento. Si inoltrò nel bosco tese l' udito in cerca di qualche rumore riconducibile ad una qualche specie di animale. Qualche secondo in perfetto silenzio e senza muovere un muscolo prima che rintracciasse la preda. Era un cervo, anziano o forse ferito data la lentezza nei movimenti. Si arrampicò sul tronco di un albero tramite il controllo del chakra e, non appena gli fu sopra si gettò sul corpo del futuro cadavere. Non avrebbe usato nessuna arma da taglio per terminarlo, troppo sangue sarebbe andato sprecato. La rottura del collo fu la scelta a cui opto. Cibatosi e pulitosi le labbra di rosso tinte si riportò ai margini della foresta in attesa del suo obbiettivo.
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Bansho Tenin .
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SPOILER (clicca per visualizzare)Hai confuso Kazuya con Hayato e ti sei trasformato nel pg che devi incontrare. facciamo che sei Kazuya va
»Narrato
»Parlato
»Pensato
»Altre voci
Bene bene, vedo il ponte. Spero solo che Kazuya si sia ricordato di portare con se i piani e la mappa della casa del Daimyō di questo paese.
Avvolto in un manto scuro come la notte Hayato Gokudera, famoso criminale, si stava accingendo a raggiungere il ponte che faceva da collegamento tra il Paese del fuoco e il più piccolo paese delle risaie, li dove aveva soggiornato gli ultimi tempi.
Indossava una tuta rossa e di pelle nera, molto aderente che faceva intravedere il fisico muscoloso. i Capelli erano argentati e gli occhi color nocciola. Sotto quel mantello però era impossibile intravedere certi particolari. Ormai a passi lenti ma decisi, Gokudera aveva raggiunto il ponte. Del suo contatto non c'era l'ombra e l'ora di incontro era per le 20:00.
Sono le 20:02...aspetterò fino alle 20:05, quindi sbrigati Kazuya. Sai benissimo che non posso uscire allo scoperto in questo ultimo periodo.
Poi si scoprì il volto dal cappuccio e si mise ad attendere impaziente il suo compagno.. -
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Una persona incapucciata oltrepassò il ponte. Un mantello nero lo mimetizzava con l' ambiente circostante. Doveva trattarsi di Hayato. Non appena si tolse il tessuto che ne copriva il volto e la testa ogni possibile dubbio sparì.
Daemon, attivata la trasformazione e prese le sembianze di Kazuya, si avvicinò all' obbiettivo scusandosi per il ritardo. Dalle labbra uscì un flebile sussurro che la preda avrebbe udito data la distanza che li separava non superiore ai 3 metri. L' attacco aveva inizio. La vista si sarebbe annebbiata con conseguente perdita di stabilità. Questo avrebbe fatto si che un varco nella sua difesa si aprisse lasciando libero il demone di Oto di colpire con una discreta facilità l' obbiettivo.
Nonostante per il villaggio si trattasse di una piaga che era meglio debellare ogni missione di eliminazione sarebbe stata portata a termine da questo perfetto assassino. Come il nonno sarebbe entrato a far parte della squadra degli assassini e poi, da li il suo piano sarebbe entrato in azione.
Ma prima avrebbe avuto bisogno di un' abilità che il parente nel suo diario descriveva nei più piccoli particolari. Un Doujutsu dai poteri spaventosi, le iridi color sangue e la capacità di prevedere il futuro, anche se in modo limitato. Un potere che, aggiunto a quello che già possedeva, lo avrebbe reso un essere che trascendeva gli umani. L' obbiettivo prefissato l' inizio ormai stava pian piano sbiadendo lasciando posto alla sete di potere. Una sensazione che lo corrodeva dall' interno e che ormai aveva preso il sopravvento. Una persona veniva citata in quel sacro diario, Orochimaru. Veniva descritto sia fisicamente sia caratterialmente ma non sembrava che le due persone si fossero mai incontrate. Allora perchè citarlo, cosa poteva correlare il fondatore di Oto con suo nonno. Lo avrebbe scoperto in seguito anche se, non sarebbe stato facile trovarlo. La serpe bianca, così veniva soprannominata, era l' obbiettivo finale.
Ma tornando al combattimento, non appena il Genjutsu si fosse attivato uno sucessivo e più pericoloso lo avrebbe seguito. Il chakra Raiton iniziò a pulsare attorno alla mano destra che, dopo uno scatto di tre metri, sarebbe andata ad impattare direttamente contro il viso del Mukenin immettendo al suo interno una scarica elettrica che sarebbe arrivata al cervello.
Difficilmente sarebbe potuto scappare data la perdita di equilibrio che il suono avrebbe causato e il buio avrebbe reso ancora più complicate le sue percezioni visive già spiadite. Se tutto fosse andato come previsto la caccia sarebbe terminata molto velocemente.
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Bansho Tenin .
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Bene eccolo lì.
Dal lato opposto del ponte un altra ombra si stava avvicinando, Hayato riconobbe subito il compare che si scusò per il ritardo. Erano ancora distanti ma qualcosa colpì Gokudera. Da quella distanza, poco meno di 6 metri, riuscì a percepire l'odore pungente di sangue.
Kazuya non era uno shinobi valente, meno che mai di uccidere...e allora cos'era quella sensazione. L'odore del sangue Hayato lo conosceva bene. Era capitato altre volte che lui fosse costretto a spargerne per commissioni, ma Kazuya no.
Che mi voglia tradire ? No...magari si è ferito, ma non emanerebbe tutto questo fetore.CITAZIONESensi Sviluppati - Olfatto (Livello I)
Grazie a un particolare allenamento, il ninja avrà un olfatto più sviluppato del normale. In questo livello, l'olfatto sarà aumentato del 50%, permettendo di sentire odori deboli entro 2 metri, di media intensità entro 6 metri e odori forti entro 12 metri, distinguendoli perfettamente.
Sotto le vesti che lo coprivano dal collo in giù Hayato prese un oggetto lungo, circa 18cm, di forma cilindrica e con l'altra mano di preparò a una possible controffensiva. Senza dare l'impressiona di essersi accorto che qualcosa non andava, il Mukenin continuò ad avvicinarsi poi si fermò a una distanza di circa 3m con lo pseudo Kazuya.
Bene amico mio, non perdiamo tempo, dammi i piano per il prossimo colpo. Sempre che tu sia il vero Kazuya.
Ci fu un attimo di silenzio, poi colui che si trovava difronte a Gokudera, sembrò emanare un suono che riecheggiò all'interno dei timpani del mukenin.
Improvvisamente la vista gli si stava annebbiando e l'equilibrio veniva meno.
Accidenti non mi aspetavo un simile attacco, devo reagire prima di non riuscire più a muovere una controffensiva.
Quasi in contemporanea, poiché aveva cominciato a comporre i sigilli, Gokudera aveva utilizzato una tecnica molto rara per uno shinobi del suo livello, ma molto comune a chi possedeva la sua peculiare abilità.
kuchiyose no jutsu
Utilizzando la propria mano con cui si era appoggiato dopo aver perso l'equilibrio, fece da tramite per una dimensione parallela, richiamando a se uno dei suoi più fidati compagni. Un oni di circa 3m comparve facendo da scudo a Gokudera e salvando da un probabile k.o.
Aveva gli occhi coperti da una benda e possedeva un imponente martello chiodato.
La sua evocazione aveva effettivamente parato il colpo che subito dopo scaglio il finto Kazuya subendo dei lievi danni, nulla di cui un essere come quello poteva certo preoccuparsi.
A fatica intanto Hayato cercò di rimettersi in piedi. Adesso l'attacco stava facendo sentire tutta la sua efficacia.
Fortunatamente il suo "compagno" faceva da barriera tra i due, così che persime a Gokudera di strisciare lontano di circa un metro scarso.
In mano aveva un flauto argentato con dei fregi particolari,ma era ancora troppo debilitato per suonare.
Maledetto...stavi per eliminarmi subito. Fortunatamente ho sentito in tempo il fetore che ti porti dietro. Chi ti manda ad uccidermi ? Rispondimi!
Quell'ultima frase la pronunciò con uno sguardo pauroso, sembrava aver perso la ragione, dopotutto uno shinobi di una certa fama che si era fatto fregare da un banale trucco era qualcosa di cui ci si poteva lagnare. Gli effetti della tecnica stavano cessando. Ancora poco e avrebbe potuto dimostrate la vera forza di cui era portatore.
Stato Fisico: Momentaneamente debilitato ( perdita equilibrio, vista annebbiata)
Stato Mentale: Furioso
Chakra: 90/110
Equipaggiamento:
x1 flauto argentato, x1 amplificatore, x1mantello
Tecniche utilizzate:SPOILER (clicca per visualizzare)Kuchiyose no jutsu: evocazione Oni
Costo: 20 chakra
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Il fetido odore di sangue che Daemon si portava dietro l' aveva fottuto, anche se di poco. Gli effetti del Genjutsu si fecero sentire ma qualcosa andò storto, un' essere dalle dimensioni mastodontiche si frappose tra la testa di Hayato e lo Yashiro di Eiichiro. Una banda bianca sugli occhi ed un enorme mazza chiodata si notavano al primo colpo d' occhio. Era un qualcosa di mai visto e, che se l' avesse colpito probabilmente avrebbe inflitto danni assai pesanti anche se, al momento dell' impatto sembrò rimanere immobile. Con elevata velocità il demone di Oto fece scivolare la mano stesa lungo il fianco nel porta - shuriken finché, sentito al tatto la ruvida carte, prese una cartabomba, attaccandola velocemente sul costato del gigante. Il movimento nascosto agli occhi del Mukenin dalla sua stessa creatura avrebbe facilitato la successiva offensiva.
Con un veloce balzo Daemon si allontanò di qualche metro portando le distanze a circa 5 metri in una posizione piuttosto tranquilla in cui sarebbe riuscito a studiare bene il nemico. Questo nel frattempo stava portando alla bocca un argenteo flauto.
Non poteva permettersi ancora di attivare il vero potere che risiedeva in lui, prima doveva sapere come attaccare il corpo di Hayato senza possibili altre intrusioni e, l' esplosivo appena attaccato sull' essere evocato avrebbe svolto il suo dovere a breve.
Sempre che l' Oni non avesse una propria autonomia di movimenti. Doveva scoprirlo nel più breve tempo possibile.
Rilasciato l' Henge e posizionate le mani nel sigillo richiesto fece detonare l' ordigno, se la potenza fosse bastata avrebbe sfruttato la densa nube che si fosse andata a creare per potersi riavvicinare e mettere a segno un doppio attacco. La mano sinistra, scivolata sinuosa sopra il tessuto dei neri pantaloni al contatto con il freddo metallo di un kunai si strinse attorno ad esso afferrandolo e portandolo fuori alla luce della luna facendo illuminare il grigio materiale di cui era composto. Il braccio scattò in avanti seguendo una traiettoria lineare, non appena l' arma avesse impattato contro un oggetto solido sarebbe esplosa grazie al secondo ordigno legato ad esso aumentando così la potenza dell' attacco. Si trattava di una semplice offensiva mirata a studiare i movimenti del nemico ma che, in caso di debolezza di quest' ultimo sarebbe bastato per ridurlo in brandelli.
Avrebbe risposto alla domanda solamente nel caso si fosse salvato, altrimenti sarebbe stato solo fiato sprecato.
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Bansho Tenin .
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Ormai Hayato aveva riacquistato l'equilibrio. Alla vista però dell'essere evocato dal Mukenin, il suo avversario non sembrò fare cenno. Anzi si. Si allontanò di qualche metro. Prese un Kunai e lo lanciò in direzione dell'Oni.
Era un semplice attacco che non avrebbe potuto seriamente danneggiare quel colosso che si frapponeva tra loro.
Gokudera porò il flauto vicino alle sue rosse labbra e comincio con un soffio leggere. I movimenti delle dita che coprivano i buchi del flauto facevano si che questo soffio si trasformasse in melodia.
Con i grandi avambracci che portava si coprì parando facilmente il Kunai. ma un altro imprevisto fece sorprendere Gokudera. Una esplosione e un altra ancora. La prima fu quasi del tutto parata dall'avambraccio del gigante che però finì distrutto spargendo pezzi per circa un metro.
Al fianco invece il colpo fu più potente, li non si trovavano particolari protezioni e il colpo lo aveva danneggiato abbastanza. Ma non era ancora sufficiente per potersi liberare di un colosso di tre metri abbondanti.
Ti sfrutterò finché potrò. Non sopporto di essere deriso da uno stupido ragazzino come questo.
Re...Mi...Fa
Di nuovo cominciò a suonare una calma e triste litania, facendo si che l'Oni si muovesse per andare ad attaccare il suo avversario. L'evocazione era molto veloce e cercò di colpire Daemon con un colpo secco della sua enorme arma. Nel frattempo Gokudera, dietro la sua creatura, sembrava molto tranquilla e distanziava da quel finto Kazuya circa 8m.
Fatti sotto, l'avevo detto che te l'avrei fatta pagare cara !. -
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Un braccio fu ridotto in brandelli con pezzi di carne che volarono in tutte le direzioni, l' odore di sangue che uscì dalle ferite penetrò nelle sottili narici di Daemon inebriandolo. La seconda esplosione sembrò creare danni ancora maggiori rivelando alla luce della luna parte delle costole e degli organi interni. Ma, qualcosa sembrava non essere andata. Il colosso sembrava non sentire il ben che minimo dolore e, ancora una volta era rimasto immobile. Solamente quando Hayato portò il proprio flauto vicino alle rosee labbra ed iniziò una lieve melodia il mostrò iniziò a muoversi.
Era possibile che, per come stavano in quel momento le cose, si trattasse di un evocazione priva di cervello comandato tramite il suono dello strumento musicale dal proprio padrone. Questo, in certo senso, era un vantaggio. Lo scontro si sarebbe mantenuto sull' uno contro uno e quindi non avrebbe causato troppe complicazioni.
Le informazioni erano ormai abbastanza e l' odore del sangue ormai aveva reso euforico Daemon. Era giunta l' ora di attivare la trasformazione. L' aggressività aumentò via via sempre più e con esso la percezione dei sensi. Il colosso cercò di menare un poderoso colpo con la propria mazza ma, tramite i propri riflessi e la velocità di cui ora disponeva non fu un problema troppo complicato schivare e passare subito all' attacco.
Scattò passando sotto le braccia alzate dell' Oni prima che l' enorme arma collidesse col terreno creando grosse spaccature alle sua spalle. Si trovava a pochi centimetri dalla ferita sanguinante di quella che ora era diventata la sua principale preda. I canini esposti alla luce lunare risplendevano come preziose gemme prima che si potessero macchiare dello scarlatto colore. Infatti cercò di piantarli nella ferita iniziando a succhiarne via la linfa vitale. Coperto dalla colossale massa della creatura Hayato non avrebbe visto la macabra scena che si andava consumando non potendo così far attaccare con precisione la sua marionetta.
Qualora la cena si fosse completata con successo buona parte delle energie di già utilizzate sarebbero andate a risanarsi facendolo tornare in perfetta forma.
La sensazione che creava in lui la liberazione dei poteri lo rendeva entusiasta, come una prigionia di giorno non poteva liberare i propri veri istinti mantenendo una maschera a lui stretta, doveva collaborare con persone che semplicemente avrebbero dovuto solamente sparire dalla faccia della terra per mano sua. Non erano altro che riserve di sangue ancora in vita ma, nella sua mente erano già morte tranne che ancora non lo sapevano.
Una sola persona sarebbe rimasta viva, almeno fino a che non avrebbe risposto alle sua domande. La serpe bianca, Orochimaru, doveva prima svelare il perché di tanto interesse da parte del Nonno nei suoi confronti e per quale motivo si conoscevano.
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Bansho Tenin .
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Sembrava che dalla mazzata il suo avversario fosse rimasto schiacciato.
Era durato tutto troppo poco ma tracce del suo nemico non ne erano effettivamente rimaste.
Suono qualche nota giusto per far tornare indietro il proprio Oni, ma si accorse che qualcosa non quadrava. La sua creatura non si muoveva, sembrava che avesse esaurito le forze. O per meglio dire si muoveva ma molto a stento. Sul fianco ancora grondava la ferita, sembrava che avesse avuto un effetto più devastante di quanto non avesse creduto, ma non era questa l'unica causa. Tra le fattezze abnormi dell'Oni si celava qualcos'altro. Il suo avversario aveva letteralmente morso il fianco sanguinante dell orco.
Maledetto!
A quanto vedo non sei tanto umano sotto sotto...te la sei crcata, forza mia creatura, Dimostra quello che puoi fare.
Questa era in realtà una finta molto intelligente di Hayato, infatti quello che voleva fare non era suonare il flauto per impartire ordini all Oni, bensì suonarlo per far cadere il nemico in un gejutsu.
Sapeva bene che per la sua creatura ormai muoversi era diventato impossibile, ma l'avrebbe sacrificata volentieri pur di eliminare quel mostro.
Ascolta la mia melodia, la melodia della disperazione !CITAZIONEStato Fisico: Buono
Stato Mentale: Furioso
Chakra: 60/110
Equipaggiamento:
x1 flauto argentato, x1 amplificatore, x1mantello
Tecniche utilizzate:SPOILER (clicca per visualizzare)Flauto Demoniaco: Nona Sinfonia
Descrizione: Grazie a questa tecnica, il possessore dell'innata potrà suonare delle note che entreranno nella testa dell'avversario, mandandolo in un'illusione dove lui sarà appeso ad un crocifisso e vedrà scigliersi mani e piedi, provando una terribile sofferenza. Per mantenere il genjutsu attivo l'utilizzatore deve continuare a suonare. Nella realtà l'avversario rimarrà immobile. Per cadere nel genjutsu l'avversario dovrà ascoltare per almeno 5 secondi la melodia. Una ferita media interrompe il genjutsu. Il costo per liberarsi dal genjutsu è 50.
Costo: 30 + 10 [A turno]
Grado: B
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Sangue. Caldo liquido scarlatto che scorreva lungo la gola del demonio rifocillandolo delle energie perse fino a quel momento. Cibo, droga, medicina. Quella linfa paradisiaca era tutto per Daemon. Ma, qualcosa lo destò dalla sua cena. All' improvviso senza che neanche se ne accorgesse il gigante si era mosso mettendo in bella mostra lo scempio che si stava consumando. Le parole che vennero pronunciate da Hayato non arrivarono neanche al cervello dello Shinobi di Oto, era concentrato solamente nel prosciugare ogni minima goccia di quella bevanda. Fu in quel momento che fu interrotto. Alcune note arrivarono direttamente al cervello di Eiichiro portandolo in un mondo illusorio in cui, crocifisso, si vedeva lentamente sciogliersi. Il dolore provato era acuto, insopportabile ma usare il kai era impossibile. Le mani erano come immobilizzate e non sarebbe riuscito a comporre il sigillo necessario. Poteva usare solamente quei grossi canini che si trovava all' interno della bocca, con essi era in grado produrre danni anche seri se portati in punti delicati. Spalancò le fauci per poi chiuderle con forza sul labbro inferiore. Del liquido rossastro ne uscì in grossi rivoli macchiando ulteriormente la maglia nera.
L' illusione svanì e, con essa il dolore. Le braccia e le gambe erano ritornate quelle di un tempo, solide e ben compatte. Era tempo di vendicarsi e, non sarebbe passato troppo prima che iniziasse a consumarsi. Scattò. Coprì la distanza che li separava quasi in un istante producendo, per la seconda volta un suono malefico, non appena giunto nel raggio d' azione che avrebbe raggiunto l' avversario attivando la propria illusione, la vista sarebbe andata a sfocarsi e l' equilibrio scemando. Un' altra cospicua quantità di chakra si andò a canalizzare prima nelle piante dei piedi poi nel terreno sotto di esse. 5 Pozze d'acqua si crearono fra i due contendenti schizzando velocemente contro il Mukenin. Queste prendendo la forma di grossi proiettili azzurri avrebbero cercato di colpire l' obbiettivo da cinque differenti posizioni senza lasciarli via di scampo e producendo seri danni da impatto sul corpo. Se tutto fosse andato a buon fine la missione sarebbe stata portata a termine con successo ed Hayato sarebbe tornato vivo al villaggio. Era sazio e, nonostante volesse eliminarlo non poteva. Ma l' oni ancora immobile avrebbe placato la sua sete finché non fosse svanito.
Al termine avrebbe rubato l' arma al nemico e portata con se come ricompensa aggiuntiva di quella battaglia.
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Bansho Tenin .
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CITAZIONEMissione Completata
Furto: Completato ( Pezzente; rubare in casa del ladro )
Exp: 15
Rank: 20
Fama: 10
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Missioni
Missione Livello CPer Daemon Eiichiro |
