Esame per Whisper Morfea Aphatia X

Sensei: LIght Nara

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    kage

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    Campo d'addestramento N° 8
    Descrizione: un campo erboso, comprendente un piccolo boschetto, e un lago poco profondo sulla destra.

    Presentati per prima sul campo. Io non sarò ancora arrivato. Come equipaggiamento ti saranno forniti 10 kunai e 10 shuriken, inoltre durante l'esame potrai usare ovviamente le tecniche base da studente ed una tecnica di livello C che dovrai poi obbligatoriamente includere una volta superato l' esame nella lista delle tecniche Genin riempiendo uno dei tre slot a tua disposizione. La promozione sarà decisa in base alla tua bravura nel ruolare. Ulteriori dettagli ti saranno forniti direttamente dal sensei sul campo.


    In questo tuo primo post dovrai riassumere un po' ciò che è stato svolto in accademia dopo la riuscita della camminata sull' acqua. Allenamento con gli shuriken/ kunai assieme ai tuoi compagni di classe e apprendimento delle 3 tecniche di base il tutto con esaustiva spiegazione teorico/pratica di Light (si svolge su diversi giorni quindi puoi descrivere anche le sensazioni provate mentre riposi a casa ecc). Il giorno/i seguenti il Sensei vi riporterà in classe dove al vostro posto troverete un particolare foglio di carta (ve ne verrà spiegato l' utilizzo assieme ad un riassunto dei chakra elementali e come fare ad utilizzarla). Quindi una volta ottenuto il risultato cercherete tra le tecniche di livello C presenti nel libro davanti a voi quella che più vi aggrada e cercherete di apprenderla, il sensei vi darà una mano di tanto in tanto con piccole spiegazioni. Il primo post serve per vedere il vostro livello di fantasia e bravura nel postare.

    Buona Fortuna e ricordati che nella classe ci sono altri alunni
     
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    Dream è l'anagramma di Merda.

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    Narrato - Parlato - Parlato Mentale - Morfea - Altrui



    E beh, che dire, ci ero riuscita. Ero riuscita a fare qualche passetto sull'acqua e, per concludere la bella esperienza, non resistetti poi a fare un piccolo salto di gioia. E come potete immaginare, si, finii in acqua. Non sto a spiegarvi come ho fatto a tornare in superficie e quante risate si sono fatti i miei compagni, vi dico solo che cominciai a ridere anche io. Quelle risate non erano prese in giro, non erano irrisorie, ma semplici risate di chi si stava divertendo. Alla fine anche loro avevano provato per tre volte e per due finirono in acqua, quindi perchè dovevano farlo? Insomma, tra risate e piccole battute, Morfea se ne stava in disparse, sopra un ramo di un albero a guardarmi. Lei non pesa, non ha massa corporea e potrebbe stare anche sul ramo più fine. Mi osservava, soddisfatta del lavoro che feci, ma sentivo anche la sua gelosia. I suoi occhi lampeggiavano quando io mi avvicinavo a qualcuno, ma non faceva niente, segno che le stava bene anche così. Ricordo che sospirai di sollievo, poi.
    Ma comunque, la giornata non era finita e proseguimmo con il lancio dei kunai/shuriken. E qui ci furono grosse complicazioni. Molti non avevano mira, come me, quindi si, dire il lancio delle armi è più che azzeccato. Non giocavamo di polso, non seguivamo la traiettoria del puntino rosso sull'albero. Andavamo a caso e, anche se colpivamo l'albero, non era ciò che il Sensei voleva. Ok si, se fosse stato un corpo avrei preso il braccio o la spalla, non il cuore, sempre ferita rimaneva. Ma non era ciò che ci aveva richiesto. Così, per fare prima, divise la classe in due gruppi misti. In questo modo, chi sapeva padroneggiare almeno un po' uno shuriken o un kunai, poteva dare qualche piccola dritta agli altri studenti. Io ero insieme a dei tizi normalissimi, alcuni leggermente più alti di me. Non sapevo dire la loro effettiva età e poco mi importava, sinceramente. Quelli bravi ci fecero vedere il movimento di polso da avere con uno shuriken. Infatti, per maneggiarlo al meglio, bisogna conoscere le varie angolature e così pian piano capii. Insomma, uno shuriken non è fatto a punta e rotea, quindi l'angolatura deve essere precisa. Se poi uno lo voleva tirare come un Kunai, la questione era leggermente diversa. E anche per il kunai ci furono tante spiegazioni dietro, tipo il movimento oscillatorio che ha, ma qui entrò in scena il professore. Alla fine era lui l'addetto a queste cose, no? Spiegò, infatti, anche il bilanciamento di quest'ultimo e tra vari discorsi e domande, fu l'ora di tornare a casa. Tra tutti ci salutammo, chi con qualche graffio in più, chi con qualche graffio in meno ed io ero nella prima categoria. Avevo le dita tagliate (non profondamente) e appena tornai a casa cominciai a disinfettarle. Morfea mi diceva di metterci dei cerotti o di bendarmi le mani, in modo che così i tagli non sarebbero arrivati sulla pelle e seguii il consiglio. Bendaggio e via, a cena e poi a letto. Le ossa erano a pezzi e non ce la facevo neanche a farmi una doccia. Avevo sudato tanto, ma l'acqua del laghetto mi bastò per un bel po'. Ad ogni modo, sotto ordine di Morfea, il giorno dopo me la feci di fretta e furia. Per fortuna la sveglia era stata posizionata presto e ce la feci benissimo, anche se i capelli erano ancora molto umidi, ma almeno non gocciolavano sul pavimento..
    Ancora lezione fuori, ma questa volta ci fu la spiegazione e l'esercitazione su una tecnica ninja base: la Tecnica della Sostituzione del Corpo.
    - Questa tecnica, in base anche a ciò che dice il nome, permette di scambiarsi con un essere non umano e privo di vita non in movimento. Questo cosa significa? Che, al contrario di quel che vi aspetterete, non potrete scambiarvi di posto e che la tecnica funziona solo su oggetti, niente corpi, in linea retta tra i 10 metri di fronte a voi. Tutto chiaro? Provate. -
    Noi tutti, convintissimi, cominciammo a dire sisisisisisisi come pecore e quando andammo a provare... Non ci riuscimmo. E noi tutti ci rimanemmo di cacca.
    - Avete notato qualcosa? Sapete perchè non ci siete riusciti? -
    Volarono teorie come uno stormo di uccelli e alla fine la verità svenne svelata. Oltre a quello che ci disse, bisognava ricordare che nella traiettoria non ci dovevano essere oggetti alcuni o altro che impedisse una rottura della linea retta. Insomma, per quella giornata, le spiegazioni bastarono, anche perchè disse che è una tecnica usabile solo una volta al giorno, quindi, l'allenamento vero e proprio sarebbe avvenuto il giorno adesso. Voi adesso vi starete chiedendo che cosa avremmo fatto poi, giusto? Bene. Allenamento con i kunai e gli shuriken. Esatto. Alla fine non bisogna basarci solo sul chakra e le tecniche, ma anche alla nostra forza fisica e alle nostre capacità. Quindi, per il resto della giornata, allenamento duro e faticoso per tutti, niente di straordinario alla fine. Il Sensei diede qualche dritta su come migliorare la propria mira, il proprio e il proprio target, ma la giornata fu passata in questo modo e a me stava anche bene. E volete sapere una cosa? Il mio bersaglio non era il puntino, ma bensì Morfea che, con anima Pia si era apprestata come bersaglio mobile e fermo. Poi diretti a casa a dormire e io, più che dormire, elencavo tutti i fiori in campo per i dolori alle ossa. E mi sembrava strano, visto i miei allenamenti con il mio stile di lotta, ma va benissimo così. Morfea non aiutava molto, solo sul fatto dei graffi che, a poco a poco, aumentavano. Non gli avevo dato retta, dopo la doccia mi levai le bende, ma per il giorno dopo le avrei tenute.
    Mi svegliai dolorantissima, ma almeno i progressi si facevano vedere piano piano. Doccia, bende alle mani e via in Accademia. Quest'oggi, a dispetto di ciò che ci si aspetta, l'allenamento e le spiegazioni erano per quanto riguarda le tecniche. Infatti, facemmo un buon ripasso della tecnica della sostituzione del corpo, la spiegazione della tecnica della moltiplicazione del corpo e l'introduzione della trasformazione del corpo.
    - Questa tecnica permette di creare copie di noi stesse in forma inanimata. Infatti, la copia, sarà fatta di chakra e sarà completamente uguale. Non potrò fare azioni, quindi attenzione a quando userete questa tecnica, cercare di avere una buona strategia. Invece, per la trasformazione del corpo, è completamente diversa, in quanto non si creerà una copia con un altro corpo di una persona o oggetto, ma ci trasformeremo nell'oggetto o nella persona di chi vogliamo copiare. Ovviamente la voce, come le nostre abilità, rimarranno invariate e, se vorrete trasformarvi in una penna, non sarà possibile. Il limite che questa tecnica impone è il poter trasformarci solo in oggetti o persone di dimensioni simili a quelle nostre. Forza, iniziamo con l'allenamento e inizieremo con la tecnica della sostituzione del corpo per poi andare a fare tutte e tre. Ovviamente quella della sostituzione la proverete una volta sola. Vi farò vedere prima io e poi voi dovrete rifare la stessa cosa. -
    All'unisono annuimmo e cominciammo il nostro allenamento. Per la sostituzione ci fu chi ci riuscì e chi no, ma alla fine ci fu un ottimo lavoro di gruppo nello spiegare il perchè non ha funzionato e come ha potuto funzionare. Io non riuscii, ma dopo una breve spiegazione capii meglio.
    Il caldo era afoso e già ci sentivamo spossati, ma tenevamo duro. Morfea, invece, era sempre fresca e ci osservava e criticava come suo solito fare, ma cose di poco conto e penso che non vi interessano, no? Ci toglievamo il sudore dalla fronte e continuavamo con le prossime tecniche.
    La tecnica della trasformazione del corpo. Il Sensei ci fece vedere come fare e prese le sembianze del bidello che, ogni giorno, si dedica a pulire le aule e beh, avendo quasi la stessa corporatura, vederlo era qualcosa di bellissimo. Parlò, spiegando in maniera generale come fare, di nuovo, e infatti la voce non cambiò. Io annuivo, convinta di aver capito e subito dopo ci provammo tutti. Il primo a riuscirci fu quello che, al momento, veniva considerato il secchione della classe. Prese le sembianze del Sensei e, non essendo ne troppo alto ne troppo basso, alla fine dovemmo prendere ed essere lui. Morfea cominciò a ridere e, come se non bastasse, la prima ragazza che ci riuscì per diverse volte, fu presa per modella per i maschi. Quindi, alla fine, dovevamo fare un cambio di sesso. C'era imbarazzo generale e la mia albina non aiutava affatto e anzi, faceva più pressione dicendo che poi potevo fare cose sconce e via, cosa che, alla fine, si riprese da sola con un ragionamento che finiva con lei un po' troppo porca.
    - Senti Whisper.. ma secondo te potresti trasformarti in me? Alla fine il mio aspetto lo sai e di corpo siamo uguali. -
    Io non sapevo che rispondere, quindi alla fine non dissi niente, ma prima o poi ci avrei pensato. In effetti, come idea, non era cattiva.. magari poi avrei chiesto al Sensei, ma come detto, non era il momento giusto per pensarci.
    Torniamo all'allenamento. Molti si dimenticavano i sigilli da fare, altri no e così via. Io? Beh... io mi ero scordata un sigillo, ma dettagli. E sempre quello! Non mi entra in testa e alla fine chiesi alla mia seconda personalità di ricordarmelo sempre.. cosa che non fece. Ma anche qui, dettagli. Tutti provarono per ben 3 volte, per poi fermarsi sotto ordine del nostro insegnante. Ci fece bere dell'acqua, poichè eravamo quasi distrutti per lo spreco enorme di chakra (io... quasi) e ci diede 10 minuti di pausa. Io mi misi per conto mio, appoggiata ad un muretto, solitaria. Morfea invece se ne stava sull'albero del giorno prima. Ricordo che mentre stavo per chiudere gli occhi, alcuni studenti vennero da me per rendermi partecipe delle loro chiacchiere. Chiacchiere che, sinceramente, non mi interessavano, ma partecipai con piacere. Mi dissero di stare attenta a diversi studenti in classe, tipo quello con la faccia d'angelo e quello alto e rinsecchito. Dissero che non erano persone di cui fidarsi e, oltre a loro due, indicarono anche tre ragazze che facevano gruppetto. Sapevano molte cose, molto probabilmente uscivano spesso, mentre io mi rendevo conto che, non uscendo mai, ero tagliata completamente dal mondo.
    Insomma, i dieci minuti finirono e gli allenamenti ripresero con la stessa monotonia di prima, solo con la tecnica cambiata. Se ci fate caso, non abbiamo seguito in ordine l'elenco, poichè la moltiplicazione richiedeva più chakra di tutti per le copie. Il Sensei quindi, optò per fare di questo una tecnica con il chakra rimasto.
    Anche qui ci fece vedere come fare e poi provammo noi senza andare su più copie. Infatti, la copia da fare era soltanto una e ci mettemmo tanto impegno! E, come per magia, il mio impegno fu ricompensato! Una tenera copia di me guardava d'avanti a se senza parlare ne niente. Gli occhi erano vitrei, morti, ma alla fine era cosa normale e Morfea annuiva compiaciuta. Ci riprovai per una seconda volta e anche qui ci riuscii brillantemente. Il Sensei si complimentò e, dopo avermi fatto bere acqua per via dello spreco di chakra, mi fece aiutare chi aveva bisogno. Insomma, alla fine qualcosa di utile la feci.
    Tornai a casa felice, ma stanca e con le bende alle mani ancora intatte. I giorni seguenti furono sempre per le tecniche e di pomeriggio l'allenamento era per i kunai e gli shuriken con bersagli in movimento e non, Morfea ovviamente dava il suo contributo.
    - Morfea, perchè adesso mi stai aiutando? -
    - Perchè almeno anche io divento forte. Il corpo è il nostro, no? -
    Tra gli studenti cominciò a nascere una buona intesa e già i gruppetti si formarono. Io cominciai a parlare di più con i ragazzi e le ragazze che mi misero in guardia dai tipi e mi ci trovavo abbastanza bene. Le mie sensazioni erano queste, nulla di più, nulla di meno. Dallo sconforto iniziale si andò a finire a ottimi risultati e, piano che si andava avanti, gli esercizi si alternavano tra: tecnica della sostituzione e tecnica della moltiplicazione con allenamento armi da lancio, tecnica della trasformazione e camminata sull'acqua (tanto per non perdere l'allenamento).
    L'ultimo giorno, una volta tornati in classe (e direi anche finalmente), trovammo dei fogli di carta sul proprio banco. Li prendemmo in mano, li rigirammo fra le dita e ci guardammo attorno. Già c'era gente che pensava fossero fogli di esami, ma erano troppo piccoli, dei quadrati. Ci mettemmo a sedere e il Sensei cominciò a parlare.
    - Questi foglietti sono stati ricavati da un albero dove scorre il chakra. Infatti, le proprietà di questo foglio, permettono di far rivelare l'elemento che si possiede. Provate a concentrare il chakra sul foglietto così.. -
    E ci mostrò. Il foglietto si tagliò in due. La classe fece un "ooooh" di stupore, perfino Morfea.
    - Il foglietto si è diviso in due, quindi io possiedo l'elemento Futon, cioè l'elemento del vento. Ora vi scriverò alla lavagna i vari elementi e il modo di capire che elemento si possiede. -
    Si voltò e cominciò a scrivere alla lavagna le varie informazioni. Io, come brava studentessa, cominciai a prendere appunti. Esistono cinque elementi di chakra: Katon, Futon, Suiton, Doton, Raiton. Altri elementi, invece, sono combinazioni di quest'ultime o date da un'innata. Un'innata è una caratteristica di una persona, ereditaria o no. A Konoha, per esempio, il Clan Uchiha possiede un'innata. Ma torniamo sul punto degli elementi. Ci chiese di prendere tutti il foglietto e di concentrare il nostro chakra in esso. Io lo presi tra l'indice e il pollice e mi concentrai chiudendo gli occhi, un po' come tutti. Una volta finito, vidi il foglietto prendere fuoco e, impaurita, lo feci cadere sul banco con un piccolo urletto.
    - Complimenti, hai l'elemento Katon. -
    Guardai Morfea che, dalla sua postazione sopra la cattedra, indicava la lavagna. Spostai lo sguardo su di essa e nel frattempo il Sensei scrisse come capire di che elemento di era. A chi il foglietti si era bruciato: aveva il Katon; chi bagnato: aveva il Suiton; chi raggrinzito: aveva il Raiton; chi si tagliava in due: aveva il Futon; per chi si era sgretolato, aveva il Doton. Rimasi a bocca aperta, perchè alla fine non mi aspettavo proprio un elemento del genere, visto che alla fine io non sembro affatto una tipa focosa. Al contrario di Morfea.
    - Guarda che non c'entra niente con il carattere... -
    Annuii silenziosa, capendo benissimo, mentre Morfea scuoteva la testa quasi imbarazzata del mio pensiero e la lezione continuò, mentre il Sensei scriveva i nostri elementi su un registro.
    Dopo ciò, la confusione divampò per tutta la classe, erano passate solo due ore dall'inizio giornata e appena il Sensei concluse richiamò l'attenzione, tirando fuori da un cassetto un libro enormemente enorme.
    - Forza, uno ad uno venite qui e scegliete una di queste tecniche. E' ora che impariate qualcosa di nuovo e vi sarà utile per l'esame. -
    Alla parola esame tutti cominciarono a sudare freddo, compresa io che, dopo lo studente al primo banco, mi alzai e andai a guardare. Guardai un po' le tecniche con l'elemento fuoco, ma scelsi una generica che poteva essermi utile all'esame. Perchè ho scelto questo? Ovviamente perchè sono sotto ordine di Morfea.
    - Sicura di voler questo e non una tecnica elementale? -
    Io annuii e tornai al mio posto per prendere un attimo il quaderno e ricopiare la tecnica. Fatto ciò, aspettai gli altri e quando tutti ebbero finito, uscimmo di nuovo fuori. A me, però, il sensei fece portare qualche penna. Tutti cominciarono ad allenarsi sulla propria tecnica scelta, distanziati li uni dagli altri fino a formare un cerchio dove, le nostre schiene, si guardavano. Io, di fronte a me, avevo questi kunai e queste penne.
    - Per te la spiegazione è diversa. Infatti non userai il chakra elementale e quindi è anche molto più semplice. Basterà che farai fuoriuscire dei filamenti di chakra dalle tue dita e le fai rimanere attaccate ad essi, fino a che non riuscirai a muoverle come vuoi. Altra spiegazione non c'è, prova pure. -
    E mi lasciò per andare da qualche altro studente. Io lo guardai male, aspettandomi che almeno fino alla fine prima prova sarebbe rimasto, ma niente. Almeno avevo Morfea a farmi da spalla, quindi alla fine mi andava pure bene. Feci spallucce e iniziai il mio allenamento. La prima volta mi avvicinai agli oggetti, mi misi seduta e prova a toccarli, rialzando poi i palmi delle dita senza usare chakra. Alla fine preferivo prima fare dal ravvicinato e così, piano piano, presi coraggio e iniziai ad usare il chakra. Usai quasi lo stesso principio con le piante dei piedi, ma questa volta sulle dita. Le prima volte non ci riuscii, poi pian piano cominciai ad alzare qualche oggetto e, a fine giornata, arrivai anche a far fare dei piccoli cerchietti. Morfea sbuffava, pensando che potevo fare decisamente meglio, ma alla fine volevo prendermi anche il mio tempo..
    La giornata finì e il Sensei ci disse i giorni in cui avremmo avuto gli esami. Cominciai a sudare freddo e ci diede, a turno, una scatolina da aprire solo una volta giunti al campo d'esame. Insomma, una piccola prova.
    Tutti fecero gli auguri, baci e abbracci e via, tornammo per le nostre strade.

    Il giorno dell'esame



    - ... Io non capisco perchè ti sei messa a dirmi tutto ciò che abbiamo fatto. C'ero anche io eh! -
    Morfea rotea gli occhi, mentre io dondolo appena, ridacchiando.
    - Era tanto per ammazzare il tempo. Il Sensei ancora non è arrivato, quindi alla fine devo pur far qualcosa e non intendo allenarmi per questi pochi momenti. Mi sono allenata abbastanza durante la settimana. -
    Annuisco, mentre abbasso la testa per guardare la scatolina. Mi chiedo cosa mai ci sia dentro. Scuotendola sembra rumore metallico quello che fuoriesce, ma tanto tra poco lo scoprirò. Sospiro. Mi chiedo cosa mai mi farà fare il Sensei.
    Mi guardo attorno e comincio a farmi video mentali su tutto, canticchiando qualcosa di incomprensibile, poichè il volume della mia voce è molto basso. Morfea sbuffa di nuovo.
    - Già, ti sei allenata abbastanza. Speriamo che siano fruttati a qualcosa questi esercizi. -
    Annuisco. Vedremo un po'.


    La tecnica di Livello C scelta è la seguente:

    Fili di Chakra
    Tipo: Ninjutsu
    Descrizione: Tramite l'impiego di deboli fili di chakra, che possono raggiungere una lunghezza massima di cinque metri, si è in grado di muovere le armi da lancio, o di prendere oggetti da lontano. Non si possono prendere oggetti in volo ma solo quelli fermi e liberi da impedimenti. Utilizzando questa tecnica il Ninja non disporrà di grande mobilità con le armi controllate, ma comunque potrà utilizzare questa capacità per preparare trappole e agguati.
    Livello: C
    Consumo: 5 per filo




     
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    Arrivo sul posto con mezz' ora di ritardo, vi erano state delle complicazioni con gli altri esami. Mi guardai intorno, osservando il Campo d'Addestramento: c'è un piccolo laghetto, una dozzina di alberi a formare un minuscolo bosco e infine, ad abbracciare il tutto, un largo prato verde. Sbuffo. Combattere contro uno studente non è per nulla eccitante, e non richiede alcuna abilità. Anzi, fra tutto l'addestramento, si tratta certamente della parte più noiosa. Solo nel caso l'allievo dimostrasse incredibili capacità strategiche e intellettive il mio interesse si sarebbe risvegliato, altrimenti avrei continuato a schivare e colpire con dolcezza - ma quel tanto che basta per mandare al tappeto - il pretendente al coprifronte, attendendo che si rialzasse e tornasse all'attacco. In realtà mi bastavano un paio di giorni di lezione per farmi una idea ben chiara delle potenzialità dei ragazzi che si presentavano in Accademia. Fosse dipeso da me, addirittura, avrei eliminato quel Test finale. Ma, ahimè, mi pagavano per rispettare gli ordini, ed obbedivo.
    Mi avvio all' allieva, frugo nel porta-armi dietro la schiena, e ne traggo fuori dieci kunai e altrettanti shuriken.
    - "Prendi" - e mentre lo dico porgo il tutto alla ragazza - "ti serviranno. Quello che dovrai fare è batterti contro di me" - fece una pausa per enfatizzare le ultime tre parole.
    E' sempre bello vedere la faccia stupita degli allievi quando gli annuncio quel compito impossibile. In realtà non avrebbero dovuto battermi; ma loro non lo sapevano. Quindi, facendo tintinnare con la mano il campanellino legato alla cintura dei pantaloni neri, continuo a spiegare in cosa consiste l' esame. - "E dovrai riuscire a rubarmi questo. Allora, sei pronta?"
    Finito di parlare faccio qualche passo indietro, portando la distanza con la studentessa a cinque metri. Riavvio all'indietro i candidi capelli con una mano e lego attorno alla fronte la placchetta di metallo con sopra il simbolo di Konoha, quindi le faccio cenno di farsi avanti. Sapeva già come sarebbe andato l'Esame...

    Light Nara
    Stato Fisico: Ottimo
    Stato Mentale: Annoiato
    Chakra: 755/755
    Equipaggiamento:
    1 paio di Guanti alle mani
    1 Giubotto da Jonin:
    1 Cintura porta armi contenente: Tanto, Katana
    2 Porta kunai: 6 kunai
    2 porta shuriken: 10 tenbatsu [10 con sigilli spazio-temporali]
    Tecniche Utilizzate: -
     
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    Dato che poi fra poco parto non mi sembrerebbe corretto tenerti legata qui in accademia...
    Sei PROMOSSA a Genin, aggiorna pure la scheda
     
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3 replies since 27/6/2014, 08:37   99 views
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