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Ranuccio+1
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CITAZIONEPosta tu per primo, ti arriverà una lettera due giorni prima dell'inizio, ti preparerai e per le nove di mattina dovrai essere in classe. Il sensei non sarà ancora in aula.
Cerca di essere il più descrittivo possibile, narra possibilmente in terza persona singolare e distingui con i colori tra 'parlato' 'pensato' 'narrato', descrivi l'arrivo della lettera e cosa fai prima di andare in accademia il giorno stesso.
Buona fortuna. Cerca di postare più regolarmente possibile. Se non avete tempo scrivilo qui o manda un MP a me.
Minimo primo post: 12 righe, Massimo: NULLO
Ricordatevi che la promozione si baserà sulla bravura con cui posterai.
-NO abbreviazioni;
-NO post di poche righe
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato - Pensato - Parlato - Parlato d'altri
Era sera più precisamente le 20 e stava sdraiato sul divano a guardare il vuoto del soffitto, come ogni giorno, ormai si ricordava a memoria tutto su quel soffitto, il colore, dove sta ogni macchia e sbavatura, ogni giorno passava le ore e ore a guardarlo, visto che era l'unico modo per rilassarsi. Ding Dong! Il rumore improvviso del campanello disturbò improvvisamente la sua pace interiore, andò ad aprire la porta e vide che non c'era nessuno. «e quella cos'è?». Gli era arrivata una lettera e a quanto pare il mittente era il giovane Uchiha, e ciò gli risultava un po' strano visto che non riceveva mai lettere da nessuno. Tornò in casa, chiudendo la porta, la girò e rigirò, per guardarla su ogni faccia, ma non c'era scritto niente eccetto sul retro, vi era scritto "x Light Uchiha". «Va beh apriamola e vediamo, sperò solo che non sia qualcosa da pagare». Lui ancora non sapeva che quella lettera era ciò che segnava il suo primo passo per diventare più forte e compiere cosi la sua vendetta. Aprì la lettera e cominciò a leggere il foglio.«Però che velocità e cosi tra 2 giorni eh? meglio cosi non avevo per niente voglia di aspettare». Era stato convocato tra 2 giorni, ovvero dopodomani nella classe I A per le nove al suo primo giorno d'accademia, era contento finalmente poteva iniziare a percorre la via che ha scelto. Poggio la lettera sul tavolo in cucina e ritorno ad oziare sul divano rosso di tela che stava nel suo salone. «2 giorni eh? fra 2 giorni tutto avrà iniziò, sperò solo di non trovare come sensei il solito rompipalle che ti chiede tutto della vita, non lo sopporterei mai. La notte passò velocemente in mezzo hai dubbi su come sarà questo suo primo giorno di accademia e dal dormire, anche se in totale aveva dormito solo quattro ore, arrivarono le sette mattina, si alzaò dal letto e andò in cucina a far colazione, tè con i biscotti e mentre tingeva il biscotto nel tè pensava. « Quasi quasi vado a fare un giro fuori, giusto per vedere se mi ricorso ancora la strada, sono passati secoli da quando non esco. Cosi si mise si la sua solita maglietta bianca, pantaloni blu e scarpe da ginnastica, chiuse a chiave la porta di casa e andò a fare un giro per Konoha. Erano solo le sette mattina eppure le vie di Konoha erano già stracolme di gente che lavorava per strada, chi nelle bancarelle, chi stava aprendo il negozio. Mentre passeggiava per la via principale, per raggiungere il grande palazzo di color rosso fuoco, passò da parte a un gruppo di ragazzi, che avevano il copri fronte, che si sussurravano a bassa voce. « ehi ma quello non è mica Light? Si è lui pensavo fosse morto. Io avevo sentito che se ne era andato. Chissà cosa ci farà qua. Però guardate che pelle che ha, e el occhiaie gliele avete viste? Light non diede peso alle loro parole, anche perché di certo non poteva dargli torto si era isolato dal mondo per anni e anni chiuso in casa, è ovvio che col passare del tempo la gente si dimentichi di te, a me no che diventi una persona capace di scrivere la storia, in quel caso puoi star tranquillo che non verrai mai dimenticato, ma lui di certo non aspirava a questo, il suo solo e unico obbiettivo era la vendetta dei suoi cari. Dopo una bella camminata raggiunse finalmente il palazzo del hokage, erano per la precisione 3 km da casa sua e il grande ufficio. «Ecco questo è il posto dove dovrò venir domani.». Davanti a se c'era un grosso cancello in ferro alto 2m circa, al di al si poteva vedere i vari bambini che stavano facendo lezione in giardino con il loro sensei Chuunin, con il classico gilet color verde. Del resto era una bella giornata per stare all'aperto, il clima era mite e c'era anche una leggere brezza piacevole per rinfrescarti la faccia dal sudore. Light restò li per ore e ore a osservare cosa facevano, non riusciva a sentir nulla di quello che diceva il sensei, ma ciò non gli importava restava li fermo a guardare.«Domani ci sarò io al posto di quei bambini? Impossibile quelli sono solo bambini e io non lo sono.»Dopo 2 ore se ne andò a fare un giro, cammino per un pò di km e raggiunse i vari campi d'addestramento, e come fece prima si fermò a guardare. Erano zone molto rigogliose, piene di alberi, con una parte di terra battuta e in mezzo un piccolo fiumicello, i ragazzi si stavano allenando per potenziare le loro arti ninja e marziali, sottoponendosi a duri e stressanti allenamenti. «Interessante, di certo la pratica è molto meglio della teoria, chissà se un giorno riuscirò anch'io a far quello che fanno loro» Non era molto sicuro di farcela adesso che aveva visto alcuni ninja in azione anche se erano solo genin, lui sapeva a malapena qualche tecnica di base, al contrario loro sapevo dominare anche gli elementi della natura, cosa che il giovane Uchiha non sapeva manco cos'era. Questa volta si fermo li di più, ben 3 ore, e ormai erano quasi le due di pomeriggio, e non aveva ne bevuto ne mangiato da quando era uscito e decise di tornare a casa. Una volta a casa mangiò giusto una porzione di ramen preconfezionato per poi bere un po' d'acqua, giusto per dissetarsi. «E adesso? andiamo a farci un altro giro, star qua chiuso in casa non porterà da nessuna parte, proprio come avevano detto quei ragazzini». Si mise a camminare, e vide i grandi volti degli Hokage incisi nella roccia delle montagne che stavano dietro al grande palazzo del hokage. «Quelli si che sono persone che hanno riscritto la storia e verranno ricordati per sempre, il loro volto la inciso ne è anche la prova». Decise di andare a dare un occhiata più da vicino, un lungo giro, camminando con calma per raggiungere e star al di sopra delle varie teste degli Hokage, da li notò una vista bellissima che prima d'ora non aveva mai visto, poteva ammirare il suo paese d'origine dall'alto, ma non solo, al vista si estendeva fino a vedere le grandi foreste che stavano dopo i grandi portoni di Konoha.«Le persone escono da quella porta solo per andare in altri paesi o per missioni, dev'essere bello vedere com'è il mondo al di fuori» Quella vista li fece capire che tutto sommato non era il male il mondo in cui viveva, tralasciando il suo passato ovviamente, però doveva vedere gli aspetti positivi della vita. Si sedette a terrà e decise di rimanere li ad osservare un po' il villaggio, si sentiva un po' lo stalker però diciamo che li piaceva stare li. Giunsero le otto di sera, e il sole stava tramontando, e la vista diventò ancora più splendida, però ormai per lui era ora di tornare a casa e cercare di riposare domani era il gran giorno. Ritornato a casa non mangiò niente, ma si fermo a bere solo un bicchiere d'acqua per la sete, visto che non aveva per niente fame. Poi andò a letto e li cominciò a farsi sentire l'emozione, si sentiva strano, le mani si muovevano da sole e cosi come le gambe, all'improvviso sentì come un vuoto allo stomaco. «e adesso che succede?Calmati Light e cerca di dormire.» Era la prima volta che era teso e agitato, pensava di aver imparato tutto nella vita, ma a quanto pare non era cosi, esistevano ancora emozioni che lui non aveva imparato, emozioni che nessun umano può sfuggire.Giunte le tre di notte riuscì ad addormentarsi, ma dormì si e no quattro ore per poi risvegliarsi a causa di un incubo. «AAAAAAHHHH!» Si alzò di scatto dal letto, alzando il braccio destro verso il soffitto, a quanto pare aveva fatto il solito incubo, sognando la morte dei suoi genitori e di suo nonno. « Ormai riaddormentarsi è inutile andiamo a mangiare e andiamo.» Disse guardando l'orologio che indicava le sette per ciò aveva ancora 2 ore di tempo per essere la. In venti minuti la solita colazione tè con i biscotti. poi si cambiò togliendo i pigiama, e indossando i suoi soliti vestiti, era giunta l'ora di andare verso il suo futuro. Con passo calmo arrivò al solito palazzo, erano le 8:10. Entrò e andò al bancone, mostrando la lettera. «Salve sono Light Uchiha, mi sa dire dove'è la classe I A?». La persona che stava dietro al bancone prese la lettera per poi riconsegnarmela, a quanto apre voleva verificare che ero io.«SI guarda al secondo piano la prima aula a destra.»«Ok capito Grazie.» Detto ciò l'Uchiha se ne andò verso la sua aula.«certo che questo posto visto da fuori sembra grosso, ma visto da dentro risulta ancora più grande.» Il pavimento il legno e i muri dei corridoi dipinti con un color verde muschio o forse era grigio, Light camminava molto lentamente aveva ancora molto tempo visto che era arrivato in anticipo, arrivò alla sua aula e vide che ancora non c'era nessuno. «Che strano non c'è ancora nessuno va beh vorrà dire che aspetterò qua». L'aula presentava banchi uniti e panche su cui sedersi in legno, gradini in legno, una grossa lavagna che stava dietro alla cattedra anche quella in legno, Light si mise al posto più vicino alla finestra nella fila davanti, cosi poteva vedere quello che succedeva fuori mentre aspettava molto ansiosamente l'arrivo del suo sensei.SPOILER (clicca per visualizzare)
Edited by Takei - 19/6/2014, 08:59. -
Ranuccio .
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Takeru Uchiha stava camminando tranquillamente lungo i corridoi bianchi dell'Accademia, nonostante fosse in vistoso ritardo. Nonostante ritenesse il mestiere di insegnante una vera e propria perdita di tempo, questi erano i comandi dell'Hokage, e non era permesso disobbedire. Qualche mese prima gli era stata inviata una lettera privata, a casa; l'aveva aperta nella speranza che si trattasse di una missione, tuttavia era rimasto deluso. In seguito alla sua esperienza sul campo, veniva chiamato come Sensei, e avrebbe dovuto addestrare stupidi marmocchi da quel momento in avanti, sotto un non troppo lauto stipendio mensile. Tuttavia, nessuno gli impediva di arrivare in vistoso ritardo.
Come al solito, era vestito con un paio di pantaloni neri, una maglia dello stesso colore e il giacchetto distintivo dei Jonin. Il coprifronte, legato al braccio. Si domandava che tipo fosse il nuovo studente. Non che gli interessasse più di tanto, visto che i ragazzi che istruiva ormai sembravano tutti uno uguale all'altro. Sperava, se non altro, che fosse un tipo sveglio, in grado di recepire in fretta le lezioni sul controllo del chakra, sull'uso delle armi e sui fondamenti ninja e di resistere ai duri allenamenti. Si passò una mano fra i cappelli neri mossi, e li tirò all'indietro. Era arrivato alla sua nuova classe. La I B. Resistette alla tentazione di uscire in cortile a fumare, e anzichè portare la mano al taschino dove teneva le Green Konoha - sua marca prediletta di sigarette - la mise sulla maniglia. Aprì la porta e si sedette alla cattedra, lanciando una occhiata di sfuggita alla nuovo allievo. Scrisse qualcosa sul registro, poi lo chiuse e ripose la penna sul tavolo. Alzò gli occhi scuri e profondi e guardò il ragazzo, questa volta piuttosto attentamente. Il suo volto dai lineamenti fini e puliti assunse per qualche secondo un'aria concentrata, poi tornò annoiato. Dopo quasi un minuto di ininterrotto silenzio, disse:
- Piacere, sono Takeru Uchiha, Jonin del Villaggio della Foglia. Per qualche tempo sarò il tuo Sensei. Allora, presentati a tua volta e ditemi per quale motivo vuoi diventare ninja.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato - Pensato - Parlato - Parlato d'altri
Stava seduto su una panca di legno ad aspettare l'arrivo del suo sensei, era il suo primo giorno di accademia non era agitato più che altro irritato perché era in ritardo, cosi si mise a guardare fuori dalla finestra i bambini che faceva lezione all'aperto giusto per ammazzare il tempo, visto che si stava annoiando, girandosi qualche volta a guardare l'orologio che posto sopra la porta.
I minuti passarono sempre di più, e ancora nessuno si era fatto vivo, ormai era da cinque minuti che sbadigliava ininterrottamente per via della noia. Ad un certo punto la porta si aprì, L'uchiha si voltò subito per vedere chi fosse, un uomo che indossava il classico gilet da Jonin e portava legato al braccio il coprifronte del paese del fuoco. «Finalmente è arrivato, e anche con un bel netto margine di ritardo, va beh pace.» Pensò dopo aver guardato l'orologio che era posto sopra il sensei.
Il Jonin andò a sedersi alla cattedra, fissando bene l'Uchiha, si andò a creare un atmosfera molto strana di assoluto silenzio, atmosfera che durò per un minuto, dopo di che l'insegnate si rivolse all'alluno. «Piacere, sono Takeru Uchiha, Jonin del Villaggio della Foglia. Per qualche tempo sarò il tuo Sensei. Allora, presentati a tua volta e ditemi per quale motivo vuoi diventare ninja.» L'Uchiha rimase un attimo in silenzio prima di rispondere, l'ho fisso bene negli occhi, senza far battere le palpebre e dopo un sorrisetto gli rispose con voce seria e decisa. «Mi chiamo Ligh Uchiha, sono qui oggi per voler diventare un ninja, non l'ho faccio per fama, soldi, donne....» dopo un attimo di silenzio riprese il discorso. «ma per vendetta, verso quel'uomo che mi ha portato via tutto dalla vita.» Concluse cosi la frase, guardando in faccia il suo sensei mentre aspettava una risposta.SPOILER (clicca per visualizzare).
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Accademia
Classe I APer Light Uchiha |
