Classe III H

Bansho Tenin

Posted on 6/3/2013, 22:01

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CITAZIONE

Posta tu per primo, ti arriverà una lettera due giorni prima dell'inizio, ti preparerai e per le nove di mattina dovrai essere in classe. Il sensei non sarà ancora in aula.

Cerca di essere il più descrittivo possibile, narra possibilmente in terza persona singolare e distingui con i colori tra 'parlato' 'pensato' 'narrato', descrivi l'arrivo della lettera e cosa fai prima di andare in accademia il giorno stesso.
Buona fortuna. Cerca di postare più regolarmente possibile. Se non avete tempo scrivilo qui o manda un MP a me.
Minimo primo post: 12 righe, Massimo: NULLO
Ricordatevi che la promozione si baserà sulla bravura con cui posterai.

-NO abbreviazioni;
-NO post di poche righe

Soulgold~

Posted on 6/3/2013, 22:17

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SPOILER (clicca per visualizzare)

Parlato
Parlato Altrui / Comunicazioni
Pensato

Il vento soffiava, quella leggera brezza che era tipica del villaggio di Konoha stava soffiando sul medesimo, facendo ondeggiare gli alberi e le loro fronde, generando quel piacevole fruscio che a tutti piace, che rilassa gli animi e crea perfette sensazioni d'equilibrio nel cuore e nell'anima. Un giovane, di nome Kaidu, era nei pressi della sua piccola abitazione, al villaggio, ad allenarsi fuori da casa, sul verde e fresco prato, bagnato di rugiada. Fletteva e defletteva gambe e braccia, in procedimenti molto semplici chiamati banalmente flessioni.
Centoventidue, centoventitrè, centoventi...ngh...quattro
Era stanco, ma continuava imperterrito nel suo allenamento. Andò avanti per parecchio tempo, accompagnato dal fresco venticello che accarezzava la sua pelle bagnata dal sudore.
Novecentonovantanove...ngh...MILLE
Stanco, distrutto, lasciò andare le braccia, cadendo a terra ansimante. Rimase lì, sul terreno erboso fresco per lunghi minuti, con le nere iridi rivolte verso il laghetto là vicino, mentre il corvin crine ondeggiava per volere della spostata aria, mossa da chissà quale divinità dell'alto.
S'alzò, flettendo gli arti, mostrandosi in tutta la sua altezza, indossante solo un paio di pantaloni con delle scarpe, a petto nudo.
Uff...Che stanchezza
Borbottò tra sé, stiracchiandosi e dirigendosi verso l'entrata principale di casa sua, buttando senza volerlo un occhio alla casella della posta: c'era una lettera.
Uhm?
Borbottando afferrò la missiva, avviando la sua lettura
'Comunicazione dall'Accademia di Konoha al signor Kaidu: Lei è stato ufficialmente preso nell'Accademia. Il suo corso inizierà tra due giorni, nella classe III H'
Gli occhi s'illuminarono, brillavano d'una luce che rispecchiava interamente l'anima, a far da testimone al dire “Gli occhi son lo specchio dell'anima”. Prese rapidamente la lettera, ponendola con noncuranza nella tasca dei pantaloni e correndo in camera. Era notte, e ovviamente si mise a dormire. Il giorno dopo fu una delle tante giornate tipo del giovane aspirante spadaccino: s'alzò e celere si lavò, andando a mangiare qualcosa per avviare al meglio la giornata. S'accorse tardi d'essere in ritardo, d'avere solo cinque minuti per arrivare all'accademia, nella sua classe.
Devo...Chomp..Scappare !
Esclamò tra sé, correndo a gambe levate verso l'accademia, mantenendo tra i denti un tozzo di pane che aveva rubato da una busta contenente le provviste del giovincello.
Ci mise quattro minuti ad arrivare, ed entrò nell'Accademia aprendo di scatto la porta, con una violenza simil a quella d'un imbestialito cinghiale.
Anf, Anf...La Terza Acca ?
Chiese a qualche “passante” che gliela indicò senza indugi. Corse e corse per i corridoi, perdendo più volte la strada per un' erronea interpretazione delle indicazioni.
Solo dopo un po' di tempo giunse dinnanzi a quella porta che recava la scritta 'III H': la sua classe.
Inizia tutto da qui
Pensò tra sé, ansimando e portando le braccia alla fronte, a levare le gocce di sudore che grondavano dalla nuca, per la fretta della corsa.
Aprì la porta ed entrò, espirando per l'emozione.
Il sensei non c'era.

Bansho Tenin

Posted on 6/3/2013, 22:50

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Narrato
Parlato
Pensato

Shou, questo il suo nome, era uno shinobi di Konoha. Non amava particolarmente partire per le missioni che il Kage affidava ai suoi parigrado e quindi veniva spesso assegnato all'accademia per allevare e far crescere le giovani speranze del villaggio. Non possedeva nessuna particolare abilità innata, caratteristica comune a molti ninja di quel villaggio che per varietà di clan era davvero enorme: Dagli uchiha e gli Hyuga che possedevano un proprio quartiere a più piccole e meno famose, ma non per questo meno interessanti, comunità dalle più svariate abilità.
Quella giornata avrebbe dovuto presentarsi in accademia per accogliere un nuovo aspirante shinobi. Il ragazzo però aveva un difetto. Se si addormentava in un sonno profondo nemmeno la sveglia lo riusciva a svegliare e così accadde quella mattina. Solo con già 1 ora di ritardo il ragazzo si accorse del piccolo imprevisto e con tutta furia prese la giubba verde tipica dei Jonin i pantaloni blu e uscì dal balcone di casa passando da un tetto di una casa all'altro per racimolare secondi preziosi.
Anche oggi dormito più del solito caro ? una signora che stendeva i panni al sole lo salutò mentre Shou passava di fronte a lei.
Si e oggi avevo pure un incontro con un novellino.
L'entrata dell'accademia era ormai a pochi tetti di distanza. Riconosceva il grosso cancello.
Mentre passeggiava a velocità sostenuta cercava la classe a cui era stato assegnato.
Dovrebbe essere su questo piano ..F...G...
La III H, senza indugio entrò e trovo il ragazzo
Tu devi essere Kaidu, cercherò di essere rapido per guadagnare tempo; ma il resto dipenderà da te.
Io sono un Jonin di questo villaggio. Mi chiamo Shou e tu puoi chiamarmi semplicemente così, senza bisogno di onorifici, lascio a te la scelta. Dopo questa breve presentazione ora dimmi qualcosa di te. In particolare vorrei conoscere i motivi per cui hai scelto di diventare un ninja...Prego.

Soulgold~

Posted on 7/3/2013, 07:29

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wdFmrKD

Narrato
Parlato
Pensato

S'era mosso celermente per evitare una sgridata dal Sensei il primo giorno d'Accademia, ma a quanto pare è riuscito a precedere il maestro, evitando quella tanto odiata eventuale sgridata.
Non c'è nessuno
Rimbobava questo pensiero nella sua mente, mentre le due nere iridi volavano da una parte all'altra dell'aula, spostandosi poi sulla porta al sentir il rumore dei cardini piegarsi, sottomettersi alla forza di qualcuno. Un rapido movimento di collo e dell'intero busto ( dunque in seguito del corpo intero ) che lo portò a porgere il fronte a quella figura entrante, Il Sensei Shou.
Salve Sensei Shou, Si, Sono Kaidu
Cercando di mantenere un tono di voce solenne e una formalità adatta per quel primo, importante incontro, Kaidu non fece altro che guardare per qualche attimo il sensei, andando dopo a rispondere alle sue domande
Sono Kaidu, il cognome non ce l'ho, vivo da solo in una casa mediamente distante da qui. I miei genitori erano dei Ninja e furono uccisi durante un' importante battaglia della loro carriera. Per passione, volontà, amore per la patria e voglia di mettermi in gioco, e amore verso i miei genitori, voglio diventare un Ninja.
Linguaggio sviluppato, creatosi dalle ore di studio passate sui libri, a casa, nei momenti liberi tra i pasti e gli allenamenti infiniti che il giovane teneva quotidianamente.
Oltre che padroneggiare il chakra, però...
Si riprese, cercando di dare OGNI singola informazione a Shou
...Sto allenandomi con la Spada, voglio diventare un bravo Ninja Spadaccino
E' quello il suo obbiettivo.
Fatto sta che, dopo aver eseguito i comandi del Sensei, non fece altro che incrociare le braccia al petto, guardando il superiore con aria NON di sottomissione, ma con aria determinata, aggressiva e riconoscente in qualche modo. Non chiese cosa fare, stava al Sensei dare or ora gli ordini al giovane spadaccino.

Edited by Soulgold~ - 7/3/2013, 12:38

Bansho Tenin

Posted on 7/3/2013, 15:57

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Narrato
Parlato
Pensato

Shou rimase ad ascoltare il discorso del suo giovane studente finché, con sguardo determinato, incrociò le braccia.
Molti giovani decidevano di intraprendere la strada delle arti ninja per gli stessi motivi che Kaidu aveva elencato; passione e volontà. Ma spesso e volentieri dietro a lutti familiari di finiva per intraprendere la strada più facile e corrotta della vendetta. Molti c'erano cascati, diventando così ricercati per i crimini più efferati.
Shou sperava in fondo che a quella lista non si fosse mai aggiunto il nome del suo allievo ma scacciando quel pensiero dalla testa si concentrò su un altro, meno comune, interesse di quel ragazzo: La spada.
Così vuole diventare un qualcosa di più simile a un samurai che a un ninja...
Non c'erano altre informazioni riguardo quel ragazzo e già in ogni caso aveva risposto alla domanda in maniera più che sufficiente.

Bene, Kiaidu. Coltiva queste tue passioni, mi raccomando..però io non posso aiutarti per quanto riguarda la spada. Quella è un arte che devi sviluppare da solo una volta che avrai finito questa accademia. Noi ci concentreremo sulle basi, necessarie per il superamento dell'esame a cui ti sottoporrai per diventare a tutti gli effetti uno shinobi di questo villaggio.
Mentre ti presentavi hai parlato del chakra; immaggino che quindi tu già sappia, almeno per grandi linee, cosa sia...

Fece un cenno con la mano, mimando al ragazzo di seguirlo. Shou aveva pensato che, spostarti nel cortile di addestramento dell'accademia, sarebbe stato di maggior aiuto che rimanere all'interno della classe ad annoiare il suo studente con lezioni teoriche.
Devi sapere che il chakra è l'energia fondamentale, misto di energia spirituale ed energia presente nelle cellule, di tutti i ninja. In realtà, essendo un energia presente nelle cellule, tutte le persone lo possiedono ma solo gli shinobi riescono a incanalare e sfruttare questa energia per riuscire a copletare quelle che, nel nostro mondo, vengono chiamati jutsu: le Tecniche. Questa energia scorre all'interno di un sistema circolatorio particolare, molto simile a quello sanguigno. Il chakra riesce a "uscire" dal nostro corpo grazie a dei punti di fuga, nessuno, a parte un certo clan che risiede qui a Konoha, riesce a sfruttare tutti i punti di fuga per creare tecniche. In ogni caso questo è un altro discorso.
In seguito, in base al rapporto con cui l'energia spirituale e fisica si fondono, ogni ninja riesce a sviluppare una particolare con un elemento della natura che può essere Suiton (acqua), Doton (terra), Raiton (fulmine), Fuuton (vento) e Katon (fuoco).
Ora ti mostrerò un metodo divertente e che può sempre tornare utile per i combattimenti o le missioni.

Shou aveva parlato durante tutto il tragitto e aveva concluso una volta fermatosi difronte al lago che si estendeva nel campo di addestramento. Senza troppe difficoltà cominciò ad avanzare e quando calpesto la superficie ci camminò sopra, come se fosse una massa solida. raggiunto il centro del lago si girò verso l'allievo e riprese a spiegare.
Uno dei fondamentali dei ninja è la capacità di manipolare il chakra per formare una patina della stessa energia sotto le piante dei piedi. Questo piccolo strato di chakra ti permetterà non solo di camminare sulla superficie dell'acqua ma di scalare pareti, ovviamente non troppo scoscese, tronchi di albero e così via.
Ora raggiungimi e ricorda: il sistema circolatorio del chakra ha il suo centro all'altezza dell'ombelico, da li immagina di dirigere la tua energia così, che la cosa ti risulti più semplice, e di creare una patina abbastanza resistente da reggere il tuo peso ma non troppo debole da causarti un tuffo nell'acqua.

SPOILER (clicca per visualizzare)

Bene, arrivato a questo punto, ti tocca un post descrittivo dove puoi parlare di emozioni, sensazioni e dove ovviamente devi riuscire a raggiungere il centro del lago. Magari per rendere il tutto più reale, sbaglia la dosatura descrivendo le sensazioni che il tuo personaggio potrebbe avere. Questi sono solo consigli in ogni caso :smoke:

Soulgold~

Posted on 7/3/2013, 16:17

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wdFmrKD

Narrato
Parlato
Pensato

Era attento al dire del Sensei, era pronto a cogliere ogni minimo ordine e a metterlo in pratica, per assicurarsi la promozione a vero Ninja. Ovviamente, per forza di cose, era conscio del fatto che per salire di grado avrebbe dovuto passare un esame dopo aver dimostrato d'essere in grado di tener quell'esame. Non fece altro che muovere in maniera alterna le gambe, celere, lasciando che le braccia potessero ondeggiare ai fianchi, libere, ostacolate solamente dal vento che veniva addosso al giovane. Seguì dunque il suo Sensei, Shou, fino a quel laghetto dove iniziò, lo stesso Sensei, a spiegare al giovane Kaidu nozioni sul chakra, l'energia dei ninja, quella straordinaria ed enigmatica forza che rende tutti più forti e particolari.
WAH !
Senza trattenersi, esclamò di sorpresa nel vedere Shou camminare sull'acqua, senza difficoltà, come se stesse camminando sul normale terreno d'una città qualsiasi. Parlava di chakra, di concentrazione, di abilità nel maneggiare l'energia spirituale che alberga nell'animo: qualcosa di grande, quasi come una seconda entità vivente in ogni uomo.
Ci provo subito, Shou
Dimentica il prefisso “Sensei” per colpa dell'emozione.
Rapido, celere, come una colibrì che batte le sue ali, andò a flettere le gambe, abbassando il livello delle ginocchia e dell'intera struttura corporea. Le palpebre s'unirono, pesanti, lasciando che il chakra di Kaidu potesse circolare rapidamente e libero nel suo corpo, accumulandosi sotto i suoi piedi.
ORA !
Esclamò, iniziando a correre sull'acqua. Fece qualche metro, rapido, facendo schizzare gocce d'acqua ovunque, per poi...SPLASH ! Cadere nel lago.
Argh.
Era bagnato sia per colpa dell'acqua che per colpa del sudore e, senza darsi per vinto, ritornò rapido a riva, rimettendosi pronto a compiere quell'operazione.
Gambe flesse, cuore pulsante e mente ben concentrata sull'operazione. Era teso, doveva dimostrare a Shou la sua abilità da Ninja, il suo controllo del chakra, e probabilmente questa prova avrebbe inciso sulla sua ammissione all'esame di promozione.
Posso Farcela...Devo creare una patina regolare
Non doveva né esagerare né ottimizzare lo spirito. Si concentrò nuovamente, facendo sì che dinnanzi ai suoi occhi, chiusi, non si palesasse altro che l'oscurità più totale, il freddo buio della notte e del silenzio. Espirò, rapido, distendendo le gambe verso il lago, avviando una corsa avviata con l'apertura delle palpebre. Corse, corse ma sprofondò dopo qualche metro. Aveva fatto circa 3METRI più di prima, e tornò indietro.
Se non ci riesco ora, non ci riuscirò più...
Disse tra sé, per motivarsi. Stesso procedimento: gambe flesse, palpebre chiuse, concentrazione atta a giostrare al meglio il chakra per creare una patina sui suoi piedi. Che il problema fosse la fretta ? L'emozione sfogata all'avvio della corsa e la perdita di concentrazione ? Esatto. Tenne gli occhi chiusi e avviò una camminata sul lago. Le piante pedestri toccavano l'acqua e in poco tempo giunse di fronte a Shou, aprendo gli occhi, lentamente.
Guardò giù, era in piedi, sull'acqua e non fece altro che guardare Shou, con sguardo serio e fiero, senza esultare per non perdere la concentrazione.
Eseguito
Una sola parola, sintentizzante di tutte le emozioni di quei pochi minuti.

Bansho Tenin

Posted on 8/3/2013, 01:18

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Potevi fare di meglio a mio avviso :addking:

per esempio tra un tentativo e l'altro potevi "condire" il tutto con qualche emozione..hai accennato, invece, solo alla concentrazione con cui cercavi di completare l'obbiettivo :addking:

( sono un passionale :smoke:

).
Ciò non toglie che la mera accademia non servirebbe a te, quindi passiamo direttamente all'esame Qui

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Classe III H

Per Kaidu