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Suzaku Uchiha

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  1. Bansho Tenin
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    CITAZIONE
    Ombre dal Passato
    Descrizione: Sei mesi fa, come ricorderai, un gruppo di Mukenin, i Kurokage, hanno preso di mira il Tempio del Fuoco tentando di rubare i preziosi rotoli in cui sono contenute tecniche segrete del Villaggio della Foglia. Fortunatamente, le nostre guardie presenti sul luogo hanno scongiurato il furto ed ucciso i membri della banda, quattro criminali di Livello C e B. Tuttavia, due settimane fa, un monaco è stato trovato ucciso nella sua stanza; sopra di lui, la scritta "i Kurokage sono tornati", tracciata col suo stesso sangue. Una settimana fa è toccato ad una delle nostre guardie, Umino Takagi, questa volta presso le porte del Tempio e con le parole "Tremate". In entrambi i casi, nessun segno di effrazione e nessuno che abbia sentito rumori sospetti, nè di giorno nè di notte. Gli omicidi sembrano essere stati compiuti come per magia. Come capirai, molti monaci temono per la propria vita, ed alcuni hanno deciso di lasciare il Tempio e rifugiarsi a Konoha, almeno finchè i colpevoli non saranno scoperti. Tutto questo accade nonostante le raccomandazioni del Grande Maestro, il monaco più anziano.
    Ieri notte, un altro monaco è stato trovato morto. La scritta diceva "Presto toccherà a tutti voi". Visto lo scompiglio creatosi nel Tempio, temiamo che i rotoli non siano al sicuro. Dirigiti perciò al Tempio del Fuoco (80 km a sud di Konoha). Per prima cosa, chiedi precise informazioni alle due guardie rimaste, Masashi Komamura e Akira Fushima, entrambi Genin come te. Il tuo compito sarà svolgere indagini sull'accaduto e cercare di fermare la serie di efferati omicidi.
    Ricompensa: 150 ryo

     
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    kage

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    -Sai che l'intero villaggio della Foglia punta su di te Suzaku...-pronunciò il Jonin. Parole. Come un fiume in piena, il Jonin a capo delle missioni più delicate di rango C, prese a parlare della nuova missione affidata al giovane ma promettente esponente del Clan Uchiha. Suzaku era alquanto annoiato e a tratti irritato dal modo di fare frenetico e ansioso del suo superiore. -Quei monanci si stanno moltiplicando nel villaggio come conigli, dobbiamo assicurarci pertanto che il Tempio del Fuoco sia al sicuro e con esso i rotoli segreti di Konoha. Ora parti immediatamente e incontrati con Masashi e Akira.- Tutto ciò che Suzaku riuscì a pronunciare con voce impercettibile e con un briciolo di sarcasmo fu un: -Agli ordini signore.
    Circa mezz'ora più tardi, Suzaku era in viaggio verso la sua meta, il Tempio del Fuoco. Doveva essere, secondo le indicazioni fornitigli, un edificio antico dalla pianta circolare e dalle decorazioni marmoree molto preziose e di valore inestimabile. Presentava una fitta rete di colonne dallo stile dorico e possedeva un'unica entrata, sita nel mezzo della fila di colonne con un massiccio portone di legno e decorato anch'esso con del marmo rosso. Al suo interno doveva trovarsi un ampio atrio con altre colonne imponenti e con vistose decorazioni che riconducevano al centro della sala, luogo in cui vi era una botola d'oro che sigillava un'altra sala. quella delle Fiamme Cremisi, in cui erano custoditi i più importanti tesori di Konoha, tra cui i famigerati rotoli che quella banda criminale da quattro soldi voleva trafugare.
    Suzaku consultava di tanto in tanto la mappa, poichè era impossibile trovare il Tempio senza indicazioni precise e dettagliate. Attraversò i verdeggianti prati di Konoha irradiati dall'intensa luce solare, i coloratissimi campi fioriti, il cui pollone si disperdeva nell'aria per mezzo di una leggera brezza e il profumo invadeva le narici senza possibilità di scampo. Arrivò circa un'ora più tardi, nei pressi di una fittissima foresta caratterizzata da imponenti alberi di quercia, frassino e faggio che impedivano ai raggi solari di illuminare quel luogo così nefasto. Il sottobosco era anch'esso molto fitto e rigoglioso e per alcuni tratti si estendevano rovi e radici dalle spine robuste e taglienti. Suzaku fu costretto pertanto a rallentare la sua corsa, onde evitare di cadere in stupide trappole o di incontrare spiacevoli individui che avrebbero ulteriormente ritardato il successo della missione e il ritorno alle sue faccende personali a Konoha.
    -Dunque adesso dovrei trovare un fiume poco più a sud e seguendo il suo corso dovrei imbattermi in una montagna. Che seccatura.-Ben presto lo scrosciare dell'acqua colse l'attenzione del ragazzo, il quale fu sorpreso nell'osservare la grandezza del fiume, ma anche il fatto che mai aveva sentito parlare di un così enorme flusso d'acqua dolce. Il luogo in cui si trovava doveva essere sconosciuto ai più, perchè se così non fosse, di certo quella non sarebbe stata la sede del Tempio e la dimora dei Monaci. Seguendo il fiume, Suzaku arrivò nei pressi di una valle completamente circondata da una catena montuosa di media altezza e imponenza, ma che fungeva perfettamente da mura alla struttura. Chiunque avesse profonato il Tempio doveva essere una figura vicina agli enti amministrativi e burocratici di Konoha, poichè trovare quella struttura senza particolari indicazioni era decisamente problematico.
    Poco tempo dopo, apparve all'esperto Genin, il Tempio del Fuoco esattamente come lo descriveva la nota della mappa che Suzaku aveva con se. Percorse l'intero perimetro circolare delle mura montane e trovò l'ingresso nella valle attraverso una pianura verdeggiante che possedeva un sentiero di pietre calcaree ben lavorate e levigate, il quel portava direttamente all'ingresso del Tempio. -Finalmente, non ne potevo più di quel postaccio.
    Ad attenderlo nel cortile del Tempio vi erano due ragazzi quasi della sua stessa età che riconobbe come le guardie di cui gli aveva parlato il suo superiore, Akira e Masashi, conosciuti in Accademia durante il corso d'addestramento.
    -Salve ragazzi. Spiegatemi tutto.-tagliò corto Suzaku. Non aveva voglia di perdersi in chiacchiere assurde con due amici e colleghi, voleva finire tutto quanto al più presto e tornare a Konoha. -Salve a te Suzaku-disse Akira, prendendo la parola-immagino tu sia stanco, ma ti informo comunque della situazione. Seguimi intanto.-I tre presero a percorrere il sentiero di pietra, attraversarono il portone di legno di mogano e marmo rosso e arrivarano così nella sala grande e principale del Tempio. Akira scortò Suzaku in un angolo della sala adiacente al portone, su cui vi era incisa con una strana vernice scarlatta "I Kurokage sono tornati".
    -Come puoi ben vedere si sono firmati, come coloro che tempio addietro si macchiarono di diversi crimini, ma fortunatamente una squadra di ninja della Foglia riuscirono a catturarli e a ucciderli. Ora pare siano tornati e abbiamo ragione di credere che vogliano i rotoli segreti di Konoha custoditi nel Tempio, nella sala sottostante da cui si accede attraverso quella botola dorata. I monaci sono in subbuglio e ogni ora provengono da Konoha squadre di Genin e Chunin a prelevarli per scortarli al Villaggio. Cosa proponi di fare?
    Suzaku rimase silente a osservare e ascoltare tutto ciò che il suo compagno gli aveva mostrato e raccontato. I suoi occhi erano inespressivi e neanche il forte tedio che continuava a provare, pareva modificare il suo volto. Sembrava essere assente e completamente fuori dal mondo che lo circondava, ma la sua mente e i suoi infallibili occhi erano concentrati su tutto ciò che avrebbe dovuto udire e vedere.
    -Spero di venirne a capo in fretta, voglio chiudere questa faccenda il più in fretta possibile ragazzi. Il Grande Maestro che dice? E' possibile incontrarlo?-disse rivolgendosi questa volta a Masashi che ancora non aveva proferito parola sinora. -Il Grande Maestro invita alla calma i monaci, ma pare che le sue parole siano vuote e non convincano i monaci a restare nel Tempio. Così facendo infatti il Tempio perde le sue braccia e la sua mente pare vacillare. Il Grande Maestro è nella sala accanto oltre quell'arcata, se vuoi vacci pure a parlare, ma secondo me parla solo a vanvera. Se neanche i suoi collaboratori lo capiscano, figurati noi comuni shinobi.
    Suzaku non si fece intimorire dalle parole agghiaccianti di Masashi e senza nessuna parola e nessun gesto o espressione, voltò le spalle ai due irritanti Genin e si diresse verso l'arcata che segnava la Sala d'Onore dove il Grande Maestro, che Suzaku non aveva mai nè visto, nè incontrato prima d'ora, esercitava la sua professione di oratore e guida spirituale.

    CITAZIONE
    Suzaku Uchiha
    Condizioni Fisiche: Eccellenti
    Condizioni Psicologiche: Tediato e irritato
    Chakra: 100/100
    Equipaggiamento:
    - Kunai (x10)
    - Shuriken (x5)
    - Fumogeni (x5)
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    - Fili Metallici (x3)
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  3. Bansho Tenin
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    »Narrato
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    Oh Oh...Bene bene vedo che abbiamo ospiti.

    Il grande maestro era seduto con le spalle rivolte verso l'ingresso della sala d'onore. Sentì solo dei passi avvicinarsi. La sala era come un comune studio, molto sfarzoso. un tappeto rosso che corpivaquasi totalmente il pavimento in marmo. Una fila di colonne sorreggevano il tetto dell'edificio. Vi erano diversi scaffali contententi una serie di tomi. In fondo alla sala una grande scrivania in legno, coperta da una tovaglia bianca. Al muro invece dietro la scrivania vi erano le pergamene che rappresentavano i precedenti Maestri e una pergamena con incise alcune parole.

    Il gran maestro si era proprio fermato a pensare alle parole scritte sul quel pezzo di carta.

    Ragazzo. Tu dovresti essere l'Uchiha che l'Hogake ha inviato come supporto per proteggere i segreti della foglia, dico bene ?


    Si girò in direzione di Suzaku. Il Gran Maestro era il monaco più anziano del tempio, ma per quanto potesse sembrare anziano, gli allenamenti di una vita avevano scolpito il suo fisico. Non era tanto diverso da un comune monaco del tempio. L'unica differenza era l'atezza, non comune rispetto a un normale anziano e l'abito, più pomposo rispetto alla normale tenuta.

    Dai suoi 180cm di altezza di mise ad osservare negli occhi l'Uchiha.

    Il mio nome è Daimoto. Daimoto Hiroshi. Solitamente non ricevo a queste ora della giornata, ma vista la situazione di emergenza per te farò una eccezzione. Passiamo ai fatti. Immagino che tu sia venuto qui per farmi delle domande Sappi però una cosa...prima vorrei saggiare la tua abilità.

    Dalla larga manica destra del vestito caddero tre shuriken che furono presi al volo grazie agli spazi tra le dita della mano. Subito Daimoto li scagliò in direzione di Suzaku. La distanza era minima tra i due, circa cinque metri.

    Ragazzo, sono stufo di vedere morire gente giovane come te. Dimostra di essere all'altezza delle aspettative del nostro Paese. Dopo di ciò potrai chiedermi qualunque cosa vorrai.

     
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    Tre stelle grigiastre di ferro furono lanciate con cotanta grazia ed eleganza dal Grande Maestro, le cui gote erano state profondamente segnate dal tempo. Blaterava di voler testare le abilità di un Uchiha e notare se Suzaku fosse all'altezza della situazione che il Tempio del Fuoco stava attraversando. Suzaku non pronunciò parola alcuna, ma non distolse nemmeno per un istante lo sguardo dalla mano e dal polso del Grande Maestro, elemento che lo aiutò a capire dove erano indirizzati i tre shuriken. Avevano una velocità non indifferente, ma di certo per fermare un Uchiha ci sarebbe voluto ben altro e questo non potè che irritare il ragazzo. Suzaku estrasse la katana dal fodero corvino e prese a farla vorticare in senso circolare da destra verso sinistra molto velocemente. I tre shuriken impattarono contro la katana e si dispersero in direzioni differenti, cadendo, senza far alcun rumore, sul raffinato tappeto rosso che ricopriva il suolo. Rinfoderò la katana e con aria seccata prese a proferir parole taglienti verso il Grande Maestro:
    -Testare le abilità di un Uchiha con semplici armi leggere da lancio? Ma non farmi ridere Daimoto, sai che qualunque shinobi anche di basso rango avrebbe potuto facilmente eludere le lineari traiettorie dei tuoi patetici shuriken. Dunque ora ho un paio di domande da farti, vedi di essere il più chiaro possibile.
    Sotto gli occhi sconcertati e impressionati dei giovani monaci, Suzaku trattò il Grande Maestro come un qualsiasi altro ninja che avesse potuto incontrare sulla sua strada sinora. Non aveva nessun significato per lui quella carica di guida spirituale e ciò era ancora più marcabile dato che da solo non riusciva a porre fine a una minaccia per altro ancora ignota. Si chiedeva perchè gli Hokage si ostinassero a tenere custoditi in quel luogo dimenticato da Dio dei rotoli così segreti e importanti, quando a proteggerli vi era solo un ciarlatano dalle abilità scarse e inutili. Con occhi di brace e fissi su Daimoto ricominciò a parlare con tono austero e severo:
    -Dimmi di più su questa banda criminale, se non erro si fanno chiamare i Kurokage. Chi sono? Cosa cercano? Quando è iniziata tutta questa storia? Comunque se ti preme saperlo sono io l'Uchiha che l'Hokage ha mandato a porre fine a questa farsa, mi chiamo Suzaku, la Fenice Rossa del Clan.
    Detto ciò rimase in attesa che Daimoto prendesse la parola e chiarificasse tutti i dubbi che Suzaku aveva sulla banda di criminali, cercando di capire il motivo per cui avessero preso di mira quei poveri e deboli monaci pelati e dai drappeggi rossi e arancio. Che siano davvero i rotoli quello che stavano cercando? O vi era celato qualcosa di immensamente più grande e complicato dietro a tutto ciò?
    I monaci che avevano deciso di rimanere nel Tempio del Fuoco risiedevano tutti in quella stanza, una sorta di studiolo-libreria che mischiava lo stile essenziale dell'architettura a quello più eccentrico del mobilio. Vi erano immensi scaffali probabilmente di ciliegio che contenevano polverosi e immensi volumi di storia, architettura, astronomia, matematica e filosofia, ovvero tutte le discipline che venivano insegnate ai monaci durante il loro percorso di formazione culturale, oltre che la formazione tecnica e tattica di base di uno shinobi. Daimoto e i suoi monaci predicavano un ritorno alla presa di coscienza dell'impurità dell'anima dell'uomo e ritenevano, a quanto Suzaku aveva sentito a Konoha dal suo superiore, che ciò fosse possibile con l'isolamento, la presa di coscienza dei propri peccati, il pentimento, la meditazione, lo studio e gli allenamenti. Tutte fandonie. Suzaku aveva invece una strana visione della natura dell'uomo, sapeva che essa era contesa da una lotta interiore tra bene e male e pertanto senza la guerra tra sentimenti e ideali opposti, sarebbe inutile anche provare sensazioni piacevoli e negative. Pertanto l'uomo era di natura una creatura destinata a far del bene e a far del male, le sue azioni vengono dettate soltanto dalla parte che in un certo periodo della propria coscienza, prevale sull'altra.

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  5. Bansho Tenin
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    Non poté fare a meno di rimanere a guardare il gran maestro di fronte alla prova di abilità del ragazzo. Era sicuramente irrispettoso nei suoi modi di fare ma per quanto fosse invecchiato Daimoto non era da sottovalutare.

    Bene ragazzo. Non posso far a meno di notare la tua sfrontatezza, ma devo ammettere che hai delle capacità niente male...

    Ma dimostrando di non volere perdere tempo il giovane Uchiha si rifece avanti con le domande a cui Daimoto aveva promesso di rispondere.

    Dimmi di più su questa banda criminale, se non erro si fanno chiamare i Kurokage. Chi sono? Cosa cercano? Quando è iniziata tutta questa storia? Comunque se ti preme saperlo sono io l'Uchiha che l'Hokage ha mandato a porre fine a questa farsa, mi chiamo Suzaku, la Fenice Rossa del Clan.

    Daimoto non rispose subito, non aveva nessuna fretta e dopotutto non aveva intenzione di farsi comandare a bacchetta da un ragazzino che non aveva ancora vissuto nemmeno 1/3 della sua vita. Certo era l'unica persona su cui potesse fare affidamento in quel momento ma se il Gran Maestro del Tempio del Fuoco di Konoha si fosse fatto mettere i piedi in testa da un moccioso, sicuramente la comunità dei monaci sarebbe stata ancor più mirata da attacchi per far in modo che fossero spazzati via.

    Bene...non so rispondere alla tua prima domanda mentre presumibilmente penso vogliano impadronirsi dei rotoli delle tecniche proibite e segrete di Konoha, dopotutto sarai stato informato di questo. Chi sono ? non saprei dirti. Probabilmente criminali assoldati da un paese per estorcere segreti di stato. Non si sono mai presentati direttamente alla nostra comunità ma come dovresti sempre ben sapere, coloro che ci tormentano da ormai quasi due settimane, hanno preso il nome di "Kurokage" che già era stato di un altro gruppo sgominato molti mesi fa. Credo condividessero lo stesso obbiettivo, o forse vogliono solo sfruttare questo nome.


    L'Uchiha non sembrava molto soddisfatto delle informazioni che aveva ottenuto, ma questo era tutto quello di cui poteva venire a sapere come risposta alle domande che aveva posto.

    Infine...tieni.

    Aprì un cassetto della massiccia scrivania per prendere un rotolo, sembrava molto importante da come veniva maneggiato.

    Questa è una mappa interna del tempio. Usala come ritieni più opportuno. Ritengo sia il caso informarti riguardo la struttura interna del tempio così da organizzare un piano...Inoltre io solitamente soggiorno sempre in questo studio, ma se ti dovessero servire informazioni o aiuto o qualsiasi cosa potrai contattere cinque dei miei più fidati monaci. Prego di presentarvi.

    Dal portone da cui prima era entrato l'uchiha fecero irruzione cinque monaci che si distinguevano solo per l'altezza. Tutti senza capelli e stessi vestiti.

    Il primo alla mia destra si Chiama Junpei. Alla sua sinistra Manaka, capo bibliotecario. Poi ancora Amichi, lui era di turno ieri. è stato lui a trovare il corpo morto del nostro fratello. Kenichi, che mi aiuta con le trascrizioni e infine Tsubaki, lui è il più giovane, è molto sbadato e non ha un particolare talento per le arti marziali, in compenso è un ottimo cuoco. Tutti loro sono in questo tempio da più di cinque anni, sono le persone di cui io mi fidi maggiormente in questo tempio. Vi prego di trattare il nostro giovane ospite con riguardo e a cercare di soddisfare ogni sua richiesta.

    Tutti quanti fecero un mezzo inchino per rispetto al loro maestro.

     
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    kage

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    Il vecchio consumato dal tempo e dagli anni rimase stupito più dalla sfrontatezza che dalle abilità dell'Uchiha, con cui era riuscito a eludere l'attacco degli shuriken dello stesso Daimoto. Con una calma e una pazienza sfacciata, Daimoto rispose a Suzaku cercando di chiarire i dubbi e le questioni del ragazzo, nella maniera più eloquente possibile. Tuttavia, Suzaku arricciò il naso, esprimendo il suo disappunto. Il vecchio non aveva praticamente detto nulla di nuovo a riguardo, era a capo dell'intero Tempio del Fuoco e non sapeva assolutamente nulla di prezioso o di utile ai fini della ricerca dell'Uchiha. Mentre Suzaku sbuffava, mostrando ancora una volta la sua sfrontatezza e la sua profonda irritazione, Daimoto gli porse un rotolo di pergamena antica, legata da un nastro di raso rosso scarlatto. Aprì senza troppi complimenti e sotto la spiegazione del Grande Maestro, notò che era la mappa dell'interno del Tempio, una reliquia per tutti i monaci, che sgranarono gli occhi quando capirono che cosa il pericoloso ragazzo dagli occhi di ghiaccio aveva tra le mani.
    Suzaku, ignorando ovviamente lo stupore dei monaci pelati, prese a studiare la planimetria del luogo dove era stato compiuto l'omicidio e dove era custodito il rotolo segreto di Konoha. Riconobbe l'atrio circolare decorato con colonne in stile dorico, la sala sottostante la botola d'oro, in cui era custodito il rotolo insieme ad altri cimeli e reliquie, la stanza dove si trovava adesso con Daimoto e i suoi cinque sottoposti e altre piccole stanze e corridoi che si intricavano come in una sorta di labirinto sotteraneo. Ciò che colpì Suzaku, fu una piccola entrata posteriore segreta, che pareva sfociare dall'altra parte delle mura montagnose che avvolgevano l'intero Tempio. Ciò che non riusciva a capire era come la banda criminale era riuscita a superare quell'intricato labirinto di mille strade diverse, di cui moltissime nascondevano trappole e insidie, senza incorrere in qualche difficoltà.
    -Daimoto dimmi di più su questo intricato labirinto, sull'entrata posteriore segreta e su quanti conoscono questa entrata e la struttura intera del labirinto.
    Forse il mistero non era cosi semplice da risolvere. Probabilmente i Kurokage avevano qualcuno all'intero del monastero, probabilmente un monaco, che faceva da spia e consentiva alla banda di agire indisturbata; o peggio ancora qualcuno di queste probabili spie era un membro in carne e ossa della banda e in quello stesso momento poteva ascoltare e prevedere tutte le mosse non solo di Daimoto, ma anche dello stesso Suzaku.
    -Apprezzo la collaborazione dei tuoi cinque formidabili sottoposti ma gradirei che in questa stanza ci fossimo soltanto io e te. Forse ho scoperto qualcosa e gradirei che ne parlassimo in privato. Informerò solo te delle mie decisioni e dei miei piani.
    Detto ciò rimase a fissare con gli occhi gelidi il Grande Maestro del Tempio di Fuoco, in attesa che congedasse i suoi fedeli collaboratori e i restanti monaci che si trovavano nella sala. Di certo Daimoto avrebbe insistito che i cinque restassero, dando cosi a loro dimostrazione di fiducia e lealtà, ma Suzaku in tal caso avrebbe girato i tacchi e avrebbe agito da solo senza che Daimoto stesso potesse essere a conoscenza dei suoi piani per sgominare la banda di criminali e porre fine a questa storia così tediosa e irritante. Sperava solo che chiunque si fosse infiltrato non si fosse imbarcato nei convogli che Konoha stava inviando dal villaggio per dare un valido rifugio ai monaci.

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  7. Bansho Tenin
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    Daimoto notò con particolare soddisfazione che la mappa del tempio era servita a qualcosa. Gli altri monaci erano abbastanza sorpresi che essa venisse toccata dalle mani di un ninja che per giunta non si risparmiava di mettere in ridicolo la massima autorità del tempio del fuoco.

    -Daimoto dimmi di più su questo intricato labirinto, sull'entrata posteriore segreta e su quanti conoscono questa entrata e la struttura intera del labirinto.

    Ah be si certo, ma più che entrata posteriore io la chiamerei uscita. Infatti quella porta è inaccessibile dall'esterno, può essere aperta solo dall'interno. Viene comunque utilizzata come ultima maniera di fuga per mettersi in salvo. L'uscita e più o meno conosciuta da tutti i qui presenti. Ma ovviamente sono disposte due guardie che controllano quella porta.


    Poi il giovane Uchiha fece una richiesta. Un po' particolare.

    Apprezzo la collaborazione dei tuoi cinque formidabili sottoposti ma gradirei che in questa stanza ci fossimo soltanto io e te. Forse ho scoperto qualcosa e gradirei che ne parlassimo in privato. Informerò solo te delle mie decisioni e dei miei piani.

    Analizzò bene la situazione, è vero che allontanare i suoi discepoli avrebbe anche significato dubitare della loro fiducia. Ma era anche vero che se questo avesse salvato le vite della comunità sarebbe stata abbastanza giustificata.

    Uno dei monaci allora si fece avanti, era Manaka.

    Gran maestro, scusi la mia interruzione. Non vorrà dare ascolto alle parole di questo ragazzino borioso ed egocentrico vero ? Non sappiamo nemmeno se abbia veramente un piano o se, che ne so. Sia uno dei Kurokage che ne ha preso le sembianz...

    Il Gran maestro Daimoto lo interruppe facendo cenno con il palmo della mano.

    Posso ancora difendermi se la tua unica preoccupazione è che lui sia effettivamente un Kurokage, in ogni caso, sicuramente si sentirebbero gli effetti di un combattimento anche stando dall'altra parte del tempio, quindi se vorrete intervenire lo potrete fare. Ora per favore vi chiedo perdono ma dovete accomodarvi fuori. Se questo salverà la nostra comunità capirete e mi perdonerete.

    Gli altri allievi non fecero altro che accettare silenziosamente la decisione del gran maestro e fecero un'inchino in segno di saluto prima di uscire dal grande portone che separava lo studio di Daimoto con il resto del tempio.

    Manaka però prima di uscire lanciò uno sguardo minaccioso nei confronti di Suzaku e bisbigliò qualcosa di molto simile a una imprecazione rivolta all'Uchiha. Poi chiuse dietro di se la porta.

    Mi scuso io in nome di Manaka. Tiene solo a cuore la mia salute. Quindi giovane, dimmi tutto quello che hai in mente di fare.


     
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    Alla richiesta dell'Uchiha, puntuali furono le ben prevedibili reazioni dei sottoposti di Daimoto e dei suoi fedeli monaci calvi. Nessuno si fidava nel lasciare la loro unica guida spirituale nelle mani di un ragazzino burbero e fin troppo sicuro di se. Uno dei cinque pupilli di Daimoto si ribellò esplicitamente contro la proposta di Suzaku, che lo stesso Maestro aveva accettato, ma poco dopo incitato dal suo mentore, si diresse verso l'uscita cercando di non staccare le iridi nocciola da quelle color ghiaccio di Suzaku.
    Un rumore sordo pose fine agli sguardi di sfide e di minacce tra la popolazione del luogo e lo straniero venuto a porre fine ai misteri che attanagliavano il Tempio. Ora erano soli, Daimoto e Suzaku. Le fiaccole poste sulle pareti laterali della sala vibravano vistosamente mentre le lingue di fuoco si esibivano in risaltanti balletti cromatici, bruciando l'aria circostante che alimentava la torcia. Solo ora Suzaku si accorse quanto tetro fosse quella stanza. Vi erano volumi sporchi e polverosi che arrecavano sui lati della copertina strani e arcani simboli, il mobilio era decisamente retrogrado e dal gusto squallido. L'essenzialità della sala era controbilanciata dal trono su cui sedeva Daimoto: una lucente poltrona di pelle bordeaux, dalle rifiniture di metallo aureo, la quale si trovava su alcuni gradini ricoperti di un tappeto scarlatto, che segnavano il confine tra semplici cadetti e Grande Maestro del Tempio del Fuoco.
    Suzaku cominciava a sospettare che anche la sala del trono potesse essere controllata attraverso particolari dispositivi, che consentissero ai Kurokage di udire tutti i movimenti dei monaci e di Daimoto e adesso anche di Suzaku. Il Genin portò l'indice alla bocca e incitando Daimoto al silenzio più assoluto si diresse verso una scrivania antica e consumata dal tempo, su cui vi erano posati una boccetta di inchiostro corvino, una piuma di pavone e un rotolo di pergamena. Con movimenti rapidi, ma dall'inconfondibile eleganza, Suzaku prese a scarabocchiare qualcosa su quella pergamena, per poi mostrarla a Daimoto. Essa arrecava una vistosa scritta dai caratteri cubitali:
    QUESTO POSTO PUO' ESSERE CONTROLLATO TRAMITE CIMICI O MICROFONI NASCOSTI, STAI AL GIOCO.
    A quel punto Suzaku posò il foglietto sulla scrivania e prese a proferir parola, dirigendosi verso una libreria poco distante dalla sua posizione.
    -Non preoccuparti, so di essere alquanto burbero e di essermi precipitato qui a dare ordini, ma vedi è indispensabile. Penso già di aver scoperto un membro della banda criminale dei Kurokage che vi hanno assallito qualche giorno fa nel Tempio. O quanto meno credo sia un loro contatto. Vorrei prima controllare l'uscita posteriore segreta di cui parlavamo prima, magari con qualche tuo sottoposto fidato che sa districarsi nel labirinto. Successivamente ti saprò dire molto di più.
    Riprese il foglietto e scrisse nuovamente su di esso: VOGLIO PARLARE SINGOLARMENTE CON OGNI TUO SOTTOPOSTO, MA SENZA FAR CAPIRE LORO CHE SIA UNA COSA VOLUTA DI PROPOSITO, PERTANTO ASSEGNAMI PER QUESTO COMPITO DI ACCOMPAGNAMENTO MANAKA.
    Lo sguardo di Suzaku si fece tenebroso e quasi minaccioso, Daimoto osservava la caparbietà del ragazzo, anche se estremamente giovane, e come riusciva a condurre segretamente i suoi piani. Suzaku non sopportava l'idea di dover condividere anche solo con Daimoto, i suoi piani e progetti, ma dato il ruolo che ricopriva quest'ultimo, era necessario mettersi allo scoperto e fingere di avere completa fiducia nel Grande Maestro del Tempio. Sperava solo che il vero nemico non fosse davvero lui e che la sua dannata banda di ladruncoli non avesse già conquistato il Tempio segretamente.

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    - Shuriken (x5)
    - Fumogeni (x5)
    - Cartabomba (x5)
    - Fili Metallici (x3)
    -Katana

    ho aumentato il chakra perchè erroneamente finora ho scritto 100, anzichè 120! XD
     
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  9. Bansho Tenin
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    Poteva essere davvero come diceva il giovine ? Poteva davvero essere che qualcuno tra i suoi fidati sottoposti avesse piazzato nella stanza delle piccole ricetrasmittenti con cui il traditore ascoltava la conversazione ?

    Questo era quello che pensava Suzaku che prontamente prese penna e calamaio e cominciò a scrivere quello che in realtà era il suo vero pieno mascherando il tutto parlando ad alta voce.

    -------------

    Nel frattempo mentre L'Uchiha illustrava il piano al gran maestro Daimoto. In un altra zona del Tempio, Vi era una figura solitaria immersa nell'ombra di una colonna.

    Capo ? ci senti ?

    ....

    Capo ??! ci senti ?

    Zitti inutile feccia. Quante volte vi ho detto che non mi dovete mai contattare voi ? Così rischiate soltanto di mandare a monte il piano. Inoltre ora c'è un Uchiha mandato dalla foglia. La situazione urge una anticipazione dei tempi rispetto al normale.
    Preparatevi. Chiudo.


    Entrambi, all'unisono risposero al segnale e la conversazione fu interrotta.

    ...un Uchiha...ahahah

    Una risata maligna riempì i corridoi vuoti di quella parte del tempio. Una risata che aveva il suono di una tempesta.

    ----------------

    Nella stanza di Daimoto-


    Bene Suzaku, darò subito disposizioni a Manaka di accompagnarti nel controllo di quella uscita posteriore.

    Se avrai pazienza di aspettare fuori, farò si che ti raggiunga quanto più rapidamente gli è dato di fare.
     
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    kage

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    Tutto era andato come previsto. Daimoto aveva accettato le sue condizioni ed era stato al gioco, se ci fossero stati dei microfoni o qualsiasi altro tipo di dispositivo, di certo i Kurokage si sarebbero organizzati secondo quanto Suzaku pensava. Prima di procedere oltre, tuttavia, il Genin voleva parlare privatamente con ognuno dei cinque fedeli sottoposti di Daimoto, anche se il tutto doveva sembrare qualcosa di assolutamente improvvisato e non premeditato, onde evitare inutili sospetti da parte dei cinque monaci.
    Suzaku osservò con uno sguardo penetrante il Grande Maestro per l'ultimo volta e dopo essersi voltato, si diresse verso la porta ad arco che conduceva alla sala d'ingresso, dove si trovava la botola d'oro. Mille e più sguardi torvi piombarono su Suzaku, in primis i cinque sottoposti di Daimoto, i quali sembravano non aver gradito quella discussione a quattr'occhi con il proprio mentore, Manaka su tutti.
    Senza cambiare la silente e vuota espressione che caratterizzava il volto alabastro dell'Uchiha, Suzaku si diresse verso una panchina di legno scuro che si trovava a sinistra del portone d'ingresso. Si sedette, accasciandosi pesantemente sulla panca di legno anch'esso consumato dal tempo e letteralmente ossidata. Riprese dal taschino laterale la mappa della planimetria del Tempio e cercò di identificare i punti salienti della sala, sulla mappa.
    Rimase in attesa che Manaka si avvicinasse per condurlo nel labirinto; poteva essere una scelta pericolosa e ingenua, farsi scortare in un luogo così intricato e sconosciuto da uno dei suoi principali sospettati. Tuttavia, Suzaku credeva che fosse l'unica soluzione possibile, per cercare di avere maggiori informazioni sia sulla storia del Tempio del Fuoco, che su coloro che vi risiedevano al proprio interno.
    -*Spero per la sua incolumità che non tardi nell'arrivare, è alquanto irritante già di suo e questo posto comincia a nausearmi. Devo spicciarmi al più presto per terminare le mie faccende. Dannato Hokage, manda sempre noi Uchiha a svolgere questi compiti ingranti e stufanti e poi si ostina a dire che tutti i Clan sono uguali e nessuno deve prevalere sull'altro. Che baggianate!*
    Ripiegò minuziosamente la pergamena e prese a scrutare con uno sguardo quasi omicida il suo obiettivo, Manaka. Pensava in tal modo di intimorirlo quanto bastava per ottenere ciò che stava cercando e di non avere troppi problemi con lui quando si sarebbero inoltrati nell'oscuro labirinto. Probabilmente i Kurokage si stavano già muovendo e preparando un piano che consetisse loro di eliminare Suzaku quanto prima, per portare a compimento i loro loschi obiettivi.
    Era l'ora di entrare in azione e il sangue dell'Uchiha cominciava a ribollirgli nelle vene. Ben presto si sarebbe posta la parola "fine" a questa maledetta storia.


    Suzaku Uchiha
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  11. Bansho Tenin
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    Manaka era stato informato di quanto Suzaku aveva chiesto, che fosse lui ad accompagnarlo nell'intricato labirinto.

    Lo sguardo di Sfida di Manaka incrociò le pupille di quell'arrogante e irrispettoso marmocchio.
    Non proferì nemmeno una parola perché, al contrario del gran maestro, lui non era un tipo per natura calmo.

    gli fece solo un cenno di seguirlo, poi roteò su se stesso in maniera secca e si diresse nella stanza di accesso al labirinto. Lasciarono alle proprie spalle la stanza di Daimoto e procedettero dritto, fino ad arrivare a una rampa di scale a chiocciola che scendeva fin sotto il livello del pavimento.
    La rampa era abbastanza larga, così da permettere il passaggio di più persone poiché dopotutto la funzione del labirinto era proprio quella di ultima risorsa per evacuare il tempio.

    Alla fine di essa si trovarono di fronte a una stanza, illuminata da diverse torce appese sui muri laterali.
    Due guardie del tempio si trovavano davanti una costruzione imponente. Un muro di roccia raffigurante un enorme loto. Alcuni strani segni si stendevano su tutta la superficie del muro trovando un punto di unione proprio al centro del fiore di loto scolpito.
    Manaka fece un cenno secco con la testa e le due guardie si spostarono. Compose un sigillo pronunciando una parola sola e improvvisamente i segni neri sul muro cominciarono a ritirarsi e mano a mano che essi sparivano il fiore di loto si apriva, sbocciava.
    una debole luce irradiò i loro volti, ma non era luce solare bensì quella delle molteplici luci che illuminavano per intero il labirinto.

    Nuovamente Manaka aveva preso l'iniziativa e si era mosso per entrare in quelle insidiose mura di pietra.
    Fecero un giro enorme, strade che sembravano stringersi e precludere il passaggio, altre che sembravano girare su loro stesse, strade in salita e strade in discesa. Il labirinto che per lungo tempo aveva protetto l'incolumità die monaci era davvero una costruzione grandiosa.
    Infine Manaka imboccò una stradina per infine ritrovarsi in una larga stanza quadrata. Era grande circa 30m sia in larghezza sia lunghezza, sembrava invece che il tetto di quella stanza fosse situato a soli 8 metri di altezza.
    Intorno a loro vi erano una moltitudine di strade oscure. Chiunque non avesse avuto coscienza del di quel luogo era destinato a morire, sicuramente.

    Bene, questa è la stanza centrale del labirinto, in questo luogo molti sono passati ma nessuno ha mai trovato la strada giusta. Potrei anche decidere di abbandonarti qui, come mai hai voluto proprio me per farti condurre in un luogo come questo, non penso tu abbia già memorizzato la strada. Volendo potresti rimanere qui, per sempre.

    Improvvisamente dai due lati opposti della stanza, si presentarono due figure incappucciate, nero il mantello come nere le loro intenzione nei confronti di Suzaku. Manaka era davvero il traditore ?

    Eccoci Capo, siamo arrivati.

    Li possiamo eliminare entrambi ?

    Entrambi?

    Di fronte al monaco e a Suzaku Dal lato della stanza opposto a quello da dove erano arrivati loro, una terza figura si fece avanti togliendosi il cappuccio che ne nascondeva il volto.

    Ciao Manaka, mi dispiace che tu debba fare la fine di questo arrogante ragazzo della foglia...ma bhé se ti può far sentire meglio alla fin fine saresti morto anche tu insieme ai nostri fratelli e...insieme a Daimoto.

    Tu sei...Tsubaki! Maledetto allora sei stato tu a pianificare questo folle piano, Perché Tsubaki ? Cosa c'è che non andava al tempio ? Non eri felice con noi ?

    Felice ?...Manaka quanto sei ingenuo...Io fin dall'inizio ho fatto parte dei KuroKage. Il precedente attacco e questo tutt'ora in corso...sono merito mio. Io sono la spia, io sono stato cresciuto come spia. Il nostro piano ha avuto inizio ben più di cinque anni fa e...mio padre...mio padre era alla guida di questo grande progetto e quando finalmente siamo riusciti a muoverci...è stato eliminato.
    No Manaka, io non farò la stessa fine di mio padre. Io sono stato preparato fin dalla più tenera età a...questo! Io sono colui che cambierà il mondo degli shinobi controllandolo grazie al credo che IO diffonderò.
    Tu non puoi fermare me ne può farlo quello stupido ragazzo.


    Senza un attimo di preavviso Tsubaki, che mano a mano che spiegava la sua storia di avvicinava, compose dei sigilli e dalla sua bocca fuoriuscì un drago fiammeggiante.
    I metri che ora li separavano erano 13 circa.

    Tsubaki
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    Katon: Ryuuka no Jutsu (Drago di Fuoco)
    Tipo: Ninjutsu
    Sigilli: Serpente, Drago, Lepre, Tigre
    Descrizione: Richiede molta abilità e controllo del chakra per poterla usare. Impastando molto chakra nella bocca si potrà emettere una colonna di fuoco diretta verso l'avversario. La colonna prenderà la forma di un drago, e viaggerà in linea retta. La velcità è piuttosto elevata, tuttavia il diametro della fiammata non supera i 3 metri. Il fuoco può essere canalizzato attraverso fili metallici. Provoca danni medio-gravi se colpisce. Il raggio d'azione è di 15 metri circa.
    Livello: B Consumo:30

    ???1
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    ????2
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    Manaka
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    E così il mistero era svelato. I sospetti di Suzaku erano davvero fondati. Di quei cinque inutili fanfaroni di Daimato, il cuoco Tsubaki si rivelò essere il capo della banda dei Kurokage. Dopotutto si trattava solo di una questione di tempo, prima che Suzaku mascherasse il colpevole dei vari crimini di cui il cuoco si era macchiato; tant'è vero che lui stesso aveva deciso di uscire allo scoperto, dopo tanto penare. Blaterava del suo piano di conquista del mondo attraverso un credo proprio e di come la sua libertà fosse stata compromessa. Cavolate. Per Suzaku ogni shinobi si costruisce la propria vita e il proprio percorso attraverso le azioni che lui stesso compie, non vi sono alibi dietro cui nascondersi, come gravi situazioni familiari, omicidi subiti, infanzia triste e baggianate simili. Tuttavia, prima ancora che Suzaku cominciasse con la predica, Tsubaki prese iniziativa, scagliando contro l'Uchiha e Manaka un'enorme massa infuocata, la quale ben presto assunse le sembianze di un drago, capace di incenerirli in poco tempo.
    Nulla però, poteva sfuggire agli occhi di un Uchiha. Le iridi erano divenute scarlatte e all'interno di esse, comparvero due tipiche gocce nere note come tomoe. Suzaku lesse perfettamente i sigilli eseguiti dal cuoco in modo tale da capire la tecnica che stava per essere eseguita e da farla sua per sempre. Afferrò Manaka e con grande anticipo, approfittando anche della grande distanza che il drago di fuoco doveva necessariamente coprire per raggiungerli, si spostarono a sinistra di circa quattro metri, eludendo l'offensiva nemica che si infranse contro il muro di pietra della stanza.
    Manaka doveva rimanere vivo. Effettivamente Suzaku avrebbe potuto anche farlo morire, ma come lo stesso monaco aveva detto lui, poco prima che facesse la sua comparsa Tsubaki con i due scagnozzi incapucciati, la strada era intricata e difficile da ricordare anche per uno shinobi esperto come l'Uchiha. Aveva pertanto necessariemente bisogno di lui e della sua perfetta memoria visiva. In cambio avrebbe fatto piazza pulita di quei tre farabutti e dei loro sogni di gloria.
    -Sei stato bravo a nasconderti finora Tsubaki. Quando ti ho visto devo ammettere che tra i cinque tu eri quello che mi ispirava più simpatia e fiducia, volentieri avrei assaporato la tua cucina, ma evidentemente ciò che potrò gustare oggi di te, è solo il tuo sporco e corrotto sangue. Hai trovato un valido rifugio, anzi una vera casa, in cui gente come Daimoto e Manaka ti hanno accolto come un fratello. Hai approfittato della loro fiducia e della loro ospitalità soltanto per raggiungere un sogno che ben presto verrà infranto come uno specchio quando tocca il suolo. Questo labirinto sarà la vostra tomba, parola della Fenice Rossa di Konoha!
    Lo sguardo di Suzaku era cambiato notevolmente rispetto a quando Manaka lo aveva incrociato l'ultima volta. Gli occhi scarlatti sprizzavano odio e rabbia, rancore e vendetta verso un uomo corrotto nel cuore e nello spirito. Finora non gli era importato un fico secco di tutto ciò che stava succedendo, ma adesso tutto aveva acquisito un senso. Non sarebbe uscito da quel labirinto finquando Tsubaki e i suoi sporchi collaboratori non avrebbero esalato l'ultimo dannato respiro.
    Assicurandosi di avere lo sguardo di tutti e tre i nemici, Suzaku compose velocemente i sigilli della Capra e del Serpente per poi ricongiungere i palmi della mani tra loro. Bastava che avessero osservato anche solo per pochi secondi quella sequenza di sigilli per cadere vittima delle illusioni dei suoi occhi. Aveva attivato un Genjustu difficilmente riconoscibile. Essi avrebbero sentito tremare e scomparire la terra sotto i loro piedi, avrebbero ingenuamente creduto di cadere in un burrone senza fine, la loro salute psico-fisica sarebbe stata fortemente compomessa.
    Suzaku avrebbe reso gli ultimi minuti della loro insulsa vita un vero e proprio inferno.
    -*Crepate dannati!

    CITAZIONE
    Justu copiato tramite Sharingan
    Katon: Ryuuka no Jutsu (Drago di Fuoco)
    Tipo: Ninjutsu
    Sigilli: Serpente, Drago, Lepre, Tigre
    Descrizione: Richiede molta abilità e controllo del chakra per poterla usare. Impastando molto chakra nella bocca si potrà emettere una colonna di fuoco diretta verso l'avversario. La colonna prenderà la forma di un drago, e viaggerà in linea retta. La velcità è piuttosto elevata, tuttavia il diametro della fiammata non supera i 3 metri. Il fuoco può essere canalizzato attraverso fili metallici. Provoca danni medio-gravi se colpisce. Il raggio d'azione è di 15 metri circa.
    Livello: B Consumo:30

    Sharingan, Livello 2 (Genin Gialla)
    Quando si attiva lo Sharingan, l'iride prende un colore rosso, e compaiono due delle tre Tomoe. Caratteristiche Sharingan Livello 2:
    - i riflessi sono aumentati del 20%;
    - il ninja riesce a prevedere mediamente ma ancora con pochissimo anticipo e poca precisione i movimenti degli avversari (solo di ninja con velocità non superiore alla propria), ma non le tecniche da loro utilizzate;
    - visione del sistema circolatorio avversario;
    - il ninja migliora la precisione dei suoi attacchi del 20%;
    - si possono contrastare le illusioni di livello B e consumando parte del proprio chakra (la metà della tecnica illusoria utilizzata) si possono smascherare anche le illusioni di grado B;
    - si possono copiare i movimenti, le tecniche di Taijutsu, Ninjutsu e Genjutsu di livello C . Non si possono prevedere, ma si possono riprodurre in seguito nello stesso combattimento. Tutte le tecniche copiate e replicate si possono copiare in scheda.
    Livello B Consumo: 10 per turno

    Illusione Demoniaca: Caduta Infinta
    Tipo: Genjustu
    Sigilli: Capra, Serpente, Mani Giunte
    Restrizioni: Richiede lo Sharingan Livello II
    Descrizione: Per cade nell'illusione, è necessario che l'avversario osservi tutti i sigilli richiesti per l'esecuzione della tecnica. Se ciò avviene, egli cade nell'illusione, la quale farò credere al soggetto che la terra sotto i suoi piedi si stia dividendo e si stia formando un abisso senza fine da cui è impossibile risalire. Tale Genjustu causerà forti scompensi dell'equilibrio, facendo sì che il nemico sia pressochè impossibilitato a correre, saltare e altre azioni troppo veloci. La durata della tecnica è di due turni.
    Livello: B
    Costo: 30
    Kai: 45 (dovrebbe aumentare del 20%)

    Maestro nei Genjutsu (Livello I)
    Restrizioni: Almeno 2 Genjutsu di Livello C o superiore in scheda
    Il ninja si specializza nell'uso dei genjutsu, preferendo quest'arte ninja alle altre due; il ninja possiederà maggior esperienza sia nell'uso dei Genjutsu, e sarà più facilitato a riconoscere le illusioni avversarie e liberarsi da esse. In particolare, il costo del Kai per spezzare una tecnica verrà diminuito di 1/5. Invece, i proprio genjutsu risulteranno potenziati del 20% (con un aumento relativo del costo del Kai). Il bonus non vale contro ninja di grado pari o superiore che possiedano lo Sharingan.
    Si potranno creare Genjutsu massimo di Livello B.


    Suzaku Uchiha
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    Equipaggiamento:
    Kunai (x10); Shuriken (x5); Fumogeni (x5); Cartabomba (x5); Fili Metallici (x3); Katana
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  13. Bansho Tenin
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    Il piano era iniziato. Come prima mossa Tsubaki aveva evocato un gigantesco drago di fuoco con l'intento di studiare le mosse dei suoi avversari.
    Come previsto, il giovane anche se parlava troppo e in maniera arrogante era bravo. Schivò non solo la tecnica ma portò con se anche Manaka.
    Una volta che la polvere causata dalla frantumazione di quelle rocce cessò era facile notare un cambiamento, per occhi esperti, nello sguardo di Suzaku si erano formati due tomoe neri, immersi in un'iride rossa come il sangue.


    L'ha attivato infine...

    -Sei stato bravo a nasconderti finora Tsubaki. Quando ti ho visto devo ammettere che tra i cinque tu eri quello che mi ispirava più simpatia e fiducia, volentieri avrei assaporato la tua cucina, ma evidentemente ciò che potrò gustare oggi di te, è solo il tuo sporco e corrotto sangue. Hai trovato un valido rifugio, anzi una vera casa, in cui gente come Daimoto e Manaka ti hanno accolto come un fratello. Hai approfittato della loro fiducia e della loro ospitalità soltanto per raggiungere un sogno che ben presto verrà infranto come uno specchio quando tocca il suolo. Questo labirinto sarà la vostra tomba, parola della Fenice Rossa di Konoha!

    Oh mio caro, non sai ancora niente tu di me....i giochi sono appena iniziati. Il tuo clan...gli Uchiha...appena sarò io a dettare legge su queste terre, il tuo clan sarà il primo a estinguersi!

    Improvvisamente i tomoe del suo avversario cominciarono a roteare intorno alla pupilla. D'istinto Tsubaki cercò di avvertire i suoi compagni.

    Non guardatelo negli occhi, è una trappola!

    Quello che stava alla destra del monaco non riuscì a distogliere lo sguardo in tempo e ormai era troppo tardi.

    Oh no, fratello, cosa ti ha fatto quel ragazzo.

    Lascia perdere Toroi, tuo fratello è stato imprigionato nel Genjutsu di quel ragazzo. Inutile liberarlo con il Kai, è un jutsu molto potente e dovresti utilizzare molta parte del tuo chakra, lascia che si liberi da solo.

    Tsubaki aveva gli occhi chiuso, essendosi il primo ad essersi accorto del genjutsu avrebbe dovuto essere anche il primo a caderci. Quando aprì le palpebre i suoi occhi erano cambiati. Due tomoe, iride rossa...lo Sharingan.

    Tsk...che triste destino, prima mio padre...Izuna Uchiha, cacciato dal clan e dal villaggio e ora Io che non solo ho ucciso i miei nuovi fratelli, ma che mi appresto a ucciderne uno con il mio stesso sangue.
    Tu sarai il mio avversario Suzaku. Toroi, tu occupati di uccidere Manaka, con tuo fratello, appena riesce a liberarsi.



    Detto questo si mosse in direzione di Suzaku, prese tre shuriken lanciando subito il primo e utilizzando la tecnica degli shuriken ombra lanciò il secondo, nascosto nell'ombra del primo e il terzo, dotato di cartabomba nascosto nell'ombra del secondo. Si trovavano a una distanza di circa 10 metri e grazie sia allo sharingan sia a una spiccata precisione innata, gli shuriken erano molto difficili da schivare. Inoltre essendo una tecnica poco usata forse si sarebbe accorto troppo tardi del secondo e infine del terzo con la cartabomba.

    anche spostandosi di qualche metro la deflagrazione avrebbe sortito i suoi effetti e se non su di lui, su manaka che stava li a fianco. Tsubaki poteva anche giocare questa carta.

    Tsubaki
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    Sharingan, Livello 2 (Genin Gialla)
    Quando si attiva lo Sharingan, l'iride prende un colore rosso, e compaiono due delle tre Tomoe. Caratteristiche Sharingan Livello 2:
    - i riflessi sono aumentati del 20%;
    - il ninja riesce a prevedere mediamente ma ancora con pochissimo anticipo e poca precisione i movimenti degli avversari (solo di ninja con velocità non superiore alla propria), ma non le tecniche da loro utilizzate;
    - visione del sistema circolatorio avversario;
    - il ninja migliora la precisione dei suoi attacchi del 20%;
    - si possono contrastare le illusioni di livello B e consumando parte del proprio chakra (la metà della tecnica illusoria utilizzata) si possono smascherare anche le illusioni di grado B;
    - si possono copiare i movimenti, le tecniche di Taijutsu, Ninjutsu e Genjutsu di livello C . Non si possono prevedere, ma si possono riprodurre in seguito nello stesso combattimento. Tutte le tecniche copiate e replicate si possono copiare in scheda.
    Livello B Consumo: 10 per turno

    Maestro nei Genjutsu (Livello I)
    Restrizioni: Almeno 2 Genjutsu di Livello C o superiore in scheda
    Il ninja si specializza nell'uso dei genjutsu, preferendo quest'arte ninja alle altre due; il ninja possiederà maggior esperienza sia nell'uso dei Genjutsu, e sarà più facilitato a riconoscere le illusioni avversarie e liberarsi da esse. In particolare, il costo del Kai per spezzare una tecnica verrà diminuito di 1/5. Invece, i proprio genjutsu risulteranno potenziati del 20% (con un aumento relativo del costo del Kai). Il bonus non vale contro ninja di grado pari o superiore che possiedano lo Sharingan.
    Si potranno creare Genjutsu massimo di Livello B.

    Perizia nelle Armi da Lancio (Livello I)
    Il ninja sarà in grado di lanciare con una notevole precisione e maestria armi da lancio di piccole dimensioni, come kunai e shuriken, con maggiori probabilità di centrare i bersagli, anche a distanze considerevoli. Più precisamente, in questo livello il ninja potrà lanciare armi di piccola dimensione con una precisione aumentata del 20% e fino a una massima distanza di 12 metri senza che la potenza delle armi stesse risulti diminuita. Il bonus vale fino a un massimo di 6 armi lanciate contemporaneamente.

    CITAZIONE
    Tecnica degli Shuriken Ombra
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica consiste nel lancio di due Shuriken, dei quali uno è nascosto dall'ombra dell'altro, e può essere difficilmente visto e schivato. E' utile per confondere il nemico.
    Consumo: 5 per ogni Shuriken nascosto

    ???1
    CITAZIONE
    Stato Fisico: Buono, stress mentale
    Stato Mentale: Intrappolato in un Genjutsu
    Chakra: 90/90
    Equipaggiamento:
    Armi Utilizzate:
    Jutsu Utilizzati:

    Toroi
    CITAZIONE
    Stato Fisico: Eccellente
    Stato Mentale:
    Chakra: 90/90
    Equipaggiamento:
    Armi Utilizzate:
    Jutsu Utilizzati:

    Manaka
    CITAZIONE
    Stato Fisico: Eccellente
    Stato Mentale:
    Chakra: 160/160
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    Armi Utilizzate:
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    Lo scontro si prospettava decisamente più cruento e difficile del previsto. Quegli occhi erano inconfondibili. Ne avrebbe riconosciuti tra migliaia e più. Sarebbe stato un duello tra due manipolatori del Doijustu più temuto e ricercato di tutto il mondo ninja. Anche il farabutto Tsubaki era un detentore dello Sharingan e sangue Uchiha, anche se corrotto e infamato ormai, scorreva nelle sue vene. Gli occhi di Suzaku brillarono di una luce cremisi minacciosa e il sangue cominciava a bollirgli nelle vene. Le sensazioni che finora aveva espresso attraverso il suo seppur vuoto viso, parvero infuriarsi e aumentare a dismisura, quasi come a perdere il controllo. Non tollerava che un membro del suo stesso potente Clan, se ne andasse in giro a diffamarlo e gettare disonore sul grande nome degli Uchiha. Probabilmente mai fino a quel momento, Suzaku si sentiva così legato al suo Clan, alla sua vita. Finora aveva lottato e combattuto non per veri ideali di patriottismo o di onore, ma semplicemente per se stesso, senza inseguire uno scopo ben preciso. Per una volta si sentiva diverso, vivo.
    Per un Uchiha come lui, annullare o accorgersi del Genjustu era un gioco da ragazzi. Infatti dei tre, soltanto uno scagnozzo parve cadere nell'illusione senza aver la possibilità di controbattere. Tsubaki era stato il primo ad accorgesene e aveva prontamente avvisato i due collaboratori che sotto suo ordine, sfidarono il monaco Manaka.
    -Non preoccuparti per me, me la caverò Fenice Rossa della Foglia. Salva il nostro Tempio e uccidi quel traditore del nostro e del vostro credo! In bocca al lupo!
    Suzaku apprezzò le parole di incoraggiamento e di conforto che Manaka gli aveva riservato. Probabilmente di lì a poco si sarebbe sugellata un'importante amicizia, nonostate tutto ciò fosse fuori dall'ordinario dell'Uchiha. Non era il tempo però di perdersi in chiacchiere inutili. Ciò che contava adesso, era sconfiggere il traditore.
    Tsubaki intanto era passato al contrattacco lanciando con estrema accuratezza e precisione uno shuriken verso l'attuale posizione di Suzaku.
    -Tutto qui?-disse fiducioso il Genin, incurante del fatto che attraverso un apposito justu, Tsubaki si era riservato di nascondere altri due shuriken di cui uno equipaggiato con una cartabomba. Lo sharingan permise a Suzaku di distinguere i tre shuriken in successione, ma la cartabomba rimase ancora celata.
    -Mi deludi sai? Credevo fossi un degno avversario, non sei autorizzato a utilizzare i nostri occhi bifolco e adess....-qualcosa attirò l'attenzione di Suzaku, che nel frattempo aveva saltato verso l'alto pronto ad evitare la componente orizzontale di cui si servivano le armi leggere da lancio -Ma che caz...? Dannato bastardo!
    Un'esplosione. Una grande deflagrazione si estese per diversi metri, seguita da una nube di fumo denso e corvino che si diffuse rapidamente per diversi metri all'interno della stanza del labirinto. Tutto tacque per i dieci secondi successivi. Probabilmente l'esplosione avrebbe potuto coinvolgere anche Manaka, ma il monaco parve essere scampato alla potente esplosione. Quando la nube si fu diradata, non vi era traccia alcuna di Suzaku. Che fosse stato ridotto in cenere? Valeva così poco il suo sentimento di rivalsa e di vendetta nei confronti del cuoco traditore?
    Improvvisamente alle spalle di Tsubaki una forte luce attirò l'attenzione di tutti i presenti nella ormai arena di combattimento. Una grande massa di fuoco proveniente dall'alto si fece strada alle spalle del traditore, bruciando ogni cosa che si trovava sul suo cammino. Prese ben presto le sembianze di una sfera incandescente, la quale data la breve distanza tra essa e il suo obiettivo, di circa due metri, sarebbe stata un vero e proprio pericolo anche per i due scagnozzi, specialmente colui che era intrappolato nel Genjustu di Suzaku.
    -*E adesso beccati questo fottutissimo bastardo! Crepa e va all'inferno insieme ai tuoi stupidi ideali da quattro soldi!*
    Prontamente Suzaku era riuscito ad attivare la Tecnica della Sostituzione e a prendere il posto di una cassa di medie dimensioni che si trovava a pochi metri da lui. In seguito all'esplosione tale cassa di legno molto leggero era stata ridotta in frantumi e quindi non aveva dato alcun suggerimento a Tsubaki di ciò che Suzaku aveva effettivamente programmato. Tale strategia puntava tutto sull'effetto a sorpresa e sulla brevissima distanza dal suo obiettivo.
    Come sarebbe andato a finire? Che il combattimento fosse già concluso?

    Kawarimi no Jutsu (Tecnica della Sostituzione)
    Tipo: Ninjutsu
    Descrizione: E' una tecnica che permette di scambiarsi di posto con un oggetto, con uno veloce spostamento in linea retta. Lo scambio non funziona su creature evocate, esseri viventi in generale (vivi o morti che siano), compresi ninja. Non può essere utilizzata su oggetti in movimento. Non può essere utilizzata se è l'utilizzatore a essere in movimento o se questi è libero da impedimenti. La tecnica non funziona se fra l'utilizzatore e il corpo da scambiare esistono degli ostacoli fisici. Il raggio massimo di azione della tecnica è di 10 metri. Può essere utilizzata solo una volta negli scontri di arena e una volta al giorno in missioni o quest.
    Livello: D Consumo: 10

    Grande Palla di Fuoco (Goukakkyu No Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Sigilli: Serpente, Capra, Scimmia, Cinghiale, Cavallo, Tigre
    Il ninja, impastando il chakra nella gola, può far uscire una palla di fuoco delle dimensioni di circa quattro metri, che si lancerà contro il nemico. Non è molto veloce, ma provoca ustioni medie se si colpisce il bersaglio. Il raggio d'azione è circa sei metri.
    Livello: C Consumo: 20


    Suzaku Uchiha
    Stato Fisico: Eccellente
    Stato Mentale:
    Chakra: 50/120
    Equipaggiamento:
    Kunai (x10); Shuriken (x5); Fumogeni (x5); Cartabomba (x5); Fili Metallici (x3); Katana
    Armi Utilizzate:
    Jutsu Utilizzati:
     
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  15. Bansho Tenin
        +1   -1
     
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    User deleted


    Hai scordato di sottrarre al tuo chakra i 10 del mantenimento dello sharingan, a meno che tu non l'abbia disattivato :smoke:



    L'esplosione della cartabomba aveva sorbito gli effetti sperati. Sembrava che di Suzaku non fosse rimasta nemmeno l'ombra. Invece poco dopo alla sua destra una fiaccola più forte delle altre che illuminavano la stanza, si accese.
    una enorme palla di fuoco era sorta in quel preciso momento. Era troppo vicina per poter schivare lateralmente, quindi dovette schivare andando sottoterra, grazie a una tecnica doton.
    Per il fratello di toroi era sicuramente la fine. La Sfera infuocata lo colpì in pieno facendolo uscire dal genjutsu, ma lo stress mentale unito a quell'attacco di chakra che aveva bruciato buona parte dei suoi tessuti epiteliali facevano supporre che nemmeno con un intervento medico sarebbe tornato lo stesso di prima.

    Fratello !!!

    Toroi riuscì a schivare l'attacco poiché era l'ultimo in linea d'aria che la palla di fuoco avrebbe dovuto colpire.

    Maledetto !!!

    Toroi ormai accecato dalla rabbia provo a colpirlo frontalmente con andandogli incontro con un kunai nella mano chiusa a pugno.

    Ti strappo la pelle dal corpo.

    Intanto che Tsubaki tornava sulla superficie dopo aver utilizzato, Manaka era ancora fermo al suo posto non sapevo bene cosa fare. Vedendo Toroi scagliarsi contro l'Uchiha cercò di avvertirlo ma era inutile, il mukenin non prestava ascolto più a nulla.

    è spacciato...

    Sapeva bene che per Suzaku non sarebbe stato un problema affrontare Toroi e sconfiggerlo immediatamente, anche considerando il fatto che non era lucido e cercava di colpire utilizzando solo la forza.
    Il problema era che se voleva avere possibilità di eliminare Suzaku, ora doveva togliere dai piedi il monaco o avrebbe avuto uno svantaggio numerico.

    Indirizzò le pupille verso manaka che non conoscendo l'abilità oculare ne rimase affascinato, stupidamente affascinato. Era stato intrappolato in un genjutsu cosi che, anche liberandosi avrebbe avuto delle difficoltà a causa dello stress.

    Decise infine di sfruttare toroi lanciò un kunai con cartabomba proprio in direzione del mukenin, che puntava Suzaku cercando di sferrare un attacco in linea retta. Il kunai era nascosto dalla sagoma di Toroi e quindi molto difficile da individuare, inoltre con il suo attacco lo aveva sicuramente distratto. Sicuramente il mukenin avrebbe assorbito più danni dall'esplosione rispetto a Suzaku, ma sicuramente sarebbe riuscito a ferire anche lui.

    A circa 1m dalla sitanza che separava i due avrebbe fatto esplodere la cartabomba, che avrebbe dovuto trovarsi a circa un altro metro tra i due ( 1m da toroi, 2 da Suzaku ). Il chakra era ormai scarseggiante e sperava proprio che quest'ultima offensiva avrebbe quantomeno ferito il suo avversario.


    Tsubaki
    CITAZIONE
    Stato Fisico: Eccellente
    Stato Mentale:
    Chakra: 15/120
    Equipaggiamento:
    Armi Utilizzate:
    Jutsu Utilizzati:
    Magen: Jubaku Satsu (Intrappolamento dell'albero)
    Tipo: Genjutsu
    Sigilli: Cane, Serpente, Scimmia, Lepre. Tigre
    Dopo aver instaurato un contatto visivo con l'avversario, si illude esso di essere intrappolato da un albero comparso dietro di lui. L'impressione sarà quella di non potersi liberare, e che la stretta diventi ad ogni tentativo più forte. L'utilizzatore del Genjutsu quindi attaccherà l'avversario (che nella realtà è fermo), emergendo dall'albero alle sue spalle, mentre nella realtà si sarà solo spostato dietro di lui. Una volta colpito il nemico l'illusione ovviamente termina.
    Consumo: 30
    Kai: 35

    Proiezione sotterranea
    Tipo: Ninjutsu
    Descrizione: Con questa tecnica ci si può muovere attraverso la terra, senza oltrepassarla fisicamente, e quindi senza farsi notare. La velocità con cui si viene "assorbiti" è pari alla velocità dell'utilizzatore. Mentre si è sottoterra non si ha la visuale su ciò che avviene in superificie.
    Livello: C Consumo:15 a turno

    ???1
    CITAZIONE
    Stato Fisico: Ferite gravi su tutto il corpo
    Stato Mentale: Svenuto/morto
    Chakra: 90/90
    Equipaggiamento:
    Armi Utilizzate:
    Jutsu Utilizzati:

    Toroi
    CITAZIONE
    Stato Fisico: Eccellente
    Stato Mentale: Furioso
    Chakra: 90/90
    Equipaggiamento:
    Armi Utilizzate:
    Jutsu Utilizzati:

    Manaka
    CITAZIONE
    Stato Fisico: Eccellente
    Stato Mentale: Intrappolato in un genjutsu
    Chakra: 160/160
    Equipaggiamento:
    Armi Utilizzate:
    Jutsu Utilizzati:

     
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16 replies since 21/6/2011, 18:07   176 views
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