Quasi si fosse in procinto di una guerra la maggior parte dei migliori shinobi di Konoha presenti nel villaggio si erano appostati coprendo la quasi totalità della Foglia. Nessuno sarebbe riuscito ad entrare senza farsi notare nemmeno se la tecnica della mimetizzazione fosse stata attivata. La quadre di percezione era posizionata in modo da non lasciare un singolo punto cieco. Gli Hyuga grazie al loro portentoso campo visivo avrebbero avvistato chiunque si fosse spinto entro il chilometro. Tutto sembrava ormai segnato, il ladro non sarebbe potuto entrare in nessun modo conosciuto fin' ora ma, qualcosa destò dalla sua concentrazione Light. Il biondo shinobi a cui era stato affidato il compito di tramite tra l' esterno e l' interno dell' edificio era corso in tutta fretta a portare notizie. A quanto pareva un anziano signore si era avvicinato troppo al palazzo ed era stato bloccato. La portentosa macchina si mise in moto, il prezioso cervello del Gyoku stava architettando la sua strategia finchè trovata non la espresse tramite precise e ferme parole. "Portatelo fuori le porte del villaggio, al primo segno di ribellione non abbiate pietà e tramortitelo. Il compito dovrà essere svolto da Takeda e, solo da lui. Una volta uscito chiudi la porta a chiave e non entrate qualsiasi cosa succeda prendere ordini direttamente da Shinya Senjuu Takeda Uchiha, membro dell' omonimo clan e possessore del famoso occhio scarlatto. Le sue abilità nel prevedere un eventuale attacco avrebbero permesso un perfetto attacco fulmineo al fantomatico vecchietto. Il giorno prima si era fatta girare la notizia in tutte le abitazioni del villaggio che vi sarebbe stata un esercitazione in quel punto e di non avvicinarsi per nessun motivo. Difficilmente la popolazione sarebbe andata contro le parole dell' Hokage-sama. Impossibile si trattasse del vero ladro, troppo presuntuoso da parte sua approcciarsi in maniera così diretta nonostante la quantità di guardie a protezione delle importanti reliquie. Un clone? Avremmo scoperto la sua natura se, una volta uscito dalle porte del villaggio sarebbe rimasto consistente oppure sarebbe svanito in una nuvola di fumo. Difficilmente avrebbe tentato una reazione. Ora però rimaneva il problema di scoprire se il ladro fosse già entrato oppure no. Se, come aveva ipotizzato il vecchio fosse solo un pretesto per far distogliere l' attenzione dal vero obbiettivo probabilmente si era già messo all' opera infiltrandosi all' interno del palazzo o, addirittura all' interno della stanza in cui risiedeva. Non avrebbe impiegato troppo a percepire la sua presenza in quella stanza nonostante non avesse mai appreso quell' abilità ma, una tecnica insegnatali da uno suo allievo, Yaraji Mazaka, in questo momento si sarebbe rivelata molto utile. Composti velocemente i due sigilli richiesti dal jutsu prese il controllo della poca aria presenza nella stanza dando ad essa una rotazione oraria che si espanse attorno al Gyoku per due metri. Ogni minimo spostamento sarebbe stato percepito senza via di scampo. Percepito il rivale avrebbe fatto in modo che questo non si fosse più mosso. E, qui sarebbe sceso in campo direttamente il rotolo dei rospi. Composti ulteriori sigilli avrebbe evocato nell' immediato il Ninpou Gamaguchi Shibari. La stanza avrebbe mutato aspetto: tutte le pareti si sarebbero trasformate nello stomaco di Iwagama da cui non ci sarebbe stata via di scampo.